INFRASTRUTTURA

Operative le 130 postazioni della rete EVA+ per le lunghe tratte pan-europee

Completato il progetto triennale coordinato da ENEL X per agevolare la ricarica veloce a chi usa le autostrade, appaiono già i primi esemplari di colonnine super-veloci Ionity in Toscana…

Una nota di ENEL X conferma oggi che la rete di ricarica veloce EVA+, (Electric Vehicles Arteries) è ormai completata. Il progetto, partito nell’autunno del 2017, ha portato alla installazione di 130 colonnine di ricarica veloce, secondo l’app Enel X Recharge supporta rifornimenti di energia in grado di ricaricare le celle fino a 95 kW.

EVA+ è un progetto triennale rivolto alle tratte extraurbane di Italia (110 postazioni) ed Austria (20 siti). Il programma, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di “Connecting Europe Facility”, ha visto la collaborazione di ENEL, in qualità di coordinatore, e Verbund (principale utility austriaca) insieme ad alcuni tra i principali costruttori automobilistici di veicoli elettrici a livello mondiale come BMW, Nissan, Renault e Volkswagen.

Le infrastrutture di ricarica in Italia sono interamente sviluppate da Enel e garantiscono un pieno di energia in circa 30 minuti, compatibili con tutti i veicoli elettrici attualmente in commercio e nel pieno rispetto degli standard internazionali in ambito di mobilità elettrica. Le colonnine operative in Italia sono 110 (con 220 punti di ricarica) mentre in Austria sono 20 (con 40 punti di ricarica).

Le infrastrutture di ricarica sono collocate principalmente in aree adiacenti agli accessi autostradali per consentirne l’uso anche a coloro che utilizzano veicoli elettrici per spostamenti extraurbani con soste compatibili con il tempo di ricarica, in luoghi come ad esempio i centri commerciali.

E proprio un centro commerciale toscano molto popolare, il Valdichiana Outlet Village, è stato scelto da ENEL X e dal consorzio europeo Ionity per installare le prime colonnine dei “miracoli” in Italia: apparecchi in grado un giorno, quando ci saranno in commercio auto con impianti di bordo adeguati, di ricaricare una batteria a 350 kW.

Credito foto di apertura: AUTO21