TRASPORTI

Fine della strada per i furgoni elettrici pratici e spartani StreetScooter?

L’azienda di Aquisgrana rilevata da B-On ma nata grazie alle esigenze della posta tedesca che ha centinaia di esemplari nella flotta per le consegne urbane ha presentato istanza di fallimento

Quello del trasporto merci e dei veicoli commerciali elettrici è un settore in espansione con una offerta crescente. Proprio questo sembra essere il problema che sta portando alla fine quello che appariva come il “miracolo” StreetScooter, solo 7-8 anni fa. Una decina di anni fa, la posta tedesca cercava furgoni elettrici per le consegne urbane e non li trovava: così aveva deciso di farseli in proprio, ad Aquisgrana.

E da lì era partita l’epoca d’oro del super-spartano ed economico furgone elettrico, che per un periodo aveva attirato anche l’interesse di Ford e altri gruppi storici poi non concretizzatisi. Anzi, il mancato accordo con la cinese Chery che era interessata a subentrare nel corso del 2020 aveva già portato una volta l’azienda sull’orlo della chiusura.

In effetti DHL/Deutsche Post non aveva mai inteso diventare un costruttore a pieno titolo ed appena è cresciuta l’offerta di prodotto elettrico per il trasporto merci ha cercato un acquirente e poi venduto StreetScooter a qualcuno che ora (sotto il nome B-ON) l’ha portata alla liquidazione. Infatti la società subentrata a inizio 2022 ha appena presentato istanza di fallimento presso il tribunale distrettuale di Aquisgrana e sospeso la produzione dello StreetScooter.

Non è chiaro quale sia stato il fattore scatenante del tracollo: perché l’azienda aveva ordini, secondo il presidente del Consiglio di Fabbrica Jürgen Müller che ha parlato col quotidiano cittadino “Aachener Zeitung”. Anche i dati aziendali del 2022 non sembravano preoccupanti, con ricavi per circa €114 milioni oltre a contratti e lettere di intenti per la vendita di un totale di 11.000 veicoli. Trattative per altri 30.000 veicoli erano in corso, secondo gli insider.

E durante una visita del cancelliere tedesco Olaf Scholz effettuata lo scorso agosto era stato anche sottolineato che oltre a Deutsche Post nuovi acquirenti erano interessati ai furgoni elettrici, coi peggiori colli di bottiglia della filiera, come le batterie, apparentemente superati.

Ma ora l’arresto della produzione mette a rischio un organico di circa 170 persone. All’Aachener Zeitung Müller ha dichiarato che i dipendenti hanno l’obiettivo di mantenere la produzione a Düren, e che sperano nel sostegno di Deutsche Post che avrà peraltro bisogno di ricambi e supporto per le centinaia di StreetScooter nella flotta e potrebbe quindi essere una base di partenza per il rilancio evitando la parola fine.

B-ON, con sede in Lussemburgo, aveva acquisito StreetScooter da Deutsche Post nel gennaio 2022 quando la società subentrante si chiamava ancora Odin Automotive. Sotto il suo controllo la produzione dei veicoli elettrici era continuata nello stabilimento tedesco di Aquisgrana, che dispone di una capacità di 30.000 veicoli all’anno.

In primavera era stato effettuato il rebranding in B-ON col lancio di una serie complementare di servizi di elettrificazione oltre alla linea di veicoli, rivolti ai proprietari di flotte e investendo anche ricarica e gestione dell’energia, finanziamento, assistenza e manutenzione, formazione dei conducenti e telematica avanzata.

Credito foto di apertura: sito web B-ON