AUTO

I robot faranno gli straordinari per costruire tutte le auto elettriche che vuole Ghosn

Il piano Alliance 2022 presentato da Carlos Ghosn vuole una crescita delle vendite del 40% fino a 14 milioni di auto, il 30% delle quali elettriche

L’Alleanza guidata da Carlos Ghosn assesta un altro sgambetto alla reputazione del salone di Francoforte scegliendo Parigi invece che la casa dei rivali tedeschi per annunciare i piani per il futuro elettrificato ed autonomo dei marchi che fanno capo al gruppo affermatosi come numero uno globale nelle vendite di auto elettriche con gli attuali modelli.

Ha detto il franco-brasiliano: “Il piano Alliance 2022 si fissa per obiettivo di raggiungere i dieci miliardi di euro di sinergie annuali. Ciò sarà reso possibile da un lato grazie all’accelerazione della collaborazione tra Renault, Nissan e Mitsubishi Motors sulle piattaforme, le motorizzazioni e le nuove tecnologie relative ai veicoli elettrici, autonomi e connessi. Dall’altro lato le sinergie andranno crescendo grazie all’aumento delle nostre economie di scala. Le nostre vendite annuali dovranno superare i 14 milioni di unità, generando una cifra d’affari di $240 miliardi al termine del piano”.

lancio Alliance 2022 Ghosn
Carlos Ghosn vuole che i marchi della sua Alleanza vendano 14 milioni di automobili nel 2022, il 30% delle quali elettriche (credito foto: ufficio stampa Nissan Europe)

Se rileggiamo due volte l’annuncio di Ghosn e lo mettiamo accanto a qualche cifra sui volumi attuali, vediamo che presentare 12 auto native elettriche entro il 2022 significa in pratica investire tutto il prossimo ciclo di prodotto.

A quel punto il gruppo vuole arrivare ad avere il 30% delle proprie vendite fatto di auto elettriche senza asterischi (cioè senza totali che includano l’ibridizzazione o contare i mild hybrid o 48 volt) e senza contare, ci pare di capire, i prodotti delle joint venture cinesi.

Un piano ambizioso ma ragionevole se si vuole mantenere la leadership globale dello specifico settore (quasi mezzo milione complessivamente le auto con la presa vendute nel primo semestre 2017) e, visti i numeri complessivi, anche delle vendite globali di auto tout court.

Ghosn, al contrario dei colleghi di Daimler e Volkswagen non avrà da preoccuparsi del capitolo fondamentale delle batterie. Nissan è già uscita dal capitale di AESC, il produttore delle celle delle Leaf, in cui era in coabitazione con la giapponese NEC, e quindi le batterie per tutti quei veicoli elettrici saranno un problema di fornitura e non un mal di testa industriale e con connessi aspetti socio-economici legati alla dislocazione delle fabbriche.

Come sottolinea qui il quotidiano finanziario francese Les Echos, nove milioni di veicoli saranno prodotti su quattro piattaforme condivise, con i motori che oggi in comune per un terzo lo diventeranno per tre quarti della produzione. Renault sarà la prima a presentare i dettagli del proprio contributo al piano Alliance 2022, mentre la seguiranno poi Nissan e Mitsubishi.

La maggiore sorpresa della giornata è stata però l’annuncio che l’Alleanza nel 2022 vuole iniziare a vendere una vettura senza conducente, anzi un vero e proprio robo-taxi come a suo tempo ipotizzato dall’amministratore delegato di Uber Travis Kalanick. Ed è proprio là che Ghosn vuole andare a parare: nella creazione di una società impegnata nei servizi di mobilità.

Un settore verso il quale, a differenza di altri rivali, proprio i marchi franco-giapponesi finora avevano dimostrato scarso interesse. Anche se non del tutto assente: pochi mesi fa avevano rilevato una startup attiva nel ride hailing chiamata Karhoo. Oggi peraltro su questo versante i dettagli sono stati ben pochi, e ogni speculazione al riguardo è ancora legittima.

alliance 2022 calendario


Credito foto di apertura: ufficio stampa Nissan Europe