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Il catamarano Energy Observer traccia la rotta per l’approdo della Mirai

Per qualche ora insieme in vetrina a Venezia l’avveniristico catamarano che conta sulla tecnologia fuel cell e la Toyota Mirai, il cui debutto italiano s’avvicina

La scorsa settimana l’Energy Observer, il primo catamarano a idrogeno, autosufficiente e a zero emissioni, ha toccato il porto di Venezia, nel corso del suo tragitto che in questi giorno lo vede ancora nel Mediterraneo, prima di varcare per la prima volta l’Atlantico, nel corso di una circumnavigazione del globo, toccando 50 paesi e 101 porti fino a condurlo nel 2020 a Tokyo nel periodo dei giochi olimpici.

L’impresa e gli obiettivi dell’Energy Observer sono supportati da aziende che credono alla tecnologia dell’idrogeno e nel settore auto a spingere nelle vele di questa imbarcazione avveniristica c’è Toyota, la cui Mirai, come ha confermato l’amministratore delegato dell’importatore italiano Mauro Caruccio, sarà commercializzata anche qui a partire dal prossimo anno, dopo aver esordito in Scandinavia, Regno Unito, Germania e Francia.

L’Energy Observer è la prima imbarcazione a propulsione elettrica alimentata a idrogeno in grado di navigare ad impatto zero per quanto riguarda le emissioni.

L’imbarcazione conta sull’aiuto di vento e sole, con celle solari che coprono quasi l’intera superficie calpestabile, per produrre l’energia che serve a mettere in moto il processo di elettrolisi che, dall’acqua di mare, produce idrogeno necessario a caricare le pile a combustibile.

Si tratta di un vero e proprio laboratorio galleggiante, utile a sperimentare la catena di produzione dell’idrogeno in modo efficiente. Riuscire a farlo in un ambiente impegnativo come quello marino, punta a superare alcuni degli esami più difficili a cui una tecnologia possa sottoporai.

Il catamarano Energy Observer traccia la rotta per l'approdo della Mirai 1

La controparte veneziana di Energy Observer Toyota Mirai, (in italiano si traduce con futuro) è la prima auto a idrogeno prodotta in serie dalla marca nipponica. Rappresenta oggi la dimostrazione più tangibile dell’impegno di Toyota nel settore della tecnologia fuel cell, nella quale il gruppo è impegnato anche dal punto di vista istituzionale, con ruoli di primo piano in consorzi come quello giapponese Japan H2 Mobility e il globale Hydrogen Council.

Prodotta nell’impianto di Motomachi da Toyota Motor Corporation in Giappone, Mirai sfrutta il Toyota Fuel Cell System (TFCS), un sistema che adotta tanto le celle a combustibile quanto la tecnologia Full Hybrid Electric, ed include nuovi pacchi di celle e serbatoi di idrogeno ad alta pressione di produzione Toyota.

Il TFCS risulta molto più efficiente rispetto ai tradizionali motori a combustione interna e non produce CO2 né agenti inquinanti. Toyota Mirai è già venduta in Gran Bretagna, Francia, Norvegia, Svezia, Belgio e Germania. In Italia la sua commercializzazione è prevista per il prossimo anno.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Toyota Italia