IDROGENO

Dal Project Zeus britannico un SUV fuel cell Jaguar Land Rover

L’idrogeno è uno dei percorsi verso un Regno Unito senza veicoli convenzionali che l’Advanced Propulsion Centre finanzia: presto un concept fuel cell Range Rover Evoque?

Lo scorso giugno l’Advanced Propulsion Centre ha assegnato £73 milioni (quasi €81 milioni) di fondi a vari progetti di case auto, startup e istituti di ricerca per portare a compimento progetti innovativi green in grado di contribuire ad arrivare al futuro traguardo del bando dei veicoli a combustione interna che il governo britannico si è prefissato per il 2035.

Uno dei progetti ha premiato Jaguar Land Rover che col Project Zeus insieme a Delta Motorsport, Marelli Automotive Systems e UKBIC svilupperà entro la fine di questo decennio un prototipo di SUV fuel cell.

Il mezzo dovrà avere tutte le caratteristiche di un attuale veicolo con sul cofano il marchio Land Rover: autonomia sostanziale in diverse condizioni meteo, rapidità di rifornimento, capacità di affrontare off-road e di traino.

Che una istituzione come il consorzio britannico APC, noto per promuovere l’innovazione (anche nel campo delle batterie, come abbiamo avuto modo di occuparci in passato qui) supporti lo sviluppo della tecnologia dell’idrogeno non è sorprendente.

Oggi però grazie ai colleghi di Autocar scopriamo che JLR lavora al SUV a idrogeno con più interesse e determinazione che a una curiosità ingegneristica ma con obiettivi concreti.

Obiettivi concreti che sono probabilmente diventati ancora più tali visto il feedback positivo che SUV e light truck spinti dalla molecola più diffusa ha ottenuto nella versione proposta dalla startup Nikola Motor, come noto appoggiata anche da player tradizionali come Iveco e Bosch.

Come ha riferito la testata ingelese durante un recente evento online il responsabile dello sviluppo del prodotto del gruppo Nick Rogers ha sottolineato come, malgrado JLR stia sviluppando veicoli a batteria di trazione, il Project Zeus sia più di una curiosità tecnologica: l’azienda presenterà tra non molto un concept fuel cell funzionante.

“Cerchiamo i giusti sistemi di propulsione, quelli che interferiranno in modo minimo con l’ambiente”, ha detto Rogers durante l’evento.“Per l’idrogeno riteniamo ci sia un ruolo chiave nella nostra gamma. Lo sviluppiamo e ci ivestiamo, e stiamo avendo grande sostegno per riuscirci”.

L’idrogeno, anche nella versione green che si libera del reforming dal gas naturale, non si può dire sia la più efficiente forma di supporto alla mobilità. Del resto, a pensarci bene quello dell’efficienza è un difetto che è innato all’uso di SUV e pickup nelle grandi città.

Per molti usi, a cominciare dalle compatte ed hatchback che sono il mezzo preferito dagli europei. e ancora di più per le mini-car, che in Cina stanno tornando a far furore nelle vendite grazie alla SGMW Huonggang Mini elettrica a prezzi stracciati, l’idrogeno non diventerà probabilmente mai davvero competitivo.

Ma le batterie di trazione hanno difetti di peso ed ingombri che tali rimarranno per almeno per 3-4 quattro lustri, e quei difetti sono opportunità per i mezzi fuel cell, che più diventano di attualità più crescono le dimensioni di un veicolo.

Così come appare destinato al successo un pickup Nikola, potrebbe averlo un futuro Range Rover alimentato a idrogeno: il vantaggio di un mezzo risultante dal Project Zeus sarebbe, ancora una volta, principalmente il peso.

Commentava stamattina Steve Cropley nella sua colonna su Autocar: “la cosa migliore di ogni altra per JLR deve essere la prospettiva di non avere da ancorare una batteria da 800 chili al pianale di una Range Rover che ne pesa già circa 2.500. 4×4 da oltre tre tonnellate potrebbero essere proprio sgraditi anche ad automobilisti abituati a soffrire”.

Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group