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Pronto il prototipo della prima Alpine al 100% elettrica: A290 Beta

La futura compatta sportiva della nuova era Alpine nasce sulla piattaforma Renault CMF-B EV e si presenta nella veste spettacolare e super-sportiva di una candida show-car

Finora nella gamma Alpine tutto è stato incentrato su A110: un modello con una tradizione solida e un seguito affezionatissimo, ma anche una monotematicità limitante appena al di fuori di una certa cerchia.

Molto presto però A110 non sarà più da sola nel catalogo Alpine, una marca dalla storia bella come potrebbe essere paragonata al grande marchio sportivo Abarth che appartiene al gruppo Stellantis, ma con ambizioni di volumi che ci fanno pensare più al giovane marchio Cupra del gruppo Volkswagen.

Come da tempo Renault aveva reso noto, questa citycar sportiva al 100% elettrica è attesa per un lancio collocato nel 2024. Ieri sera la marca di Dieppe ha svelato la sua A290 Beta (o A290_β) che prefigura all’85% il futuro modello di produzione.

Lo ha fatto presentandola con una carrozzeria dalla vernice bianca polverosa, che ricorda la neve e accenna alle Alpi in omaggio al nome. Ma questa curiosità ben difficilmente sarà in grado di raggiungere volumi di serie: sarebbe troppo costosa. Peraltro i manager della casa promettono che la personalizzazione consentirà ai futuri clienti di configurare un veicolo a loro immagine.

È uno dei tre modelli che compongono il “Dream Garage” presentato nel 2021 e anche quella che è stato deciso di produrre nel polo industriale di Douai. Proprio per questo avrà molti punti in comune con Renault R5, con cui condividerà la stessa piattaforma (CMF-B EV).

Ma la versione Beta della A290 (proprio come nel software a cui il nome si rifà) s’è presa qualche licenza per la presentazione, come lo sviluppo attorno a un telaio tubolare e due motori sull’asse anteriore. Ce ne sarà uno solo l’anno prossimo sull’auto di serie.

Un altro aspetto da showcar è senza il minimo dubbio l’aver scelto un abitacolo in configurazione a tre posti col guidatore al centro, come sulla celebre McLaren F1 o, per restare in Francia, quella anticonformista Matra Bagheera che qualcuno coi capelli bianchi ricorderà.

Sulla showcar al 100% elettrica c’è anche un richiamo al più celebre modello stradale progettato da Gordon Murray, col volante al centro che certo non vedremo l’anno prossimo sulla A290 di serie (credito foto: ufficio stampa Renault Italia)

Sulla vettura di produzione ci sarà però molto del lavoro aerodinamico ed estetico compiuto dal team di Antony Villain, direttore del design di Alpine. Il designer ci tiene anzitutto a sottolineare che non si tratterà di una riedizione di R5 Alpine come proposto nell’altro secolo: la differenza non sarà solo nelle performance ma anche in codici stilistici specifici.

Il suo team ha lavorato sulle proporzioni del veicolo e lo ha messo come prevedibile su cerchi grandi (20 pollici) e dalle forme molto originali, che spiccano perfino troppo pur su un veicolo con carreggiate allargate. Le sue proporzioni saranno mantenute sul modello stradale, così come le grandi prese d’aria che favoriscono l’aerodinamica e quindi l’autonomia della batteria.

Come l’A110, l’A290 non ha griglia: nel caso della vettura convenzionale tutto-dietro era già così negli Anni ’60, mentre per l’elettrica è la propulsione a zero emissioni locali che non pretende masse radianti per il raffreddamento. La parte anteriore del veicolo adotta sempre una forma a V e, come sulla coupé, non è un emblema che si trova al centro del muso ma la scritta Alpine.

A290 Beta è lunga 4,05 metri, con passo molto corto e sbalzi evidenti, un’auto che vuol dar l’idea di essere pronta a spiccare un balzo. L’A290 Beta si distingue anche per la sua firma luminosa con quattro blocchi ottici rettangolari (l’R5 ne ha solo due), mentre il design della croce è un cenno alle auto da rally della tradizione.

Da un punto di vista della scheda tecnica Alpine non ha ancora voluto rivelare molto. Secondo le informazioni della stampa transalpina più accreditata, il modello di produzione dovrebbe essere equipaggiato con il motore da 218 cavalli della Mégane E-Tech (rispetto ai 150 della R5) e una batteria Envision AESC con chimica ad alto contenuto di nichel da 52 kWh di capacità.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia