OPINIONI

Performance o consumo? Laguna Seca o Lausitzring?

I record delle auto elettriche non sono nobilitati dal marchio che li firma, che sia un modello Hyundai o Tesla, ma da criteri basati su logica di comparabilità e di contendibilità

Ci sono record e record, anche nelle auto elettriche. Primati che accendono i riflettori sulle qualità utilizzabili dal normale utente dell’automobile oppure minuti, secondi, millesimi che indicano performance che un automobilista non solo non potrebbe avvicinare ma forse neanche immaginare, se non sedesse in un abitacolo.

Hyundai in collaborazione con la testata specializzata tedesca Auto Bild e Dekra, società che effettua servizi di ispezione e verifica anche in Italia, si è dedicata a verificare il risultato massimo ottenibile in condizioni urbane da una sua Kona, il modello elettrico coreano con capacità di 64 kWh da quest’anno costruito anche in Europa.

Tre esemplari hanno girato sul tracciato tedesco di prova del Lausitzring per circa 35 ore filate con medie comprese tra i 29 e i 31 km/h, per riflettere le velocità abituali e comuni nel traffico dei centri cittadini. Viaggiando a temperature estive comprese tra 25 e 30° ma spegnendo ogni fonte di consumo di corrente, dai condizionatori all’infotainment hanno percorso rispettivamente 1.018, 1.024 e 1.026 chilometri.

Appoggiate a gomme standard Nexen N Fera SU1 a bassa resistenza con misure 215/55R17, i consumi delle tre Kona hanno fatto registrare consumi tra 6 e 6,5 kWh/100 km. La piccola impresa Hyundai ovviamente è un interessante esercizio a metà strada tra lo sportivo e il mediatico: perché girare in continuazione su un tracciato di prova senza traffico è un esperimento che serve a capire quanta strada si possa fare nelle migliori condizioni possibili, che purtroppo in città non si presentano quasi mai.

Quello che conta in effetti per una vettura stradale è quanto sia realistico il consumo rispetto ai parametri di omologazione, che siano WLTP o l’americano EPA o altri. Ma il divertissement Hyundai è corretto nel sottolineare come l’elettrico sia favorevole alla guida urbana.

Un contesto cittadino dove, con stili di guida appropriati, su una Kona si potrebbero migliorare i dati previsti in base agli standard di omologazione WLTP, anche se no, con partenze e ripartenze, aria condizionata, navigatore accesi non per un migliaio di chilometri.

Al contrario di quanto visto nel caso del Nürburgring, dove i tempi sul giro hanno scatenato una fiammata di rivalità tra Porsche e Tesla, non crediamo che un’impresa come quella della Hyundai Kona scatenerà una immediata emulazione. E anche se questo avvenisse i confronti sui record delle varie auto elettriche sarebbero da prendere con cautela.

Perché come sempre avviene quando c’è da fare bella figura, gli ingegneri di ogni casa sarebbero veloci a cercare i tracciati più favorevoli al proprio modello per favorirne i risultati. Non tutti i tracciati di prova sono identici: per lunghezza, inclinazione delle curve sopraelevate, altitudine e collocazione geografica con relativa densità dell’aria.

Dall’aerodinamica alle qualità dinamiche del telaio, record ottenuti in Puglia a Nardò sarebbero difficilmente comparabile a quelli del Lausitring o ad altri stabiliti in Provenza a Miramas (tracciati completamente diversi). Insomma vedremmo la fiera del cherry-picking da parte dei tecnici e questo chiarirebbe relativamente poco sulle qualità di ciascuna elettrica.

Un’altro genere di record invece, sono quelli che aprono alla comparabilità dei risultati. E in questi stessi giorni d’estate un primato lo si deve all’azienda americana di tuning Unplugged Performance, che sta sviluppando una Tesla Model 3 Performance per prendere parte alla celebre salita Pikes Peak, dove Volkswagen ha già scritto una pagina di storia del motorsport elettrico.

Nel corso della preparazione Unplugged Performance ha visitato la pista californiana celebre particolarmente per le moto di Laguna Seca e ha battuto il record sul giro per le auto stradali quattro porte fissato in precedenza da un prototipo di Tesla Model S plaid a tre motori.

La Model 3 di Unplugged Performance (mirata alla clientela interessata ai track days è stata profondamente modificata specie nell’aerodinamica e ribattezzata Tesla Corsa 10) ha stabilito il nuovo primato in 1’35″79 affidata a Randy Pobst, un pilota americano veterano delle gare Endurance e Gran Turismo. Quasi un secondo meglio del precedente primato di 1’36″55.

Imprese come quella di Unplugged Performance si misurano con riferimenti molto più precisi rispetto a quelli di un primato sulla distanza nelle migliori condizioni possibili. Nel caso del giro a Laguna Seca o in un altro autodromo, peraltro c’è il tema della precisione del cronometraggio, che viene risolto di solito con interventi di società certificate o con l’effettuazione di giornate dedicate ai record o senza mezze misure a gare vere e proprie.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Hyundai Motor Europe