AUTO

Renault spinge Twingo per sostenere il successo di Ampere

La lotta tra gruppi storici per l’auto accessibile a tutti si fa interessante con Renault che risponde alla Citroën E-C3 grazie alla Twingo che nascerà su una nuova piattaforma e sarà il primo software defined vehicle della casa

Il Capital Market Day di oggi è stato tutto dedicato a mettere nella luce più favorevole la sua unità riservata a veicoli elettrici e software, Ampere, che Luca de Meo e i suoi manager vorrebbero quotare separatamente il prossimo anno, in primavera, se le condizioni dei mercati lo permetteranno.

Il gruppo ha delineato obiettivi che includono un atteso break-even già nel 2025 e un margine operativo di almeno il 10% dal 2030, quando nel primo semestre 2023 aveva raggiunto un 7,6% che era stato considerato molto brillante. Per Ampere le previsioni sono anche di ricavi di €10 miliardi nel 2025 e di €25 nel 2031.

Ma il piano è stato reso più problematico dalle incertezze globali e non è così scontato che sia possibile ottenere quell’importo tra €8 e €10 miliardi che il CEO italiano sperava. Il responsabile della finanza Renault Thierry Pieton ha già detto alla stampa che Ampere non sarà svenduta e che in caso di condizioni sfavorevoli il gruppo ha il cash flow adeguato a operare se non dovesse spuntare la cifra attesa. In cassa c’è anche una partecipazione del 28% in Nissan, che i francesi potrebbero cominciare ad alleggerire.

Peraltro la maggior parte degli investimenti nel nord della Francia relativi al polo di produzione di Electricity (costituita dai tre impianti di Douai, Maubeuge e Ruitz) e Cléon, sono già stati compiuti. Da quelle gigafactory (e da un’altra fuori dai confini dell’Esagono) arriverà il grosso della produzione con cui Renault vuol raggiungere la parità di costo tra auto elettriche e convenzionali. I tecnici francesi se la aspettano nei prossimi due anni per le auto piccole e compatte e tra 2027 e 2028 per i modelli più grandi.

Così gli obiettivi dichiarati di crescita di produzione e consegne di veicoli al 100% elettrici appaiono ambiziosi in una fase in cui la domanda è debole: 300.000 nel 2025 e fino a un milione nel 2031: nel 2023 i francesi stimano di chiudere l’anno con un totale di 45.000 unità. Per raggiungerli sarà decisivo per i volumi il lancio della nuova Legend, auto elettrica da poco meno di €20.000 che sarà proposta dal 2025.

Quanto alla Legend, prima dell’evento Ampere di oggi c’erano due scuole di pensiero, quella che la immaginava come dopo-Twingo oppure come dopo-Zoe. Appena è stata svelata sul palco, tutti i dubbi sono svaniti ed avremo quindi una nuova Twingo elettrica, molto più importante e “pesante” per la marca di quanto non sia l’attuale. Costruita a Novo Mesto, in Slovenia, sarà del tutto dedicata all’uso urbano, con consumi estremamente ridotti di 10kWh/100 km e -75% di emissioni nel ciclo di vita totale (LCA) rispetto alla media degli attuali modelli termici.

De Meo ha ribadito di aspettarsi una riduzione dei costi industriali dell’ordine del 40% fino al 2027/2028, e abbassando i costi anche grazie alla collaborazione di partner come Google, Valeo, Qualcomm, potranno ridurre i prezzi.

Ampere, che è stata scorporata lo scorso 1 novembre, nasce attorno a due piattaforme: una sarà la Ampere Small che starà alla base del primo software defined vehicle dell’azienda, appunto Twingo, mentre Ampere Medium sarà per il segmento C di Megane e Scénic, con prezzo di partenza per quest’ultimo molto aggressivo da €40.000.

Quanto alla Twingo, per il mercato nazionale rientrerà anche nei parametri del leasing sociale da €100 al mese fortemente voluto dall’Eliseo per rendere accessibile l’auto elettrica al maggior numero possibile di francesi.

Dopo la presentazione di oggi ci sono pochi dubbi che tra i gruppi europei la sfida sulle auto elettriche per tutti sarà ristretta a Renault e Stellantis. Invece proprio oggi l’amministratore delegato del gruppo Volkswagen non ha trovato necessario dare nuovi riferimenti sui piani della sua citycar da €20.000 da costruire in Spagna, salvo confermare che la faranno nella seconda parte di questa decade.

Credito foto di apertura: screenshot da presentazione Groupe Renault agli investitori