Top3: Cina – auto elettriche più vendute – anno 2019
1. BAIC EU-Series (111.047); 2. BYD Yuan/S2 (67.839); BAOJUN E-Series (60.050)
In Cina in queste settimane i titoli sono per altri problemi. Che stanno intervenendo con elevate probabilità di complicare, oltre a tutte le attività quotidiane, anche un settore che sembrava cercare un’uscita dal picco di crisi come il mercato dei veicoli elettrici. Dopo un novembre molto negativo, il mercato dei NEV è calato del 22% su base annua a dicembre, ma le vendite delle auto elettriche pure hanno contenuto la flessione rispetto a quella più acuta delle ibride ricaricabili, con 119.000 elettriche al 100% vendute e in particolare una riscossa del partner storico dei tedeschi di Daimler: BAIC. La divisione BJEV del gruppo pechinese a dicembre ha venduto 36.613 auto (+23%) e la sua elettrica di taglia media EU-Series ha continuato ad avere gradimento da pubblico (e da società) per un mese concluso con 21.963 immatricolazioni. Se si guarda alle vendite globali recenti e meno recenti, quello della EU-Series in Cina a dicembre 2019 è stato il miglior risultato di sempre, esclusi i risultati delle immatricolazioni Tesla. Coi dati di EU-Series i costruttori di auto tradizionali hanno quindi ora un altro benchmark di riferimento quanto a numeri di successo per un modello a zero emissioni locali. Seconda nel mese di chiusura è stata un’altra proposta BAIC: la EC-Series (11.409) che nel 2018 era stata leader di mercato, prima dell’uscita del nuovo best seller. Terza ha concluso la Bestune B30 prodotta da FAW (8.735), modello che appare gradito a flotte come pure da taxi pubblici e privati che in un numero crescente di metropoli cinese debbono essere ora elettrici. La quota di mercato del nuovo dei veicoli con la presa è stata del 6,8%, con le elettriche pure al 5,8%: con l’esaurirsi di molte formule di incentivi, a fare le spese sono state soprattutto i PHEV.
Su base annuale, grazie ai primi sei mesi positivi, le auto elettriche pure hanno raggiunto una quota del 4,4%, mentre quella complessiva dei NEV (New Energy Vehicles) per il 2019 è stata del 5,5%. In questo quadro le elettriche pure hanno chiuso il 2019 con una crescita del 13% malgrado il gelo della seconda parte dell’anno, mentre le ibride plug-in sono calate del 13% su base annua, come inevitabile vista la poca domanda di fine anno: solo il 14% delle auto con la presa vendute a dicembre erano ibride ricaricabili. Il 2019 ha peraltro confermato in questo settore la rivalità tra BYD e marche premium tedesche. La più venduta del 2019 è stata la BYD Tang PHEV (34.084) davanti alla BMW 530Le (27.603), BYD Qin Pro PHEV (17.330) e Volkswagen Passat GTE (17.183). I riscontri 2019 delle ibride plug-in peraltro sono modesti rispetto ai numeri che si notavanol’anno passato.
Se si guarda ai dodici mesi del 2019 anzitutto è importante quantificare che il trend degli ultimi anni ha frenato:
2016: 511.000
2017: 776.000
2018: 1.260.000
2019: 1.200.000
Per quanto riguarda il podio si è ripetuto l’abituale duello tra BAIC e BYD. La EU-Series che ha ripreso il testimone dalla EC-Series con 111.047 si è installata davanti a tutti senza difficoltà, con la seconda classificata BYD Yuan/S2 molto distante a 67.839 consegne, peraltro il miglior record di vendite per un modello della casa di Shenzhen. Il 2019 è stato generoso nell’offrire spazio a modelli emersi per la prima volta in modo così evidente. Anzitutto la citycar Baojun E-Series prodotta dalla joint venture di General Motors e SAIC, ma anche la CHery eQ (39.401 consegne) e la cosiddetta anti-Model 3: Aion S, prodotta nel sud della Cina da GAC (32.126). Inutile dire che quest’anno lo sguardo era più che mai su Tesla, e non solo per l’apertura della Gigafactory a Shanghai. La Model 3 è stata il settimo modello elettrico puro più venduto (29.389) e grazie agli altri modelli di fascia alta la casa di Elon Musk in Cina ha consegnato 42.715 unità rispetto alle 16.360 del 2018, proponendosi come unico marchio americano in crescita in un anno in cui GM, Ford ed FCA hanno affrontato molti dolori e nessuna gioia. Se non sarà troppo scosso dalle conseguenze sul PIL dei problemi di salute pubblica, il mercato cinese potrebbe ripartire con molti più pretendenti nel 2020. Ai soliti noti infatti occorre ormai aggiungere nuovi pretendenti come SAIC, che non solo col marchio di modelli cittadini Baojun, ma anche con marchi che propongono berline medie, come Roewe con la Ei5 EV (clone della Buck Velite fatta su misura per la Cina) avrà qualcosa da dire. E infine occorre riscontrare come il 2019 abbia visto anche le startup dei veicoli elettrici prive di blasone automotive destreggiarsi e arrivare a livelli di produzione accettabili. La travagliata NIO ha concluso producendo 20.204 SUV elettrici tra ES 6 ed ES 8, la sorprendente Weima ha sfornato 18.122 SUV a sua volta, mentre l’ambiziosa XPeng di auto ne ha costruite 15.928. Tra un anno esatto saremo estremamente curiosi di scoprire la produzione di Tesla nella nuova fabbrica di Lingang, dove nella parte finale del 2019 sono state assemblate 928 Model 3, tra pre-serie e le prime destinate alle consegne).