IDROGENO

Il prossimo capitolo Honda nel «business» dell’idrogeno si apre nel 2024

La casa giapponese afferma di avere piena fiducia in una vivace domanda di sistemi fuel cell a partire da fine decennio, e si prepara a proporre il risultato della collaborazione con GM in un ampio portafoglio di attività

Honda continuerà a elettrificare la sua gamma di prodotti, ma proprio come la connazionale e rivale Toyota intende continuare a tenersi aperta la porta di soluzioni tecnologiche alternative verso le zero emissioni, a cominciare dall’uso dell’idrogeno e dei sistemi in grado di manipolarlo, e oggi ha tenuto un briefing per confermare tramite il direttore generale Testsuya Hasebe che sta approntando un nuovo veicolo fuel cell in vendita il prossimo anno.

Premesso che Honda conferma che diventa possibile gestire l’energia in modi sostenibili per veicoli mossi da idrogeno solo se si è in grado di trasportare il vettore ove necessario sotto forma di molecola “verde” attraverso metodi appropriati (come trasporto via mare o con appositi gasdotti), la commercializzazione che è alle porte riguarda la prima applicazione pratica dello stack fuel cell da tempo sviluppato in collaborazione con General Motors.

Una cooperazione che mira a ridurre il costo dello sistema di celle a combustibile ad un terzo di quello che è attualmente sul modello Honda Clarity Fuel Cell, secondo il manager della casa nipponica. Entro il 2030, i costi dei sistemi fuel cell Honda diventeranno paragonabili ai motori diesel, ha affermato oggi Hasebe.

Il nuovo stack di celle a combustibile, che si ricarica anche più velocemente rispetto alle versioni precedenti, sarà prodotto in Ohio, e quindi non distante dalla base manifatturiera Honda in Nord America, e distribuito in altri siti americani e giapponesi, ha affermato Arata Ichinose, altro dirigente Honda, per un veicolo in uscita nel 2024.

Tra i progressi compiuti dalla ricerca e sviluppo sul nuovo stack fuel cell, non sarà da trascurare la durata del sistema che è stata raddoppiata grazie all’applicazione di materiali resistenti alla corrosione e dalla soppressione controllata dell’usura, mentre anche la resistenza alle basse temperature di esercizio è stata migliorata in modo significativo.

Honda è stata tra i pionieri nelle celle a combustibile, mostrando un prototipo di auto nel 1998 e il suo primo prodotto sul mercato nel 2002. La quota totale di Honda Clarity a idrogeno vendute è attualmente trascurabile; ma i giapponesi prevedono per il futuro un obiettivo di vendite iniziale di 2.000 esemplari l’anno, per poi salire a 60.000 nel 2030 e qualche centinaia di migliaia l’anno entro la seconda metà del prossimo decennio.

Honda prevede di fornire il suo stack anche alla JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency), l’equivalente di NASA ed ESA nell’arcipelago sul Pacifico. Le attività spaziali richiedono di ridurre la necessità di portare risorse come idrogeno o ossigeno dalla Terra. Una soluzione è quindi creare un sistema di energia rinnovabile circolante, che combini un sistema di elettrolisi dell’acqua che produca ossigeno e idrogeno utilizzando l’energia solare per trattare l’acqua e un sistema di celle a combustibile che generi elettricità e acqua da ossigeno e idrogeno.

Nel settore dei veicoli commerciali, oltre a condurre ricerche congiunte sui mezzi pesanti a celle a combustibile con Isuzu Motors Limited, la casa ha stretto un accordo con Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation per iniziare i test dimostrativi nel settore dei camion leggeri. Test dimostrativi di guida di camion commerciali equipaggiati con il sistema di celle a combustibile di prossima generazione che sono appena iniziati invece nella provincia di Hubei in collaborazione col partner cinese Dongfeng Motor Group.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Honda Europe