AUTO

Volkswagen regala anche un ibrido ricaricabile più pratico al SUV Tiguan

La Tiguan di terza generazione anche con soluzione elettrica per tutti i giorni: propulsione ibrida plug-in con autonomia di circa 100 chilometri ed opzione di ricarica rapida a corrente continua

Potrebbe esserci anche un po’ di scaramanzia nel fatto che le ultime due presentazioni Volkswagen, distanziate di sole poche settimane, abbiano coinvolto due nomi fortunati per la casa tedesca come GTI e Tiguan: protagonisti delle vendite e del gradimento del pubblico. Nel caso di ID GTI però quel concept visto al recentissimo IAA Mobility è tutto elettrico, mentre nel caso dell’altro best seller Tiguan (1,2 milioni prodotti negli ultimi due anni e 7,5 dal 2007) si vedrà per la prima volta l’ibrido ricaricabile.

A Wolfsburg hanno deciso quindi di puntare per la terza generazione del loro SUV di successo su stile più in linea con la gamma attuale (specie a zero emissioni locali), interni modernizzati, prestazioni ibride ed elettriche ottimizzate tutto su una nuova piattaforma che sta sotto al nuovo Tiguan, ora anche in edizione Ehybrid. Il Tiguan quanto a stile richiama molto anche tracce dei particolari della gamma ID.

Ora infatti sembra si più filante che più rotondo a cominciare dal frontale che richiama molto la più recente cifra Volkswagen, un po’ come una ID4 o ID5 se volete, con tanto di fascia luminosa sottile che collega i fari agli angoli arrotondati. La linea di cintura rientra nella stessa logica e perde tratti spigolosi a favore di linee più curve.

Inoltre nella prossima Tiguan le superfici delle porte pulite e la parte inferiore più funzionale agevolano i passaggi dell’aria e favoriscono l’aerodinamica del SUV ibrido ricaricabile. Dietro è la striscia LED che si nota di più, forse richiamando anche quanto visto sulla T-Cross.

Le misure della Volkswagen Tiguan Ehybrid dicono che si attesterà su 4,53 metri di lunghezza (gaudagnando 30 mm), 1,63 di altezza (4 mm) e 1,84 di larghezza. Quest’ultima corrisponde al valore della precedente Tiguan anche sul nuovo ibrido ricaricabile così come per le altre alimentazioni previste, mentre il passo è di 2,68 metri. Il volume del bagagliaio guadagna 37 litri, raggiungendo ora i 652.

Tiguan accoglie un nuovo interno dalle molte somiglianze con quello della Passat: come il ritorno dei pulsanti fisici al volante, così come il sistema di infotainment MIB4 e i suoi grandi schermi (credito foto: ufficio stampa Volkswagen Group Italia)

Il comfort non mancherà sulla nuova Volkswagen Tiguan Ehybrid, con sedili che promettono comodità per i lunghi viaggi e cabina spaziosa nella parte anteriore e posteriore con spazio per le gambe in seconda fila anche in tre. Il SUV ibrido plug-in della casa tedesca mantiene materiali di qualità che hanno molto contributo al recente gradimento del pubblico.

Quanto al cuore del veicolo Tiguan Ehybrid condivide molto con Passat e quindi troveremo versioni TSI, TDI, ETSI semi-ibrido ed Ehybrid: il SUV ibrido ricaricabile proprio come le altre Tiguan si basa sulla piattaforma MQB evo, ultima evoluzione di una piattaforma modulare nata per motori termici trasversali, con tutte le versioni termiche dotate del noto cambio DSG a 7 marce.

L’eHybrid sarà proposto al pubblico con potenza di 150 kW (204 cavalli) oppure 200 kW (272 cavalli). I modelli ibridi plug-in saranno disponibili solo nella versione a trazione anteriore, con cambio automatico eDSG a 6 marce. Anche l’ergonomia di guida sarà vicina ai modelli ID: con essi Tiguan condivide il controllo della trasmissione a destra del volante.

La modalità elettrica della Volkswagen Tiguan Ehybrid si basa su una batteria da 19,7 kWh, rispetto ai 10,6 kWh di capacità precedente. Il produttore annuncia fino a 100 chilometri di autonomia con spinta al 100% elettrica, come dire che si arriverà a percorrenze pratiche e che consentirà di non passare alla pompa di rifornimento (specie in questo periodo di barile alle stelle…) per chi viaggia solo o quasi in città o fa pendolarismo quotidiano di breve durata.

Novità anche sul fronte della ricarica con una potenza massima DC che arriverà a 50 kW. Anche la ricarica in corrente continua evolve, passando da 3,6 a 11 kW, che non è una grande differenza per l’uso notturno col wallbox ovviamente, ma più pratico per fermarsi a una colonnina AC urbana, ancora la maggioranza da Milano a Roma. Tra termico ed elettrico, l’ibrido ricaricabile Tiguan della terza generazione dovrebbe raggiungere i 1.000 chilometri di autonomia, partendo da batteria completamente carica e serbatoio pieno.

Infine aggiornamenti quanto a guida, col controllo adattivo DCC Pro che aggiunge alla dotazione Tiguan una nuova generazione di dispositivi. Si tratta secondo la casa di un vero e proprio “dynamic behavior manager” che interviene sulla dinamica trasversale degli ammortizzatori, sul bloccaggio elettronico del differenziale, o sul servosterzo elettromeccanico. Tutto al fine di fornire una guida “più stabile, agile e più precisa” secondo la nota ufficiale Volkswagen.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen Group Italia