MOBILITA

Toyota conferma l’interesse per la Urban Air Mobility investendo in Joby Aviation

Un nuovo finanziamento di $394 milioni supporterà lo sviluppo del prototipo di taxi volante che Joby Aviation sta realizzando in California e la successiva commercializzazione

Oggi Toyota Motor Corp. ha confermato che dopo un precedente investimento nella startup Joby Aviation il gruppo giapponese procederà a prendere parte ad un ulteriore round di finanziamento dell ‘entità di $394 milioni. A seguito della decisione, nel board dell’azienda troverà posto anche uno dei vicepresidenti Toyota: Shigeki Tomoyama.

Joby Aviation è una società con sede in California che sta sviluppando velivoli leggeri destinati al settore dei servizi nella nascente Urban Air Mobility. A questo giovane produttore di taxi volanti il gruppo fornirà competenze in ambito di manifattura e di tecnologia dell’elettrificazione, che saranno di supporto allo sviluppo dei velivoli elettrici a decollo ed atterraggio verticale di cui per la prima volta la startup americana ha reso pubbliche immagini.

Il progetto attuale di Joby Aviation appare combinare tratti tipici degli elicotteri, dei droni e dei velivoli ultra-leggeri. L’azienda americana partecipa alla corsa ad un settore di tipica impostazione metropolitana.

Toyota peraltro a questo maggior mercato appare intenzionata ad affiancare l’opportunità di impiegare i taxi volanti anche per target molto diversi e probabilmente non così redditizi ma altrettanto importanti: come i servizi in aree rurali del Giappone scarsamente popolate dove i servizi di trasporto pubblico sono ridotti al minimo.

È troppo presto per arrivare a questa conclusione, ma il gruppo giapponese un giorno potrebbe integrare servizi di questo genere nel brand Kinto, che ha appena deciso debba diventare l’ombrello sotto il quale saranno integrati tutti i servizi di mobilità, che fin dal 2017 sono oggetto di una messa a punto molto discreta che ha spaziato dal car sharing al cosiddetto “abbonamento all’auto” alle app di mobilità che includono il trasporto pubblico locale.

L’interesse dei gruppi automobilistici per il settore cresce, e se i casi più pubblicizzati sono stati forse quelli della collaborazione iniziata tra Porsche e Boeing e il prototipo realizzato insieme  da Audi ed Airbus, nel corso del recente CES di Las Vegas Hyundai Motor Co. ha svelato di aderire al progetto che si basa sul lavoro del reparto specializzato Uber Elevate, con tanto di immagini del concept del modello realizzato in comune.

Il numero uno giapponese Akio Toyoda nella nota stampa ha indicato nel trasporto aereo un obiettivo a lungo termine per il suo gruppo: “attraverso questo nuovo e suggestivo impegno, speriamo di garantire alla clientela libertà e godibilità del muoversi ovunque, sulla superficie e ora in cielo”.

Il fondatore di Joby Aviation ed attuale amministratore delegato JoeBen Bevirt ha aggiunto: “sono entusiasta di poter contare sulla risaputa capacità di Toyota nell’ingegneria e nella manifattura per spingerci verso il nostro sogno”, ovvero la mission aziendale di far risparmiare ai clienti tempo prezioso negli spostamenti.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Toyota Motor Corp.