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Nella “guerra dei prezzi” la deflazione fa ombra agli avversari, non a Tesla

Dalla Cina all’America passando per l’Italia scendono i prezzi Tesla: nello Stivale il listino Model 3 a trazione posteriore ora parte da €41.490 (rispetto a €44.990 a inizio anno), invariata Model Y

Tesla con la guerra dei prezzi scatanata in Cina sta facendo da inizio anno venire i sudori freddi ai concorrenti asiatici. Ormai però quella che a tratti appariva una scelta finalizzata a rafforzare la posizione sul primo mercato globale sta diventando la prassi ovunque, incluso sui mercati occidentali, dal Nord America all’Europa.

Con la casa di Elon Musk che la settimana prossima (il 19 aprile) presenterà la trimestrale, crescono le preoccupazioni sui suoi margini di profitto, fino a pochi mesi fa sostanziali. Intanto, però, la concorrenza si preoccupa per motivi molto diversi da quelli degli analisti di Wall Street.

Se Tesla ha riportato consegne del primo trimestre 2023 in crescita solo del 4% rispetto al trimestre precedente, nonostante in alcuni paesi avesse già approvato sconti volti a stimolare la domanda, le vendite di auto elettriche dei gruppi auto globali rischiano di rallentare e forse anche frenare per la concorrenza del leader indiscusso del settore.

Guardando proprio all’opportunità di mantenere la posizione dominante nelle vendite di auto elettriche statunitensi infatti Tesla è già arrivata alla sua quinta riduzione dei prezzi dei veicoli da inizio anno, proprio mentre entrano in vigore nuovi crediti d’imposta collegati alla legge IRA approvata nell’estate 2022.

Sebbene la normativa protezionistica di Washington in Europa non sia un tema per la clientela, Tesla oggi ha tagliato i prezzi anche nei principali mercati europei, incoraggiata dai miglioramenti della sua capacità produttiva che anche in Germania ormai è arrivata a tre turni di produzione.

Così proprio in Germania, dove il mese scorso Model Y si è classificata al quarto posto della classifica assoluta preceduta soltanto da Volkswagen T-Roc, Golf e Tiguan, Tesla ha abbassato il prezzo di Model 3 e Model Y tra il 4,5% e il 9,8%, per la seconda riduzione di prezzo quest’anno dopo una riduzione dei prezzi compresa tra l’1-17% a gennaio.

E in Italia, proprio rispetto a inizio gennaio i numeri sul configuratore nella nostra lingua indicano per
Model 3 a trazione posteriore un listino da €41.490 (rispetto a €44.990 a inizio anno), per Model 3 Long Range €48.990 (rispetto a €52.990) e per la Model 3 Performance €53.990 (rispetto a €59.990). Negli Stati Uniti Tesla ha tagliato il prezzo della sua Model 3 base nel complesso dell’11% dall’inizio dell’anno, con una riduzione del 20% sulla sua Model Y di base.

Invece in Italia il listino odierno presente sul configuratore e quello di inizio gennaio risultano invariati per Model Y: ma c’è da tenere presente che malgrado il mercato nazionale dell’auto elettrica sia tutt’altro che diventato quello zombie che economisti da tastiera e politici populisti pronosticavano si tratta pur sempre di dimensioni ridotte rispetto a quelli del Nord Europa e l’offerta Tesla di certo lo sa.

Se gli sconti sul mercato italiano non saranno certo quello che deciderà il corso azionario Tesla, i ribassi invece appaiono cominciare a mettere in ansia i manager dei gruppi auto occidentali, così come avvenuto in Cina dopo l’inizio della guerra dei prezzi. E questo si vede bene quando si confronta un configuratore Tesla con uno delle case generaliste così bene presenti in Europa in generale e anche in Italia.

Model 3 a partire da €41.490 infatti pone in competizione quello che è un veicolo che se non ufficialmente premium come Audi, BMW o Mercedes in realtà assomiglia molto a quella percezione da parte della clientela, dal punto di vista tecnologico e dell’innovazione se non da quello prettamente automotive.

Ma a quel prezzo dopo gli sconti anche per l’automobilista italiano interessato alla sua prima elettrica diventa una proposta allettante a fronte di una offerta di marchi generalisti che però con le auto elettriche si trovano costretti a proporre prezzi non proprio o molto poco popolari. Senza entrare nel dettaglio delle differenze di autonomia, potenza, tecnica rispetto a Tesla, in Italia oggi il prezzo di una Renault Mégane al 100% elettrica parte da €42.450.

Quello di un’altra potenziale rivale diretta come Volkswagen ID3 in allestimento Pro Performance ha un listino da €40.900, se è in versione ID3 Life da €43.600, ID3 Business da €47.100 e ID3 Style da €51.100. In casi come l’attuale con la guerra dei prezzi in corso un economista potrebbe ammonire che le fasi deflazionarie possono indurre la clientela a rinviare gli acquisti attendendo offerte ancora più convenienti innescando un pericoloso ciclo.

Ma Elon Musk probabilmente pensa di poter correre il rischio: perché dalla sua ha un vantaggio che si chiama tempo di consegna. Un cliente indeciso tra Model 3 e l’hatchback Volkswagen infatti prima di pensare alla riduzione del prezzo potenziale fra un mese non può non accorgersi delle indicazioni sulle consegne proposte.

In Italia Tesla promette la consegna del suo best seller tra aprile e giugno, mentre per le ID3 il configuratore della casa di Wolfsburg indica fine 2023: con questo vantaggio dalla sua forse Musk ha deciso che qualche rischio con la psicologia della deflazione vale la pena di correrlo.

Credito foto di apertura: AUTO21