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ABB E-Mobility fa il pieno di fondi prima della sua quotazione

Anche la holding Porsche trova promettenti le prospettive del settore della ricarica per le auto elettriche: una buona notizia anche per il centro eccellenza italiano che costruisce colonnine in Toscana

La divisione che si occpa dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici del gruppo internazionale ABB ha raccolto ulteriori fondi da investitori di minoranza tra cui Porsche Automobil Holding SE (la holding con investimenti nei settori auto, della mobilità e della tecnologia industriale e azionista principale di Volkswagen AG e Porsche AG) nel secondo e ultimo round di finanziamento con collocamento a privati prima di portarla in Borsa.

La divisione ABB E-Mobility, che da pochissimo ha tagliato il traguardo di un milione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici consegnati a livello globale, ha venduto una quota del 12% per 325 milioni di franchi svizzeri (circa €355 milioni) a BeyondNetZero, il fondo di soluzioni climatiche di General Atlantic, a GIC, investitore istituzionale globale e fondo sovrano di Singapore, a Just Climate, società di investimento ESG con sede nel Regno Unito fondata da Generation Investment Management e alla holding Porsche.

Il valore della società rimane di 2,5 miliardi di franchi svizzeri, lo stesso del precedente round di collocamento pre-IPO. ABB aveva già venduto lo scorso novembre una quota dell’8% per circa 200 milioni di franchi al fondo Interogo Holding AG, al family office Moyreal Holding AG e al presidente di ABB E-mobility Michael Halbherr. I collocamenti privati, che ammontano ora a 525 milioni di franchi di finanziamenti, saranno utilizzati per far crescere l’attività, poiché il conglomerato svizzero-svedese persegue ancora piani per una quotazione.

ABB, che mantiene una partecipazione dell’80%, a giugno ha messo in stand by i piani di IPO della divisione, che avrebbe dovuto raccogliere $750 milioni, per le condizioni di volatilità dei mercati della scorsa estate. Il gruppo industriale offre una gamma di caricabatterie e relativi servizi di installazione e manutenzione, utilizzati da utility e grandi network come Ionity GmbH o Electrify America.

ABB sta razionalizzando la propria attività per aumentare la redditività, a seguito delle pressioni degli azionisti. A gennaio, ha venduto la sua unità di convertitori di potenza alla AcBel Polytech di Taiwan per $505 milioni. A ottobre, l’attività turbo Accelleron della società ha iniziato a essere quotata alla borsa svizzera a seguito di uno spin-off.

Lutz Meschke, membro del Consiglio Porsche SE e Chief Financial Officer della fabbrica auto Porsche AG ha dichiarato ottimismo sulla domanda di apparecchiature di ricarica e sulle conseguenti opportunità per ABB E-mobility di partecipare a questa crescita del mercato. L’interesse Porsche in particolare è una eccellente opportunità per l’offerta di colonnine ultra-veloci ad alto valore aggiunto, considerato che l’intera rete globale di concessionarie ed assistenza a medio termine ne sarà provvisto.

Questo potrebbe rivelarsi una iniezione di fiducia e di ordini per il centro di eccellenza per la mobilità elettrica che sorge proprio in Italia. I 16.000 m² che sorgono in Toscana a Terranuova Bracciolini, non lontano dall’Autosole, rappresentano infatti un investimento da $30 milioni inaugurato ufficialmente nel giugno 2022, dopo una ristrutturazione dell’attività manifatturiera preesistente.

Il nuovo sito produttivo, all’avanguardia anche sulla sostenibilità, rappresenta infatti un punto di riferimento per il settore: si completa una stazione di ricarica in corrente continua ogni 20 minuti, grazie alle sette linee di produzione. In Toscana nascono attualmente Terra 54, colonnina DC da 50 kW di grande diffusione, Terra HP, che in configurazione gemellare arriva al picco di 350 kW, e gli HVC Overnight Charging adatti a veicoli commerciali o autobus.

Circa 70 degli oltre 500 dipendenti del polo italiano si dedicano all’implementazione di soluzioni innovative, software e strumenti di gestione del ciclo di vita del prodotto per integrare al meglio le attività di ricerca e sviluppo con la produzione; sono tutti parte di un gruppo più ampio che conta su 350 esperti a livello globale.

Credito foto di apertura: ufficio stampa ABB