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Nel terzo trimestre 2022 per le case tedesche la crescita ha la presa

Per i gruppi BMW, Mercedes-Benz e Volkswagen il copione è stato molto simile: vivaci le vendite di elettriche, limati i totali di consegne in Europa, aiuta la crescita in Cina ed in America

Il più recente gruppo tedesco a presentare i risultati di consegne è stato Volkswagen, che nel terzo trimestre ha presentato un totale di 149.300 veicoli contro i 122.100 dello stesso trimestre 2021, corrispondente a una crescita del 22,3%. Al risultato hanno contribuito con 27.000 esemplari Audi e con 6.200 Porsche.

Sono 115.800 invece gli esemplari da accreditare ai marchi generalisti: la casa di Wolfsburg ne ha immatricolati 91.200, con Skoda e SEAT/Cupra rispettivamente a 14.700 e 9.300. Da notare che gli spagnoli sono quelli cresciuti di più: del 247,9% perché nel terzo trimestre 2021 si erano fermati a 2.700. La crescita di consegne su base annua per Volkswagen è stata del 21,7% e per Skoda solo dell’1,7%.

La situazione di mercato nei primi nove mesi dell’anno ha visto i veicoli del gruppo tedesco al 100% elettrici crescere del 25% rispetto all’anno precedente nonostante le notorie e continue difficoltà della catena della fornitura. Tra 1 gennaio e 20 settembre ne sono stati consegnati ai clienti 366.400: un dato in crescita rispetto ai 293.000 dell’anno precedente. La quota dei BEV sul totale delle consegne è salita al 6,0% nel periodo di riferimento rispetto al 4,2% dello stesso periodo 2021.

Considerando le consegne BEV per regione, 149.300 il totale globale, l’Europa si è confermata al vertice con 83.100 ma rispetto a 81.800 consegne nel terzo trimestre 2021 la crescita è stata minima (1,6%). Bene invece la Cina che è salita a 49.200 esemplari con una crescita su base annua del 70,8%.

Anche quello degli Stati Uniti si è rivelato un mercato in movimento grazie a 12.000 esemplari, un +35,8% che fa ben sperare per il futuro considerando che in questi giorni cominciano le consegne dei SUV elettrici ID4 prodotti in Tennessee che finora dovevano arrivare via nave dall’Europa. Si tratta del primo modello in regola per ottenere gli incentivi di Washington in base alla nuova legge IRA, in attesa di vedere la creazione della gamma del rinato marchio di pickup Scout.

Se guardiamo ai primi tre trimestri sono stati 211.900 i veicoli messi su strada in Europa, il 58% sul totale delle consegne BEV del gruppo), davanti alla Cina con 112.700 unità (il 31% sul totale BEV del gruppo e con una crescita del 139,3%).

Gli Stati Uniti hanno contribuito con l’8% delle consegne BEV totali del Gruppo, dato che corrisponde a 28.900 veicoli. Tra gennaio e settembre la marca Volkswagen ha consegnato ai propri clienti 207.200 elettrici puri (il 57% sul totale del gruppo), seguita da Audi con 77.000 veicoli (21%), Škoda con 36.900 veicoli (10%), Porsche con 25.100 veicoli (7%) e SEAT/Cupra con 17.600 veicoli (5%).

Da Wolfsburg la nota ufficiale indica anche i modelli BEV più venduti nei primi nove mesi del 2022: primo il SUV Volkswagen ID4/ID5 (122.600 unità), davanti a Volkswagen ID3 (45.500), a Skoda Enyaq IV (36.900), Audi E-Tron/Sportback (36.400), Audi Q4 E-Tron/Sportback (29.700), Volkswagen ID6 (27.500), Porsche Taycan/Cross Turismo (25.100) e Cupra Born (17.500).

Un paio di giorni prima erano stati diffusi i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi 2022 per Mercedes-Benz Passenger Cars: la casa sveva ha venduto circa 30.000 veicoli elettrici puri, un totale che equivale a più che raddoppiare il totale dello stesso periodo dell’anno scorso, 14.000 veicoli, corrispondenti a una crescita del 115%; nello stesso periodo la crescita complessiva delle vendite della marca è stata invece del 21%, a 517.800 unità. A questi veicoli vanno aggiunti i risultati della consociata Mercedes-Benz Vans che ha consegnato altri 3.300 veicoli al 100% elettrici tra luglio e settembre.

I circa 30.000 veicoli BEV venduti sono anche in crescita del 28% rispetto al secondo trimestre del 2022. Se si includono le ibride plug-in e i veicoli elettrici di Smart, le vendite nel terzo trimestre sono state pari a 75.900 unità (+23%). Di conseguenza, le vendite di auto elettriche sono cresciute in modo molto più rapido rispetto alle vendite totali del gruppo della stella a tre punte, che sono aumentate del 21% a 517.800 unità rispetto al secondo trimestre.

Il vivace aumento di consegne ha portati i BEV ad una quota sulle vendite totali Mercedes-Benz del 5,8%. Se si aggiungono anche i modelli PHEV e quelli Smart, si può dire che il 14,7% di tutte le nuove vetture che fanno capo a Stoccarda aveva una presa di ricarica nel terzo trimestre 2022.

Dal 1 gennaio al 30 settembre Mercedes-Benz ha venduto globalmente 75.400 BEV, il che corrisponde a un aumento del 126% rispetto allo stesso periodo del 2021 quando si era fermata a 33.400. Settembre ha rappresentato un nuovo record di vendite mensili: 13.100 elettriche pure e se si aggiungono ancora le ibride ricaricabili e le auto elettriche col marchio Smart, le vendite cumulative da gennaio a settembre aumentano a 215.400 unità, con una crescita del 17%.

Le vendite di auto elettriche Mercedes stanno andando particolarmente bene in Europa: da gennaio a settembre, un veicolo Mercedes-Benz su dieci venduto nel Vecchio Continente era elettrico a batteria, annuncia il produttore. L’EQA è stata l’auto elettrica più venduta, avendo raggiunto le 14.900 unità (+29%). In Cina predominano ancora i modelli con motori convenzionali, ma ad agosto è stata lanciata la EQE, che potrebbe avere il potenziale per farsi notare nel suo segmento, anche in versione EQE SUV visibile nella foto.

Curioso anche BMW Group avesse presentato poche ore prima risultati di vendite che hanno visto una crescita quasi identica a quella della storica rivale di Stoccarda: ha infatti venduto nel terzo trimestre 2022 52.306 veicoli completamente elettrici dei due marchi BMW e Mini (+121,6%). Questo comporta che ben il 40,8% del volume totale dell’anno 2022 sia stato venduto solo in questo spettacolare trimestre.

Un dato significativamente più forte rispetto alla prima metà dell’anno, quella in cui maggiormente la carenza di approvvigionamenti e l’invasione russa dell’Ucraina avevano creato una situazione generale di crisi.

Nel primo trimestre il gruppo bavarese aveva raggiunto un totale di 35.289 BEV, nel secondo trimestre di 40.601. Col contributo del terzo trimestre salgono a 128.196 veicoli al 100% elettrici coi marchi BMW e Mini venduti nel 2022, più che raddoppiando le vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (114,8%).

Peraltro considerando tutti i tipi di propulsione BMW è stata leggermente al di sotto del livello dell’anno precedente nel terzo trimestre con 587.795 veicoli venduti, malgrado la forte crescita delle elettriche. Nel trimestre concluso il 30 settembre, l’8,9% di tutti i veicoli del BMW Group venduti erano puramente elettrici.

Secondo i manager di Monaco di Baviera, i maggiori fattori di crescita vanno distribuiti tra IX3, ma anche ai modelli I4 e IX, a cui viene accreditato un portafoglio ordini particolarmente ricco. Purtroppo però BMW non scompone i dati tra i vari modelli. Lo stesso viene indicato per la Mini Cooper SE completamente elettrica, ma anche qui mancano dati sul singolo modello.

Il responsabile della finanza BMW Pieter Nota vede la società sulla buona strada per raddoppiare le vendite di veicoli completamente elettrici per il 2022 rispetto alla base di partenza 2021 di 103.855 esemplari: BMW dovrebbe consegnare 79.514 auto al 100% elettriche entro il 31 dicembre per raggiungere quel risultato, che contribuirebbe all’obiettivo BMW di aver messo su strada oltre due milioni di veicoli completamente elettrici entro il 2025. Se si considera il volume totale invece, per fine 2022 BMW Group si aspetta di raggiungere un livello di vendite leggermente inferiore a quello dell’anno precedente.

Quanto ai mercati divisi per regioni, nel terzo trimestre in Europa si è confermata per questo gruppo la contrazione che ha toccato la maggior parte delle case auto, con un calo complessivo dell’11,1% a 196.178 esemplari, cifra però che è un dato cumulativo e non relativo alle elettriche.

Analogamente a quanto avvenuto come abbiamo visto ad altri gruppi tedeschi come Volkswagen, la crisi europea è stata compensata da espansione in Cina, del 5,7% su base annua, e in America, in crescita del 3,8%, ma per entrambe le regioni il dato è globale per BMW e Mini, inclusi veicoli benzina o diesel.

Le note ufficiali di BMW Group non solo non riportano questi dati o quelli dei modelli singoli, ma nemmeno più separano i modelli ibridi plug-in dai BEV o dalle consegne totali attuali. Poiché a Monaco non si riportano più i PHEV separatamente, non è nemmeno più possibile un confronto coi 215.400 veicoli di Mercedes-Benz Cars o con quelli dell’altra rivale premium Audi.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Mercedes-Benz