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Diventano sette i modelli elettrici Alpine, incluse A310 coupé e una A110 cabriolet

Oltre ai modelli già noti (tre SUV, una citycar e l’erede della A110) l’azienda sportiva francese per continuare a crescere annuncia una nuova roadster e una coupé 4 posti che riporta in vita il nome A310

Alpine ha esposto i dettagli del suo piano strategico per il decennio invitando presso la sede della squadra di Formula 1 a Enstone media internazionali e francesi. Nel 2030, la sua gamma sarà composta da sette modelli elettrici, tra cui nuove auto sportive progettate su una nuova piattaforma che, come sappiamo da alcune settimane, non sarà più sviluppata con il marchio britannico Lotus.

Dal momento del rilancio, la nuova generazione di A110 è stata commercializzata nel 2017, Alpine aveva visto il suo futuro farsi meno promettente quando il gruppo Renault che la controlla ha attraversato le nubi della crisi. Ma, quando è arrivato come CEO Luca de Meo, che altrove aveva rilanciato un marchio sportivo come Abarth, ha in fretta deciso di garantire la sostenibilità dell’azienda e crearle un avvenire.

Ne ha infatti sottolineato le caratteristiche di marchio sportivo del gruppo e ora dai vertici Renault non mancano di sottoineare le ambizioni per Alpine. Il marchio di Dieppe punterà a una crescita annua dei ricavi del 40% tra il 2022 e il 2030. L’obiettivo è raggiungere i due miliardi di fatturato nel 2026… e ben 8 miliardi nel 2030, un miliardo del totale collegato al lancio anche in Cina.

In effetti proprio questo sembra uno degli elementi-chiave della strategia di de Meo e del suo braccio destro in Alpine Laurent Rossi: l’espansione internazionale, con la Cina e perfino con gli Stati Uniti. Ma senza particolare fretta, all’apparenza perché Alpine non si lancerà alla conquista di quei complicati mercati prima del 2027, magari contando sulla notorietà di una Formula 1 più da protagonista di quanto non avvenga oggi.

Infatti Alpine attende di avere nella sua gamma veicoli più adatti, vale a dire due grandi crossover, che saranno elettrici, come tutti i nuovi modelli Alpine dal 2024. Il marchio diventerà al 100% elettrico nel 2026, con la cessazione della linea di produzione dell’attuale A110.

Inoltre Alpine, in un ambito diverso ma simile a un altro settore quale i veicoli commerciali leggeri dove esiste già una avviata joint venture, appare destinata ad aprire per conto del gruppo francese la strada nella tecnologia dell’idrogeno, in particolare studiando modelli con motore a combustione interna alimentato da questa molecola.

Due anni fa, durante la presentazione del suo piano strategico per il gruppo, Luca de Meo aveva annunciato tre nuovi modelli per Alpine: una citycar, che ora sappiamo essere A290 ed esser “cugina” di R5, un SUV compatto e un’erede per la storica sia pur rinnovata A110. Poi cinque con l’aggiunta dei due grandi SUV. Ora sono attesi sette modelli.

Alpine ufficializza l’arrivo di un A310, una coupé sportiva a quattro posti al 100% elettrica. L’auto che riprende il nome di un modello che chi ha i capelli bianchi ricorderà lanciata a quell’epoca come l’anti-Stratos, sarà costruita su una nuova piattaforma: l’APP, ovvero Alpine Performance Platform.

Dopo aver sondato una collaborazione con Lotus, il marchio svilupperà ora da solo la propria base per le sue auto sportive elettrificate. Sarà scalabile e beneficerà di risorse interne dell’azienda al fine di realizzare economie di scala. L’APP sarà utilizzata per la nuova A110 elettrica, che avrà anche una versione convertibile.

Tutto ciò ha un costo, ma il produttore vuole fare soldi dal 2026. E punta a un margine operativo del 10% nel 2030, un obiettivo che peraltro riguarda tutto il gruppo diretto dal manager italiano. Probabilmente a Parigi (e Dieppe) sono convinti che al momento del lancio sui mercati americano e cinese le attuali “guerre dei prezzi” tra case auto saranno già diventate un ricordo.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia