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L’elettrica DR 1.0 EV ridà vigore al Segmento A

Con una offerta a €19.900 oppure senza rottamazione al prezzo finale di €21.900, DR 1.0 EV smentisce la tesi che non esistano citycar elettriche per tutte le tasche e prova a invertire la tendenza

L’assaggio visto al MiMo 2022 faceva chiaramente capire che non sarebbe servito attendere molto per trovare nel menu di DR Automobiles la citycar al 100% elettrica chiamata DR 1.0 EV. Si tratta di una vettura ultra-compatta come lo erano veicoli da città in Italia e in Europa negli Anni ’50 e ’60 e come sono ancora in molte metropoli asiatiche: in effetti non meraviglia, vista la cooperazione industriale del gruppo creato dall’imprenditore ed ex-pilota Massimo Di Risio, che anche la novità appena presentata abbia radici lontane.

Perché la DR 1.0 EV ha stretti legami progettuali e di realizzazione con la piccola EQ1 costruita dalla cinese Chery, casa che da qualche tempo si propone in Occidente col proprio marchio ma in questo caso risulta partner di una vettura dalle dimensioni mignon e quindi adatta a scattare negli spazi e nella congestione quotidiana.

Mentre si ispessiscono mese dopo mese le fila di chi abbandona il Segmento A e le cittadine non vengono sostituite quando arrivano a fine vita (ultima di una lunga lista Ford Fiesta) DR va nella direzione contraria.

Quattro posti in appena 3,20 metri di lunghezza massima in effetti ci ricorda che siamo su misure che ormai in Europa sono quasi da quadriciclo pesante; in effetti DR 1.0 EV è rivestito da una carrozzeria in materiale composito per un peso complessivo di 1.050 kg. Ma queste dimensioni sono ancora di grande attualità in Cina, dove malgrado l’ingombrante presenza Tesla a Shanghai, la macchina elettrica più amata dal pubblico è come noto la Wuling Hongguang Mini EV che è una rivale diretta della Chery EQ1.

Una vettura che è ancora oggi venduta dal partner di DR Automobiles: pensate che a gennaio 2023 ne sono state consegnate ancora 1.035, malgrado la concorrenza fortissima. Erano molte di più nel recente passato quando non aveva ancora la concorrenza casalinga della QQ Gelato (proprio scritto così in italiano) che ha avuto 2.736 clienti ed è un po’ più elaborata della EQ1.

Insomma appare una facile scommessa che una volta assestata e ben collocata nella fascia delle auto elettriche ultra-compatte DR 1.0 EV l’azienda di Macchia d’Isernia magari deciderà di proporci anche una nuova “cugina” un po’ più sofisticata…

Ma tornando al presente da questa escursione nel possibile futuro, i punti di forza della DR 1.0 EV sono palesi: facilità di trovare parcheggio anche nelle aree più congestionate delle nostre città, vista anche la larghezza di 1,67 metri, l’altezza di 1,55 metri e il passo che non può che essere in linea con un valore di appena 2.150 mm.

Le dimensioni non sono forse quelle più indicate per un viaggio all’Ikea se non per scegliere i mobili rinunciando a trasportarli anche smontati, visto che il bagagliaio è di soli 110 litri, valore che può salire a 630 litri se si reclinano i sedili posteriori.

Questa rivale o potenziale erede della prima Smart (non ci riferiamo ovviamente alla ultima elettrica pura appena uscita che nasce su piattaforma Geely) è stata ritoccata nelle linee per avere un family feeling con la gamma DR Automobiles, ma la cifra da citycar asiatica per chi è abituato a conoscere il settore, o quello delle amatissime kei-car giapponesi, si riconosce ancora.

La piccola DR 1.0 EV come molte altre citycar elettriche di origine asiatica è mossa con energia che proviene da celle dalla chimica del catodo a base ferrosa LFP, notoriamente durature e stabili (credito foto: ufficio stampa DR Automobiles)

Nella DR 1.0 EV l’abitacolo è essenziale ma non povero, con una strumentazione digitale in cui spicca lo schermo centrale dell’infotainment da 9,7 pollici compatibile con le tecnologie Android Auto e Apple CarPlay per accontentare ogni esigenza di connettività durante gli spostamenti urbani.

Il motore elettrico è sincrono a magneti permanenti da 45 kW (61 cavalli) e con coppia 150 Nm, abbinato a una batteria dalla capacità di 31 kWh (oggi sembrano pochi, ma sono quasi il 50% più della prima Nissan Leaf, come cambiano i tempi…) e a un cambio a una sola velocità che porta il moto alle ruote posteriori.

La velocità massima arriva a 120 km/h, va da 0 a 50 km/h in 5 secondi, mentre se vi incuriosisce l’accelerazione 0-100 km/h ha un valore di 17 secondi. Ben più importante l’autonomia che raggiunge i 210 chilometri misurati con ciclo combinato WLTP, ma soprattutto ne vanta 294 chilometri in quello urbano molto più favorevole, ma che sarà il terreno di elezione di questo modello.

Un altro tema sempre scottante è quello della ricarica, che con questo genere di capacità non provoca però grandi ansie: può avvenire tramite la presa con connettore europeo CCS Combo2 che consente rifornimenti sia in corrente continua (fino a 40 kW) che in corrente alternata (fino a 6,6 kW).

Mezz’ora di attesa pertanto è il tempo necessario per ricaricare fino all’80% a una colonnina DC come quelle che ormai si trovano anche nelle tangenziali e circonvallazioni metropolitane, mentre a una presa domestica bisogna attendere 6 ore e mezza.

Quanto al capitolo fondamentale in questo segmento del prezzo, la nuova DR 1.0 EV è disponibile in Italia nel solo allestimento full optional con un cartellino che dice €25.900; al momento del lancio si potrà sfruttare il bonus messo a disposizione da DR (€1.000) e gli ecoincentivi 2023 che riducono di altri €5.000 l’importo se c’è rottamazione di un vecchio veicolo, limando il costo totale fino a €19.900. Senza rottamazione il contributo statale è di € 3.000, quindi il prezzo finale di €21.900.

Credito foto di apertura: ufficio stampa DR Automobiles