AUTO

Dalla linea Renault della prima Zoe nasce la nuova piattaforma CMF-EV

Grazie ad un miliardo di euro di investimenti nello stabilimento di Flins e sedi-satellite, Renault punta a tagliare costi e prezzi della sua vedette elettrica

In queste ore in Francia non si parla solo dei Mondiali di calcio in Russia, si parla anche di auto elettriche. E, in particolare, di quello che ci aspetta con la seconda generazione della Zoe, al cui riguardo finora Renault ufficialmente ha annunciato solo i piani di rafforzamento della struttura produttiva.

Per la vettura elettrica che è stata la più venduta in Europa lo scorso anno nonostante l’età e l’arrivo di nuovi concorrenti, e che a giugno è stata la più venduta oltre che in Francia anche in Germania, mercato che contende alla Norvegia il ruolo di paese top per l’elettrico, ci sono indiscrezioni interessanti.

Il collega Julien Joudry, nel suo recentissimo scoop uscito su Auto-Moto parte proprio dall’aspetto industriale per sottolineare che Renault farà di tutto per attirare più clienti puntando sui prezzi: prezzi che oggi partono da €23.200, livello non proprio attraente per quella clientela che cerca auto abbordabili o solo per la città.

Ma le cose dovrebbero cambiare con la più recente variante della piattaforma CMF nata nel 2013, e denominata CMF-EV. Secondo Renault dovrebbe aiutare a ridurre di circa il 40% le spese di ricerca e sviluppo e del 30% quelle della produzione, che come noto avverrà a Flins, sito francese in cui nascono fianco a fianco Zoe e Clio e dove lo scorso anno si è superato il traguardo dei 18 milioni di pezzi prodotti (con una Zoe, come si vede dalla foto di apertura).

Grazie alla piattaforma CNF-EV in Renault puntano per la nuova Zoe a prezzi equivalenti o quasi a quello di un modello termico concorrente, un progetto che anticiperebbe la parità rispetto a concorrenti come Volkswagen, che al lancio del concept I.D. si poneva un obiettivo analogo.

Ovvero che la clientela potrà attendersi un livello di prezzo simile a quello di una Golf ben equipaggiata e con motorizzazione (s’intende, con motore tradizionale) di uguale potenza: 170 cavalli quelli dichiarati nel caso della primissima I.D. presentata con motore singolo.

Se costi e prezzi sono uno dei pilastri per il lancio, nel 2019, della nuova Zoe, l’altro sarà quello dell’autonomia: secondo Auto-Moto quasi 200 chilometri migliore di quello di una attuale Zoe ZE 40 considerati secondo il ciclo NEDC che sta gradualmente lasciando il posto al più realistico WLTP.

Ormai la nuova Zoe dovrà misurarsi con rivali che, a parte l’offerta sempre crescente di vetture elettriche premium, tendono a puntare a ben oltre 300 chilometri reali anche per le medie come sono Nissan Leaf o Opel Ampera-E.

Dal punto di vista della ricarica ci saranno ulteriori miglioramenti: la ricarica rapida dovrebbe essere in grado di gestire in 15 minuti abbastanza energia da spingere la Zoe basata sulla piattaforma CMF-EV per 230 chilometri.

Inoltre, già due anni fa il numero uno del settore elettrico Z.E. Eric Feunteun aveva lasciato capire che Renault avrebbe potuto, oltre che aderire al consorzio europeo che supporta la ricarica veloce CCS (detto anche Combo 2), scegliere la soluzione in futuro per le sue auto.

Soprattutto ora che nascono le reti trans-europee autostradali come Ionity e altre rivali. Una scelta che è giustificata dal mantenersi concorrenziali in tutti gli aspetti specialmente che presto in Francia avrà finalmente una rivale nazionale nella prima Peugeot 208 elettrica, a sua volta attesa nel 2019.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Communication