BATTERIE

Amprius apre in Colorado la fabbrica di batterie con anodi in silicio

Amprius capitalizza quotazione in borsa e sovvenzioni, selezionando il sito della fabbrica in cui produrre dal 2025 celle agli ioni di litio ad alte prestazioni per servire aerospaziale, difesa e mercato della mobilità elettrica

Amprius è una startup delle batterie quotatasi in borsa mediante fusione inversa a settembre dello scorso anno con la società-veicolo Kensington Capital Acquisition Corp. I fondi raccolti da questa azienda, fondata dallo scienziato dell’università di Stanford Yi Cui e diretta dal CEO Kang Sun, erano stati fin dalla chiusura dell’operazione allocati per la realizzazione di una fabbrica di celle di dimensioni commercialmente rilevanti.

Amprius sembrava intenzionata ad aprire nel Sud, in Texas o in Georgia, invece questa settimana ha confermato di aver siglato un lettera di intenti per una struttura a Brighton, nel Colorado.

La nuova fabbrica dovrebbe essere operativa entro il 2025 e sarà costruita per stadi, a partire da una capacità di 500 MWh iniziali e con un potenziale previsto fino a 5 GWh all’interno dell’area industriale prescelta.

Sembra una capacità tutto sommato modesta, se paragonata ai 30 o 40 GWh che sono la norma per fabbriche di celle con chimica tradizionale NCM o LFP, ultima della serie recente quella Ford in Michigan annunciata tre settimane fa.

Ma non lo è, quando si apprende che è invece sufficiente a soddisfare la forte domanda dei clienti per le sue batterie agli ioni di litio che proprio convenzionali non sono e non per la chimica del catodo ma per la proposta di anodi che invece che in grafite sono costruiti con silicio al 100% aumentando la capacità della cella in misura considerevole.

Tanto che finora per la sua minimale capacità produttiva attuale di 250 kWh Amprius non ha avuto problemi a vendere la propria produzione a clienti come il Pentagono e ad Airbus, che ha scelto queste celle con fattore-forma pouch per equipaggiare il sistema aereo privo di pilota Zephyr che il gruppo europeo sta sviluppando.

Amprius sta sfruttando commercialmente i risultati delle ricerche compiute dal gruppo californiano di Cui sui nanowire al silicion con un apposito, e per ora costoso, processo industriale che rende la produzione adeguata a clienti che non vanno per il sottile quanto a costo della singola cella, come quindi aerospaziale, eVTOL o difesa.

Ma Amprius sta perlatro seguendo il percorso di affinamento della tecnologia proprietaria per renderla di più ampia commerciabilità e quindi per ridurre il peso del processo di deposizione dei nanofili di silicio sta collaborando con Centrotherm, un’azienda specializzata nella manifattura di prodotti fotovoltaici che sarebbe in grado di aiutarla a far scalare positivamente i processi verso elevati volumi.

Per intensificare ulteriormente l’attenzione sullo sviluppo del prodotto e delle tecnologie e l’affinamento dello sviluppo della produzione, l’azienda ha formato due business unit: Amprius Fab, con sede a Brighton, in Colorado, e un organico di circa 300 persone si concentrerà sulla produzione su larga scala di celle con anodo in puro silicio, mentre Amprius Lab, presso la sede originaria di Fremont, in California (ben nota come sito della prima fabbrica di auto Tesla) si concentrerà sulla tecnologia avanzata delle batterie, sullo sviluppo di prodotto e dei processi.

Amprius ha scelto proprio il Colorado per il suo primo impianto di produzione ad alti volumi dopo un’ampia valutazione dei criteri-chiave in tre Stati. In particolare, la sede prescelta dispone di un sito industriale esistente di 1,3 milioni di piedi quadrati dotato dell’energia elettrica e del layout strutturale ideali per una fabbrica di batterie agli ioni di litio su scala GWh, riducendo i costi di costruzione previsti.

Inoltre, questa struttura è più vicina alle materie prime, nonché alle infrastrutture di trasporto critiche, limitando insieme i costi logistici e operativi. Nel complesso, questo sito ha superato i requisiti dell’azienda e si prevede sia di razionalizzare il time-to-market sia di promuovere un’effettiva soddisfazione del cliente. L’esecuzione del contratto di locazione rimane soggetta a trattative in corso.

Per supportare questa transizione, Jon Bornstein, attualmente COO dell’azienda, assumerà un nuovo ruolo alla guida di Amprius Lab come presidente della divisione. Bornstein ha guidato lo sviluppo dell’anodo di silicio e la produzione pilota di Amprius per oltre 10 anni ed è eccezionalmente qualificato per il ruolo. Nel frattempo, il dottor Sun servirà come presidente ad interim di Amprius Fab.

La fase iniziale di 500 MWh sarà finanziata in parte dalla sovvenzione di condivisione dei costi di $50 milioni selezionata per la negoziazione dell’aggiudicazione nell’ottobre 2022 dall’Office of Manufacturing and Energy Supply Chains (MESC) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.

Amprius è tra le primissime società annunciate a ricevere finanziamenti dalla Bipartisan Infrastructure Law dell’amministrazione Biden per espandere la produzione nazionale di batterie, in particolare focalizzata sulla lavorazione di materiali e componenti con sede negli Stati Uniti.

Per le fasi successive al completamento del piano iniziale, il sito sulle Montagne Rocciose dispone sia di metratura aggiuntiva che di superficie disponibile per realizzare fino a una capacità di produzione potenziale totale prevista di 10 GWh.

Credito foto di apertura: sito web Amprius Technoloies Inc.