BATTERIE

Stellantis investe in Lyten e nelle sue batterie al litio-zolfo

Grazie allo sviluppo del grafene i californiani puntano a densità più che doppia rispetto alle celle agli ioni di litio, rappresentando una soluzione alternativa ai catodi a base nichel-manganese-cobalto

Interessante nota ufficiale arrivata da Stellantis stamattina: il gruppo e Lyten Inc. annunciano oggi che Stellantis Ventures, il fondo di venture capital di Stellantis, ha investito in Lyten per accelerare la commercializzazione delle applicazioni del Lyten 3D Graphene per il settore della mobilità, tra cui la batteria al litio-zolfo per veicoli elettrici LytCell, materiali compositi leggeri e nuovi sistemi di rilevamento a bordo.

La società di San José, California, ha il ruolo di pioniere nell’impiego del grafene tridimensionale (3D), e sfrutterà l’esclusiva sintonizzabilità di questo materiale per migliorare prestazioni ed efficienza dei veicoli, allo stesso tempo promuovendo la decarbonizzazione del settore dei trasporti. La piattaforma di materiali sintonizzabili di Lyten ha dimostrato una significativa riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti e contribuirà a far avanzare la transizione verso la mobilità sostenibile.

Con l’interesse per Lyten (peraltro non quantificato come cifra investita) Stellantis sembra aver guardato soprattutto alle celle per veicoli elettrici ad alte prestazioni: attualmente si tende per queste esigenze a guardare a chimica del catodo ternaria con alto contenuto di nichel, mentre per soluzioni più economiche i gruppi auto ormai preferiscono quelle a base ferrosa.

Le celle litio-zolfo sono già state prese in considerazione per il loro peso contenuto rispetto alle tradizionali in particolare dal settore aerospaziale (con alcune interessanti dimostrazioni di applicazione), e questo le rende indicate per modelli dove le performance saranno preminenti.

Ma l’interesse delle opportunità offerte dalla tecnologia proposta dall’azienda californiana è anche che a differenza delle batterie tradizionali agli ioni di litio, le celle con catodi litio-zolfo di Lyten non utilizzeranno nichel, cobalto o manganese (o nichel, cobalto e alluminio come quelle Tesla), col risultato di un’impronta delle emissioni stimata inferiore del 60% rispetto alle migliori celle attualmente disponibili.

L’approvvigionamento delle materie prime e la produzione per le batterie al litio-zolfo può avvenire localmente, in Nord America e in Europa, rafforzando la sovranità regionale, sottolinea la nota. Questa tecnologia risponderà alle esigenze delle aziende alla ricerca di batterie leggere e ad alta densità energetica non a rischio di interruzioni della supply chain, sulla scia della nuova catena della fornitura post-pandemia e post-bellica che altri chiamano local for local.

Stellantis ha lanciato Stellantis Ventures nel 2022 come fondo dedicato a compiere investimenti in startup in fase iniziale e avanzata che sviluppano tecnologie innovative e sostenibili per i settori automotive e della mobilità.

Supportato da un investimento iniziale di €300 milioni, il fondo sarà un elemento-chiave del piano strategico aziendale Dare Forward 2030 che ha stabilito gli obiettivi prioritari per Stellantis, tra i quali una drastica riduzione delle emissioni di CO2 con una riduzione del 50% entro il 2030 rispetto al 2021, per arrivare all’azzeramento delle emissioni nette entro il 2038 con una compensazione a una cifra percentuale delle emissioni restanti.

“Siamo molto soddisfatti che Stellantis Ventures, il braccio operativo per gli investimenti in venture capital di un’azienda globale innovatrice nel settore automotive, abbia dimostrato di credere fortemente nei nostri supermateriali per la decarbonizzazione Lyten 3D Graphene, ha dichiarato Dan Cook, Presidente e CEO di Lyten.

E ha continuato: “tra le innovazioni dei prodotti per l’automotive che subiranno una trasformazione grazie al Lyten 3D Graphene ci sono le batterie al litio-zolfo, potenzialmente in grado di offrire una densità energetica più che doppia rispetto alle batterie agli ioni di litio, materiali compositi leggeri per i veicoli che aumenteranno il carico utile e nuove modalità di rilevamento che non richiedono chip, batterie o cavi. Il nostro impegno è volto a offrire ognuna di queste applicazioni per Stellantis e per mercato dell’automotive.

Cook ha concluso: “diversamente dalle forme bidimensionali del grafene, la produzione del nostro Lyten 3D Graphene™ sintonizzabile è stata sottoposta a verifica indipendente e giudicata a impatto zero su larga scala. Stiamo convertendo i gas a effetto serra in una nuova classe di materiali al carbonio ad alte prestazioni e di elevato valore e integrando questi materiali sintonizzati in applicazioni che decarbonizzeranno i settori più problematici del pianeta”.

“Avendo visitato di recente Lyten insieme al nostro CTO Ned Curic e al nostro responsabile di Stellantis Ventures, Adam Bazih, siamo rimasti impressionati dal potenziale di questa tecnologia in grado di contribuire a una mobilità pulita, sicura e accessibile”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “La piattaforma di materiali di Lyten rappresenta un investimento chiave per Stellantis Ventures, in linea con l’obiettivo aziendale del Dare Forward 2030 di accelerare l’impiego di tecnologie innovative mettendo il cliente al centro“.

“In particolare, le batterie al litio-zolfo di Lyten hanno il potenziale per diventare un ingrediente chiave nel promuovere l’adozione dei veicoli elettrici sul mercato di massa a livello globale. Allo stesso modo, la tecnologia dei loro materiali potrebbe contribuire a ridurre il peso dei veicoli, un risultato che il nostro settore dovrà necessariamente ottenere per raggiungere gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette di carbonio”.

Non guasta nemmeno, in questa fase, che l’obiettivo di Lyten di offrire ai propri clienti una fonte di approvvigionamento sicura di prodotti performanti e sostenibili in termini ambientali, possa attirare costruttori di auto interessati a beneficiare dei crescenti incentivi previsti dalle politiche statunitensi, come previsto nell’Inflation Reduction Act da agosto dell’anno scorso.

Attualmente le tecnologie per le batterie al litio-zolfo, i materiali compositi e i sensori di Lyten saranno inizialmente prodotti presso la sua sede di oltre 13.000 metri quadri nella Silicon Valley. Oltre alla produzione di batterie per veicoli elettrici, Lyten sta collaborando con vecchi clienti per iniziare a fornire batterie al litio-zolfo e compositi infusi con grafene 3D per mercati speciali nel 2023.

Lyten collabora coi propri investitori strategici appartenenti a svariati settori per l’applicazione di materiali a base di Lyten 3D Graphene ai fini della decarbonizzazione di altri settori ad alta intensità di carbonio, oltre a quello dei trasporti, e sono previsti ulteriori annunci nel corso di quest’anno.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis