AUTO

Polestar 4 mostra cosa è possibile alla piattaforma SEA di Geely (da 272 a 544 CV)

Più elementi di design, e soprattutto l’assenza del vetro posteriore, dai concept in anteprima tornano sulla più veloce auto elettrica realizzata dall’azienda sino-svedese

Polestar ha presentato il suo terzo modello al 100% elettrico, Polestar 4, al Salone Auto di Shanghai, con l’inizio della produzione previsto nel novembre 2023 a Hangzhou Bay nell’impianto Geely e per l’inizio del 2024 il lancio su larga scala destinato agli altri mercati, compresi Europa, Nord America. Il prezzo indicativo di lancio è €60.000, tra Polestar 2 e Polestar 3 quindi in termini di listino, così come di taglia.

La casa sostiene che Polestar 4 combina l’aerodinamica di una coupé e la capienza di un SUV in un nuovo concetto di SUV coupé: gli elementi di design presentati in anteprima nei concept tornano nella produzione della vettura più veloce realizzata ad oggi dall’azienda.

Modificando la linea del tetto e portando più indietro la testata posteriore, i progettisti guidati da Maximilian Missoni hanno influito su elementi come lo spazio, la sicurezza: hanno voluto pensare sia al comfort dei passeggeri posteriori sia all’esperienza di guida e così è nato un modello che è praticamente senza lunotto, radicalizzando il sacrificio della visuale posteriore che si era visto in qualche modello iconico, come ad esempio la Lancia Stratos con le strette veneziane all’epoca proposte da Bertone.

Tra gli elementi-chiave del design mostrati per la prima volta dalla concept car Precept, nella Polestar 4 si nota anche la separazione dei fari anteriori Dual Blade per esaltare la firma luminosa dello spinoff Volvo Cars, integrata dal logo di Polestar con illuminazione di precisione millimetrica dal basso.

La elevata efficienza aerodinamica (non precisata però dalla casa con un valore esatto di Cx) è spinta dal frontale ribassato, dalle maniglie delle porte a scomparsa, dalla vetratura a filo coi finestrini privi di cornice, dalle lamelle aerodinamiche posteriori e dall’ottimizzazione del flusso d’aria intorno alla barra dei fari posteriori.

Nata sulla base dell’architettura flessibile Sustainable Experience Architecture (SEA) del gruppo Geely che spazia ormai da marchi cinesi a Smart, Polestar 4 è un SUV coupé del Segmento D con passo di 2.999 mm, lunghezza complessiva di 4,839 mm, larghezza di 2,139 mm e l’altezza di 1,544 mm.

Le generose proporzioni dell’abitacolo che ne derivano sono particolarmente evidenti nella parte posteriore, dove i passeggeri saranno immersi in un ambiente intimo, coi sedili reclinabili. L’illuminazione ambientale regolabile, ispirata al sistema solare, permette al guidatore di personalizzare tutto l’ambiente di guida.

Il tetto di serie in vetro a tutta lunghezza è disponibile con funzionalità elettrocromica opzionale, che consente di cambiare modalità in opaca o trasparente a seconda delle esigenze. Grazie alla rimozione del finestrino posteriore, il tetto in vetro si estende oltre la testa dei passeggeri posteriori.

Le dimensioni delle ruote della Polestar 4 variano da 20 a 22 pollici a seconda della versione, con pneumatici forniti da Pirelli e Michelin (credito foto: ufficio stampa Polestar)

Polestar 4 è l’auto di serie più veloce che il marchio abbia sviluppato finora: l’accelerazione da 0 a 100 km/h può essere completata in soli 3,8″ e la potenza massima è di 400 kW (544 cavalli). I motori sono di tipo sincrono a magneti permanenti. La dinamica di guida è con sterzo molto preciso per una dinamica stabile anche se all’occorrenza emozionante.

Saranno disponibili versione Dual e Single motor, anche queste ultime dotate di trazione posteriore. Sospensioni semi-attive sono presenti nella versione Dual motor per un ulteriore livello di regolazione tra comfort e dinamica.

La versione Single motor Long Range è dotata di un motore posteriore da 200 kW (272 cavalli) e 343 Nm di coppia, con obiettivo di autonomia fino a 600 chilometri. Entrambe le versioni Long range sono dotate di batteria da 102 kWh. La Long range Dual motor ha potenza di 400 kW (544 CV), coppia massima di 686 Nm e un obiettivo di autonomia fino a 560 chilometri con ciclo WLTP.

Una nuova funzione di ottimizzazione della guida consente al conducente, nella versione Dual motor Long range, di scegliere la modalità di guida Range o la modalità Performance, con quest’ultima modalità che impegna entrambi i motori in ogni momento per ottenere la massima erogazione di potenza e di prestazioni. Con Range comanda invece l’efficienza, utilizzando solo il motore posteriore.

Per tutte le versioni è prevista una ricarica fino a 200 kW in corrente continua e 22 kW in corrente alternata. La ricarica bidirezionale è prevista, con funzionalità vehicle-to-load (V2L) inclusa al momento del lancio, apprezzata specie dalla clientela americana. È presente una pompa di calore di serie.

In Polestar 4, materiali a basse emissioni di carbonio sostituiscono le soluzioni tradizionali. Insieme alla Dichiarazione di sostenibilità del prodotto Polestar 4, verrà pubblicata nel 2024 una valutazione completa del ciclo di vita (LCA), che mostrerà la effettiva impronta di emissioni dell’auto. (credito foto: ufficio stampa Polestar)

L’approccio utilizzato è quello mono materiale, presentato per la prima volta nella concept car Polestar roadster, applicato nei materiali degli interni, dove tutti gli strati di determinati componenti sono prodotti a partire dallo stesso materiale di base. Questo permette di riciclare questi ultimi in modo più efficace, eliminando il passaggio di separazione dei materiali incompatibili prima che avvenga il riciclaggio.

I nuovi materiali per gli interni includono un tessuto a maglia su misura composto al 100% da PET riciclato, presentato per la prima volta nella concept car Precept, il tessuto è realizzato al 100% in poliestere riciclato, oltre a vinile MicroTech bio-attributed, introdotto per la prima volta nella Polestar 3, e rivestimenti in pelle Nappa certificata dal punto di vista del benessere animale.

In Polestar 4, il sistema di infotainment basato su Android Automotive OS e sulla Snapdragon Cockpit Platform utilizza ora uno schermo da 15,4 pollici posizionato in orizzontale. La stretta collaborazione con Google consente a Polestar di continuare a estendere i confini del suo sistema operativo, peraltro questo non comporta che Apple CarPlay non sia incluso.

Come per tutte le altre vetture Polestar, gli aggiornamenti regolari via etere (OTA) consentono di inviare a tutti i veicoli nuove funzionalità e miglioramenti in remoto, eliminando la necessità di recarsi in officina per ottenere il software più recente.

La nuova vettura presenta infatti una tecnologia di sicurezza sia all’interno del veicolo che all’esterno, testata secondo gli stessi rigorosi standard di tutte le altre auto Polestar includendo fino a nove airbag. Le nuove partnership mettono in primo piano la tecnologia di sicurezza intelligente, compreso il sistema di supervisione Advanced Driver Assistance di Mobileye.

Sull’auto sono montati in serie un totale di dodici telecamere, un radar e dodici sensori a ultrasuoni, inclusa una telecamera di monitoraggio del conducente al fine di evitare incidenti legati alla stanchezza o all’incapacità di guida e insieme al rilevamento manuale posto nel volante aiuta a mantenere il conducente attivamente impegnato nella guida.

Davanti al piantone dello sterzo è montato uno schermo da 10,2 pollici, ma per ridurre le distrazioni, un display head-up (HUD) con un’area di proiezione di 14,7 pollici davanti al conducente trasmette informazioni chiave sul veicolo, sulla telefonia e sulla navigazione al parabrezza, migliorando ulteriormente l’attenzione del conducente.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Polestar