AUTO

Affinata la strategia Hyundai che poggia su E-GMP

Entro il 2025 Hyundai Motor Group prevede il lancio di 12 nuovi modelli elettrici, cominciando con Ioniq 5 e la prima elettrica al 100% del marchio premium Genesis

Come avviene di frequente, anche il gruppo Hyundai ha scelto un Investor Day per soffermarsi sulla propria strategia, nel caso del gruppo coreano per precisare l’aggiornamento di quella precedente. Entro il 2025 prevede di varare almeno 12 nuovi veicoli elettrici puri in base alla aggiornata Strategy 2025.

Fulcro del nuovo piano sarà l’architettura E-GMP con impianto elettrico a 800 volt che vedremo per la prima volta montato sulla Ioniq 5 in uscita l’anno prossimo, che porterà a battesimo il nuovo marchio elettrico al 100% lanciato lo scorso agosto. A fine 2021 uscirà anche il primo modello BEV della marca premium Genesis, finora poco conosciuta e presente in Europa.

La prima versione della roadmap della casa asiatica risaliva al 2019 e si proponeva il traguardo di diventare uno dei tre maggiori gruppi auto per produzione di veicoli elettrificati entro metà dell’attuale decade. Inoltre fissava obiettivi di vendita a 670.000 pezzi a zero emissioni locali, 110.000 dei quali fuel cell.

È ben noto quanto al gruppo tengano al settore dell’idrogeno, e le nota ufficiale lo ha confermato, con l’ufficializzazione della nascita della divisione HTWO, a cui farà riferimento tutto quanto riguarderà mobilità e trasporti collegati all’idrogeno: le auto e i camion ma anche settore aviazione, treni, navale.

Quello dell’aviazione in particolare sembra destinato ad avere altre notizie nel prossimo futuro, visto che l’impegno Hyundai nella urban air mobility sarà per forza di cose modificato dalle decisioni di partner come Uber, che hanno ceduto il settore per concentrarsi su ride hailing e delivery.

L’attività di HTWO pertanto svilupperà partenariati su scala globale nei vari settori di presenza, e il possibile riferimento nelle varie aree potrebbe essere l’alleanza stretta col gruppo britannico di energia e chimica INEOS.

Il gruppo prevede ritmi diversi per la transizione all’elettrificazione, con Corea del Sud, Stati Uniti, Cina ed Europa destinati a vedere una massiccia prevalenza di propulsione elettrica entro il 2030. In mercati emergenti come India e Brasile il ritmo sarà più lento ma nella stessa direzione, soprattutto quando la tecnologia consentirà di proporre modelli a prezzi sempre più accessibili anche a quel pubblico.

Come la maggior parte dei gruppi Hyundai non mancherà di seguire con attenzione lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica, a partire da quella del proprio mercato, dove intende costruire già l’anno prossimo venti stazioni di ricarica ultra-veloce, ben mirati a soddisfare il potenziale di sistemi elettrici come quelli a 800 volt in grado di sfruttare anche potenze che mettono soggezione al profano, come 300/350 kW. In Europa questo avviene tramite l’accorso con la rete che appartiene a case premium Ionity.

Interessante sarà anche vedere l’evoluzione dei progetti di Hyundai nel cosiddetto BaaS, il servizio completo di noleggio (e in certi casi sostituzione rapida) delle batterie che sta prendendo piede soprattutto in Cina.

A un Investor Day Hyundai non poteva non parlare di cifre, e per la propria strategia ha indicato una dote di 60.000 miliardi di won, circa €45,5 miliardi. Un terzo della cifra totale da impiegare entro il 2025 sarà allocata per le nuove tecnologie, ovvero suddivisa tra i settori dell’elettrificazione, fuel cell, UAM, guida autonoma, servizi di mobilità e connettività, AI e robotica, quest’ultimo settore in cui Hyundai si è appena rafforzata prendendo il controllo della nota società americana Boston Dynamics.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Hyundai Italia