MOBILITA

Più servizi in mobilità, promettono i furgoni di Software Republique

Renault e le aziende partner tornano al Viva Tech Show presentando il concept chiamato U1st Vision, che intende spostare l’obiettivo dai “servizi di mobilità” ai “servizi in mobilità”

In Francia il Viva Tech Show tenta di replicare l’interesse a tutto tondo che riscuote nel mondo dell’auto e della tecnologia il CES di Las Vegas, e nell’edizione 2024 che si apre oggi a Parigi non mancano nomi come Audi, Tesla, DS, Peugeot, o Renault.

Quest’ultimo gruppo è rappresentato anche all’interno della “Software Republic”, il consorzio di diverse aziende riunite per sviluppare le tecnologie per i nostri veicoli di domani che lo scorso anno aveva portato il concept Human 1st Vision.

Questa volta tocca a U1st Vision (You First Vision), il primo prototipo a utilizzare la futura piattaforma modulare al 100% elettrica FlexEVan, sviluppata con gran fanfara dalla nuova realtà dei veicoli commerciali Flexis (formata da Renault, Volvo Group e CMA CGM).

Sul futuristico concept troviamo un’architettura tipo skateboard con una cabina comune a tutti i veicoli. Renault assicura che il design presentato alla rassegna tecnologica parigina non rivela già in alcun modo lo stile che troveremo nei futuri furgoni elettrici che saranno commercializzati nel 2026 e costruiti nel nord della Francia.

Si tratta semplicemente di una base di lavoro per presentare gli utilizzi del mezzo tecnologico del domani. Questi ultimi saranno dotati di un’architettura a 800V (la prima per i veicoli commerciali) che permetterà loro di ricaricarsi in 18 minuti.

Riceveranno anche chip Qualcomm, lo stesso produttore che equipaggerà i nuovi PC A.I. appena presentati e che consentiranno loro di effettuare la manutenzione predittiva, sulla base della progettazione del veicolo software Defined che offrirà la possibilità di aggiornamenti all’infinito sui furgoni in commercio.

Sopra il pianale in cui sono alloggiate le batterie, nello You First Vision c’è un modulo che in questo caso è allestito come centro sanitario itinerante. Renault, Dassult, STM, EssilorLuxottica e gli altri partner hanno voluto indicare con questo ufficio mobile una risposta al problema delle aree rurali o remote che hanno problemi di accesso ai servizi medici.

Una situazione spesso peggiorata da popolazioni locali demograficamente fragili. Un tipo di preoccupazione che preme anche ad altri costruttori che stanno per questo lavorando a veicoli non solo elettrici ma anche ad elevata automazione in zone come il Giappone centrale, ad esempio mediante collaborazioni tra Toyota e autorità locali, partendo dai veicoli E-Palette che hanno esordito con alterne fortune alle Olimpiadi di Tokyo.

Questo concept ha un obiettivo comune: fornire ai cittadini cure di prossimità e servizi di prevenzione sanitaria. È un prototipo sicuro che consente l’interazione trasparente tra dispositivi e servizi e garantisce che l’assistenza sanitaria sia dispensata in qualsiasi momento e ovunque, senza compromettere la qualità del servizio e la riservatezza dei dati.

“U1st Vision” incarna un impegno: dare priorità all’individuo e rispondere alle esigenze dei cittadini. È anche una risorsa per gli operatori pubblici e i fornitori di servizi privati che desiderano sviluppare una molteplicità di servizi di prossimità che non sarebbero altrimenti disponibili nella loro regione.

Secondo Software République moduli sanitari su furgoni elettrici allestiti come questo potrebbero coprire fino all’85% degli esami e test sanitari regolari. Per fare ciò, i soggetti coinvolti hanno sviluppato “uno strumento avanzato e sicuro di gestione dei dati che consente alle autorità di pianificare dove e quando distribuire il materiale sanitario, riducendo così la pressione sui servizi sanitari prima del loro arrivo“.

Il modulo ha il vantaggio di essere autosufficiente dal punto di vista energetico e idrico. Può quindi soggiornare diversi giorni in una località e compensare così i problemi di assenza di medici di medicina generale, oculisti, dentisti, otorinolaringoiatri o anche di laboratori.

Dotato di numerosi sistemi medici che consentono di effettuare vari tipi di analisi a seconda delle esigenze: test PCR, test della vista, test dell’udito, controlli sanitari, ecc. Non saranno offerti in modalità self-service, i dispositivi saranno gestiti da personale qualificato in grado di interagire con le istruzioni di un assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale o di un medico che comunica coi pazienti a distanza.

credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia