AUTO

Confermata la collaborazione tra Renault e Geely sulla Twingo

Il naufragio della trattativa coi tedeschi sulla prossima generazione Twingo, per il modello in uscita nel 2026 ha fatto decidere Renault per una ricerca e sviluppo che salirà sull’… Horse.

Con la fine del mese di maggio è stata ufficialmente varata la joint venture di Renault e Geely con cui i due gruppi collaboreranno sui motori a combustione interna per dividere i costi di ricerca e sviluppo fino a quando il settore sarà di attualità: apparentemente per i prossimi 2 o 3 lustri. Chiamata “Horse Powertrain Limited”, avrà sede a Londra e sarà una azienda a controllo paritetico, con 19.000 dipendenti e 17 sedi.

Se la sua creazione è tutto tranne una sorpresa perché è stata annunciata nell’estate dello scorso anno insieme alla creazione della divisione Ampere dedicata alla tecnologia elettrica, in queste ore è diventato di stretta attualità un effetto della collaborazione sino-francese che avrà conseguenze su un modello molto importante per i transalpini.

Renault infatti svilupperà la sua citycar elettrica Twingo insieme al partner Geely. Questo sviluppo del veicolo sta procedendo rapidamente e dovrebbe essere completato in due anni, ha detto un portavoce della divisione Ampere. La presenza del gruppo cinese, che controlla da anni marchi occidentali come Volvo, Smart e Lotus, per lo sviluppo dovrebbe essere determinante a farlo diventare più economico.

Ma, ci tengono a sottolineare i francesi, il progetto è guidato da Ampere, lo sviluppo e il design provengono principalmente dalla Francia e la nuova elettrica sarà prodotta anche in Europa. Come dire che Geely è un gruppo particolarmente adatto a un caso come questo, per la presenza molto poco invadente che ha dimostrato in precedenza con marchi come Volvo o Polestar, ancora riconoscibili come al 100% occidentali quanto a ricerca o design malgrado il gruppo cinese sullo sfondo.

Renault come noto ha annunciato la Twingo elettrica per il 2026 ad un prezzo di circa €20.000 e il gruppo diretto da Luca de Meo aveva negoziato senza successo con Volkswagen su un progetto comune. Tuttavia il gruppo di Wolfsburg ha deciso di sviluppare autonomamente la sua piccolissima auto elettrica per il Segmento A.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia