INFRASTRUTTURA

Da Pechino a Berlino: la startup InfraDianba rilancia le batterie a cambio rapido

In autunno potrebbero entrare in servizio nella capitale tedesca i primi taxi elettrici con batterie sostituibili in 3 minuti. E dietro si intravede il gruppo BAIC, grande azionista Daimler

Nel corso degli anni in Asia continuano a rinascere progetti industriali che si appoggiano sul concetto di cambio rapido di batterie. A Taiwan in particolare, i gruppi che producono scooter Kymco e Gogoro sono impegnati in produzioni rilevanti di due ruote che sfruttano questo servizio, mentre anche in India veicoli da trasporto merci, inclusa la versione locale dell’Ape Piaggio, sono offerte con la possibilità di usare propulsione elettrica spinta da batterie sostituibili in officine e centri di assistenza.

Ora, per la prima volta da quando la startup Better Place ha portato i libri in tribunale, si sente di nuovo parlare di cambio rapido di batterie anche in Occidente. In Germania esiste da poco meno di un anno una joint venture, chiamata InfraDianba che ha come partner la società tedesca InfraMobility e la cinese Aulton Dianba, che a Berlino sta creando l’infrastruttura necessaria per l’impiego da parte di auto.

Nella zona occidentale della capitale tedesca, dove c’è il porto fluviale di Westhafen, i soci stanno provando una postazione di sostituzione rapida di batterie che nelle intenzioni degli imprenditori dovrebbe essere rivolta ai taxi. Il TÜV Rheinland sta sottoponendo le attrezzature a collaudo e nei piani i permessi dovrebbero arrivare in tempo per iniziare una attività a metà di quest’anno.

In accordo con una compagnia di taxi locale dal prossimo autunno dovrebbe iniziare ad operare una piccola flotta di cinque vetture di piazza che potrebbero aumentare man mano la loro quota sul totale di veicoli insieme all’espandersi della rete di stazioni di cambio rapido delle batterie.

Il sistema secondo InfraDianba richiede soli tre minuti, e corrisponde al tempo richiesto dalle attrezzature che in Cina un paio di società hanno iniziato ad installare per la loro clientela, fatta soprattutto, come avrete immaginato, di tassisti.

Nell’ultimo periodo per il quale erano disponibili dati, novembre 2019, in Cina risultavano alle autorità 306 postazioni di cambio rapido batterie: 183 delle quali accreditate proprio ad Aulton, partner cinese del progetto berlinese, le rimanenti alla startup NIO, che ha realizzato stazioni di appoggio lungo l’autostrada tra Shanghai e Pechino.

Dove le cose si fanno interessanti è nell’interesse di uno dei colossi pubblici dell’auto,
BAIC BJEV per le batterie a cambio rapido. Il gruppo che rivaleggia con BYD per il primato di vendite di auto elettriche in Cina, ha deciso di gettarsi nel settore del cambio rapido delle batterie perché lo ritiene un fattore premiante nel mercato che si sta aprendo per veicoli elettrici in alternativa a quelli privati.

Sempre più metropoli cinesi pretendono dai taxi, dai servizi di car sharing e da quelli di ride hailing (analoghi a quelli offerti da Uber) che si servano di mezzi elettrici. Alla divisione delle auto elettriche BJEV sono convinti che il cambio rapido sia la soluzione per offrire batterie più piccole e quindi auto più leggere, meno costose, qualità a cui si aggiungono fermate brevi.

Inoltre le stazioni sono in grado di ricaricare le batterie in rotazione a cicli lenti allungandone la vita utile. Secondo la traduzione di Google delle pagine del sito della società di Shanghai, i pacchi batterie, particolarmente compatti, si affidano a celle prismatiche identiche a quelle della BMW i3, realizzate dalla società leader delle batterie, che è la carta d’identità di CATL.

Il gruppo pechinese BAIC a inizio dicembre ha investito 275 milioni di yuan (circa €36 milioni) nel 30% del capitale di Aulton, che nella sola Pechino ha già 41 swap station. Insieme puntano ad arrivare a 200. Nella capitale cinese sono già circa 10.000 i taxi elettrici in grado di effettuare il cambio batteria rapido: si tratta prevalentemente di berline EU260 e EU300 prodotte da BAIC/BJEV.

Naturalmente l’aspetto dell’offerta sembra essere molto importante per il successo dell’esperimento a Berlino. Tra i motivi dell’insuccesso di Better Place, che risale all’inizio della seconda decade, c’era anche l’assenza di scelta di modelli elettrici: alla Renault Fluence non c’erano alternative.

Di certo l’esperimento di InfraDianba sarà seguito con attenzione dai tassisti berlinesi, ma è probabile che l’eventuale successo del servizio basato su veicoli elettrici cinesi possa portare a maggiore disponibilità di scelta. BAIC, infatti è uno dei due maggiori soci nel capitale sociale Daimler, ed è partner industriale di Mercedes-Benz nella realizzazione di alcuni modelli, come GLA, per il principale mercato mondiale.

Mercedes come noto è la scelta di default delle compagnie di taxi tedesche, e ci sono pochi dubbi che a Stoccarda terranno d’occhio come si evolverà il gradimento del cambio rapido di batterie, per eventualmente studiare le collaborazioni del caso con l’attuale partner ed azionista che possano mettere anche futuri modelli della famiglia EQ in grado di beneficiare di questo servizio.


Credito foto di apertura: sito web Aulton New Energy Shanghai