BUSINESS

7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 7 – 13 maggio 2023

I protagonisti della settimana: 99, Allkem, Autotalks, Bosch, Chery Auto, IVECO, Ligier, Livent, Mobileye, Nikola, Porsche, Qualcomm, STM

8 maggio; Qualcomm sta acquisendo Autotalks, un produttore specializzato di chip israeliano i cui sensori V2X aiutano auto, dispositivi di micromobilità e anche veicoli senza conducente a comunicare tra loro per evitare collisioni, per un valore stimato di $350-400 milioni, sebbene le parti coinvolte non abbiano voluto confermare il valore economico della transazione. L’accordo contribuirà a rafforzare l’offerta di Snapdragon Digital Chassis, il portafoglio tecnologico di mobilità della società californiana. Segnala anche che Qualcomm vede la sicurezza stradale come una opportunità redditizia: a settembre dello scorso anno aveva indicato nel settore auto un potenziale di aumento degli ordini di $10 miliardi per raggiungere un totale di $30 miliardi di ricavi in un mercato che contende a Intel e Nividia principalmente.

8 maggio: anche in Brasile, non proprio il mercato più “caldo” per le vendite di auto elettriche, si muove qualcosa che sembra in grado di ravvivarlo. L’app brasiliana del ride-hailing 99 prevede di raddoppiare il numero di auto elettriche per i suoi passeggeri in Brasile nei prossimi 12 mesi, con l’obiettivo di raggiungere i 1.000 veicoli. L’annuncio fa parte di una iniziativa di settore che associa anche il gruppo finanziario Banco BV, le case automobilistiche cinesi BYD e Caoa Chery, la società di autonoleggio Movida e il gruppo energetico Raizen. 99 è il principale rivale di Uber in Brasile ed è controllato dalla cinese DiDi; ha chiuso il primo anno di partnership con 485 veicoli elettrici che circolano attraverso la sua piattaforma, secondo Thiago Hipolito, direttore per l’innovazione dell’azienda. Nel medio-lungo termine, 99 punta ad avere 10.000 auto elettriche sulla propria piattaforma entro il 2025 e il 100% della flotta entro il 2030. L’app ha attualmente 750.000 conducenti attivi mensili. Per ora i veicoli elettrici che funzionano con l’applicazione circolano solo a San Paolo. Le società che aderiscono alla locale Alleanza per la Mobilità Sostenibile hanno investito 35 milioni di reais (circa $7 milioni) in iniziative nel primo anno del progetto, secondo 99. Non ci sono previsioni per gli esborsi per questo secondo anno, ha affermato la società.

5 maggio: Iveco Group e Nikola Corporation annunciano l’avvio di una nuova fase della loro partnership iniziata nel 2019, comunicano i gruppi in una nota. Ciascuna azienda affina la propria attenzione su obiettivi specifici: Iveco si concentrerà sull’Europa per l’ulteriore sviluppo e commercializzazione dei propri camion elettrici a batteria e fuel cell, mentre Nikola concentrerà le sue operazioni in Nord America. La scelta della startup dell’Arizona arriva sulla scia di annunci come quello dello stato della California che ha dichiarato di voler eliminare gradualmente anche i mezzi pesanti a gasolio negli anni a venire il che dovrebbe aprire spazio ai camion a zero emissioni rapidamente. Nikola ha ora deciso di puntare soprattutto sull’idrogeno, anche attraverso il suo marchio HYLA. Costruirà camion a batteria solo a richiesta e convertirà la fabbrica per produrre solo o quasi fuel cell, il che insieme ai conti ancora in rosso presentati questa settimana pare aver intimorito gli investitori. Il gruppo Iveco invece assumerà la piena proprietà della joint venture tedesca già attiva ad Ulm. Nikola riceverà la licenza tecnologica Iveco S-Way per il Nord America e la relativa fornitura di componenti da Iveco Group e dalla divisione powertrain del gruppo italiano, FPT Industrial.

9 maggio: Porsche e la Mobileye hanno stretto una collaborazione per la produzione in serie di soluzioni ADAS premium. Nei modelli futuri, Porsche prevede di offrire assistenza automatizzata e funzioni di navigazione basate sulla piattaforma tecnologica Mobileye SuperVision sviluppata dalla divisione di Intel. Porsche assumerà un ruolo di primo piano nella piena integrazione di Mobileye SuperVision nei suoi modelli futuri. Per garantire un’esperienza di guida degna del marchio, i sistemi saranno integrati e messi a punto dagli ingegneri Porsche. Anche il sistema che monitora l’attenzione del guidatore sarà personalizzato dagli specialisti interni dell’azienda. Lo stesso vale per la sua integrazione nell’interfaccia utente del sistema Porsche Communication Management. Anche in futuro gli automobilisti continueranno a desiderare di guidare una Porsche e potranno farlo in qualsiasi momento, ma il responsabile della ricerca e sviluppo Porsche Michael Steiner ha rimarcato che la clientela potrebbe con alcuni aspetti della guida parzialmente automatizzata preferire di farne a meno, ad esempio non dovendo tenere le mani sul volante per tutto il tempo negli ingorghi (cosa che in Europa, dopo gli Stati Uniti, da poco è già possibile nel Regno Unito su alcuni modelli Ford). Mobileye SuperVision consente ai conducenti di staccare le mani dal volante su vari tipi di strade mentre monitorano visivamente l’ambiente circostante, a seconda delle leggi locali e delle condizioni del traffico; inoltre le auto equipaggiate possono seguire i percorsi di navigazione scelti dal conducente, cambiare corsia autonomamente e sorpassare automaticamente i veicoli più lenti su strade a più corsie.

10 maggio: la nuova collaborazione tra il colosso Bosch e la piccola Ligier sorprende vista l’asimmetria tra i partner, ma è anche un esempio delle opportunità di nicchia che nascono dalla transizione verso le zero emissioni. In questo caso nelle competizioni auto di durata, visto che insieme sviluppano un veicolo dimostrativo con motore a idrogeno e monoscocca in carbonio che sarà presentata durante la 24 Ore di Le Mans il mese prossimo. Rispetto al veicolo da competizione francese già noto, la Ligier JS2 RH2 avrà tre serbatoi di idrogeno integrati per alimentare un motore a combustione V6 convertito. Nei prossimi mesi, le due aziende lavoreranno a stretto contatto per adattare la tecnologia dell’innovativo veicolo in modo da poterlo guidare sui circuiti già durante l’estate. Bosch Engineering gestirà il concept con particolare attenzione a sistema di propulsione e stoccaggio dell’idrogeno, mentre Ligier Automotive sarà responsabile dell’architettura del veicolo e dell’integrazione sia del sistema a idrogeno sia del sistema di raffreddamento. L’obiettivo è costruire un veicolo ad alte prestazioni con un motore a idrogeno che offra una dinamica di guida equivalente a quella delle auto da competizione convenzionali alimentate a benzina. Curiosamente la tecnologia dell’idrogeno, sviluppata da altri gruppi auto e in particolare da Toyota sia facendo ricorso alla molecola in forma gassosa che più recentemente liquida, si propone come alternativa e concorrente alla tecnologia a zero emissioni applicata alle competizioni basata sui carburanti sintetici. Un settore, quest’ultimo che come noto piace invece all’attuale esecutivo italiano nonché a qualche casa auto che produce supercar da centinaia di migliaia di euro, come Porsche e Ferrari soprattutto. Gli organizzatori della 24 Ore di Le Mans, l’influente Automobile Club de l’Ouest, peraltro ha già dato segnali di gradire in passato la strada scelta ora da Bosch e Ligier, visto che ha patrocinato il progetto battezzato Mission 24 che tra alterne fortune ha già raggiunto lo stadio di vettura effettivamente schierata in gara, per ora nella serie minore Le Mans Cup visto che non sarebbe competitiva con la concorrenza che prenderà parte alla vera 24 Ore disputata sul tracciato della Sarthe.

10 maggio: alla fusione tra il produttore statunitense di litio Livent e dell’australiana Allkem che crea un gruppo da $10,6 miliardi che si rivolgerà alle aziende dell’auto e delle batterie abbiamo dedicato un capitolo nel nostro dossier sul litio.

12 maggio: il gruppo automobilistico cinese Chery ha stretto un accordo di cooperazione con STMicroelectronics teso alla fornitura di semiconduttori da parte del gruppo franco-italiano al fine di migliorare le prestazione delle vetture del costruttore che ha varato un piano di espansione verso l’Europa con i propri marchi, specialmente quelli appena creati. I chip saranno infatti utilizzati anche sulle nuove Omoda 5 e Jaecoo 7 e le altre vetture destinate al mercato italiano a partire dalla fine del 2023. L’intenzione è di sviluppare una gamma di vetture competitive a livello globale. Questa gamma, di cui la Omoda 5 e la Jeacoo 7 sono le prime rappresentanti, sarà proposta in Europa a partire dalla fine del 2023. Tra i mercati d’esordio ci sarà quello italiano, che secondo la nota stampa giocherà un ruolo-chiave nella strategia di espansione del Gruppo. È per dare sostegno a questa strategia che Chery sta avviando collaborazioni con aziende leader in vari settori e, dopo aver siglato la partnership con CATL per le batterie, ora è la volta di STMicroelectronics, il cui cliente più noto nell’automotive è ormai Tesla, che da anni ormai l’aveva scelta per migliorare le prestazioni in particolare degli inverter dei suoi modelli elettrici.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Robert Bosch GmbH