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Nell’albero genealogico ID spunta la “visione” di un maxi-SUV elettrico a sette posti

La sequenza prevista dal piano Volkswagen per la famiglia ID si precisa: si aspetta il maxi-SUV ID Lounge al Salone di Shanghai, e tornano a galla le idee di modelli iconici, come il buggy

Una mini-sorpresa oggi Volkswagen l’ha riservata a chi ha consultato la nota stampa dedicata alla “giornata dei fornitori”, le aziende indispensabili alla prossima piattaforma elettrica MEB. Tra le righe sembrava spuntata una nuova nomenclatura perché erano stati indicati l’hatchback come ID.1, e quelli che lo seguiranno come ID. Crozz2, ID. Buzz3 e ID. Vizzion4.

Ma il numero progressivo accanto al modello era solo un refuso poi corretto, così come era stato già precisato che il primo modello che uscirà alla fine del 2019 non si chiamerà ID NEO. La novità in effetti non riguarda qui modelli, ma altri due di cui in effetti è trapelata l’esistenza e realizzati a loro volta sulla piattaforma MEB, anche se non paiono destinati al mercato d’Europa ma a quelli di USA e Cina, i primi due dell’auto elettrica.

I nomi rivelati a suo tempo erano ID Lounge e ID Aeroe, rispettivamente un maxi-SUV e un’ultra-sportiva. Oggi, in effetti, la storica testata britannica Autocar ha pubblicato la notizia che il maxi-SUV sette posti avrà la sua anteprima già al prossimo Salone dell’Auto di Shanghai, in programma nell’aprile 2019.

Grazie alle caratteristiche della piattaforma MEB, con passo lungo 3,3 metri e sbalzi limitati, ai progettisti di Wolfsburg (e a quelli della cinese SAIC) dovrebbe essere possibile ripetere il concetto visto nel prototipo dell’ID. Buzz: grande spazio interno pur con ingombri di poco superiori a quelli di un attuale Touareg.

Dotato di due motori, di una batteria con 111 kWh di capacità e oltre 500 chilometri di autonomia, è la base da cui partire per essere competitivi contro una concorrenza premium che ha come benchmark il SUV Model X di Tesla (ma a sorpresa anche l’ambizioso NIO ES8 che si avvicina alla fine dell’anno rispettando la tabella di marcia dei primi 10.000 esemplari prodotti).

Gli inglesi di Autocar hanno anche indicato come più vicino il ritorno di un altro modello: il buggy, una sorta di riedizione della creatura californiana di Bruce Meyers su base Maggiolino a cui alcune testate avevano accennato nel 2017, così come all’ipotesi di una Pescaccia elettrica. Per quest’ultima per il momento bisognerà ancora aspettare, ma a credere al prestigioso periodico per il buggy le possibilità pare aumentino…


Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG