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Il concept elettrico Lexus LF-30 svelato al Salone di Tokyo promette molto bene

I sempre modesti giapponesi suggeriscono una visione per il 2030, ma non credeteci: perché far aspettare la clientela premium per qualità e doti che sono apprezzate fin dal debutto?

I designer delle case giapponesi sono ispirati. Il Salone di Tokyo ha appena aperto, ma già almeno due concept ospitati dalla rassegna biennale sono valutabili come tali. Oltre al Nissan IMq, riuscita rivisitazione della kei-car in chiave elettrica, lo stesso si può dire nella fascia di lusso del prototipo Lexus LF-30 Electrified, anche se va precisato che nel caso del marchio premium del gruppo Toyota la matita che firma non è giapponese ma quella del preparatissimo Ian Cartabiano.

Chi ha calpestato il pavimento degli stand di Tokyo si sarà magari sentito dire, con tipica modestia esistenziale nipponica, che guardando il Lexus LF-30 non si devono trarre conclusioni sullo stile futuro della gamma Lexus.

Ammirandolo nel video che il gruppo giapponese ha pubblicato, non si è portati a dedurre che nelle prossime settimane le Lexus e le Toyota si guideranno davvero da sole in scenari da film di James Bond.

Ma se lo scenario complessivo è futuristico (e potrebbero esserlo le portiere ad ala di gabbiano e lo sbalzo posteriore cortissimo) molto meno futuristico è immaginare grazie alle immagini segni ed indizi di quella che sarà la crescente gamma di auto elettriche Toyota in arrivo da qui al 2022 o 2023. O magari quella ad idrogeno, come viene da dire guardando immagini della seconda generazione Mirai fuel cell e del concept LF-30.

Sulla falsariga di quello che succederà alla Mirai, le linee delle imminenti Lexus elettriche probabilmente si ammorbidiranno. Ed appare pensabile che magari sparirà anche… la “fuga in avanti” che il centro stile si è concesso nella parte posteriore.

Ma la scheda dell’LF-30 diffusa insieme alla nota ufficiale rivela misure da veicolo che vuole avere un futuro nelle concessionarie. Lunghezza di 5,090 metri, passo di 3,2, una altezza di 1,6 e larghezza di 1,995. Misure da attuale SUV elettrico, così come il suo peso: 2.400 chili.

La batteria rivaleggia per capacità con grandi SUV elettrici Tesla o dei marchi premium europei: 110 kWh ma, e questo conferma che si sta anticipando un modello per il 2025 o poco dopo, con celle nelle quali gli elettroliti saranno allo stato solido.

Una soluzione che debutterà in forma sperimentale sulle navette Toyota durante i Giochi Olimpici 2020. Nel nome del concept LF-30 in effetti il numero che segue le lettere con troppa modestia segnala la collocazione ancor più in là: finita la prossima decade.

Ma la batteria indicata anticipa una autonomia possibile di 500 chilometri: ottima senza dubbio, ma le celle del 2030 con tutta probabilità potranno fare di meglio. Oppure consentire di arrivare a quella distanza con pacchi di capacità inferiore.

Insomma, dettagli come questo e come la potenza dichiarata del caricatore imbarcato da 150kW lasciano supporre che il concept LF-30 celi molti aspetti che non dovremo aspettare troppo a lungo per vedere sui primi modelli Lexus al 100% elettrici. Anche se altri potrebbero intervenire, tecnologia permettendo: uno dei primi a farsi largo potrebbe essere la ricarica ad induzione.

La potenza massima prevista per l’LF-30 è di 400 kW, sprigionata da motori collocati nelle ruote (e con cerchi da 24″), a cui si accompagna una coppia di 700 Nm. Cifre adeguate a portare il veicolo a una velocità massima di 200 km/h e ad assicurare una accelerazione sulla misurazione 0-100 km/h in 3,8 secondi.

Al Salone di Tokyo il responsabile internazionale Lexus Yoshihiro Sawa ha detto che per il 2025 l’obiettivo del suo marchio premium sarà di portare le vendite dei modelli elettrificati a scavalcare quelle dei modelli convenzionali della casa, anticipando quindi il ritmo che è previsto per il gruppo Toyota complessivamente.

Considerate le qualità costruttive e dinamiche dei modelli della marca nipponica appare probabile che debbano contare su sorprendenti doti di guidabilità e di comfort. Di certo non mancano di sorprendere le promesse che la casa giapponese si sente di fare sul suo concept.

In questo caso la tecnologia Lexus Advanced Posture Control consentirà di calibrare la potenza erogata dai motori elettrici per adattare il comportamento della vettura alla volontà del conducente, approfittando del ruolo particolare dei motori alla ruota. In breve: un trionfo del torque vectoring.

Questa tecnologia sarà applicata su tutta la gamma di veicoli elettrificati, anche se non appare chiaro che lo sia anche per i modelli già in uscita nel prossimo biennio. Meno tempo potrebbe volerci per alcune delle funzionalità che spiccano invece in un abitacolo in cui tra head-up display, soffitto che può fare da schermo e comandi gestuali il futuro entra di corsa nel modo di interfacciarsi tra auto e guidatori e passeggeri.

Per gli interni del concept LF-30 Electrified, Lexus ha messo in pratica il principio “Tazuna”. Ispirato al rapporto tra cavaliere e cavallo punta a semplificare il contatto tra auto e chi la occupa. Per chi guida questo passa da un volante spigoloso arricchito da gadget di realtà aumentata che appare e scompare in base a chi ha il controllo del veicolo, essere umano o computer.

Ma anche i passeggeri hanno diritto alle loro comodità e ai loro strumenti di controllo, secondo Lexus: un device Keystone ciascuno con la possibilità di ottimizzare le preferenze e funzioni di bordo. Ah, e se proprio non vorranno faticare una volta a destinazione magari anche un drone per portare il bagaglio…

Il concept elettrico Lexus LF-30 svelato al Salone di Tokyo promette molto bene


Credito foto di apertura: ufficio stampa Toyota Motor Corp.