DS 3: piccolo lifting e nome accorciato per il SUV elettrico di Stellantis
Il fratello premium di Peugeot 2008 ha però diritto anche a due modifiche importanti sotto la carrozzeria: batteria rivista che spinge l’autonomia combinata a 402 chilometri e nuovo motore elettrico da 156 cavalli
Un altro addio alla denominazione Crossback sta per aver luogo per DS Automobiles: dopo la DS 7 è il SUV compatto a diventare DS 3… e basta. La marca del gruppo euro-americano per apportare questo cambiamento ha approfittato dell’intervento di restyling ed è anche un ritorno alle origini. Non va dimenticato infatti che col suo lancio nel 2019, prendeva il posto di una citycar che si chiamava SP 3.
L’aggiornamento della DS 3 svelato oggi sarà destinato alla sola fabbrica di Poissy, nella regione parigina: in versione elettrica, oppure con motore a combustione interna (benzina o diesel) e anche i motori, tradizionali o elettrici sono stati assemblati in Francia.
La DS 3 Crossback non era riuscita a sfondare, vendendo meno nel suo Segmento B di quanto non fosse riuscita a fare la DS 7 Crossback in quello di propria appartenenza. Perciò ci si meraviglierà poco se per il momento del face-lift riservato al modello più piccolo, e quindi meno redditizio, non sia stato mobilitato un vero e proprio esercito di designer e progettisti.
Per la “nuova” DS3 che sarà visibile al Salone di Parigi dal 18 ottobre i cambiamenti estetici sono di dettaglio, con la forma tormentata dei fari molto riconoscibile non toccata, e quindi ci si è limitati ad esempio a intervenire sull’illuminotecnica che ora è più simile a quella dell’ultima DS 7 davanti e dietro, in attesa della generazione DS 3 del 2026 che, quella sì, ne avrà di novità, nascendo su una nuova piattaforma STLA Small.
Ci sono invece novità “dentro”. Per la prima volta dentro ai 4,12 metri di lunghezza (18 centimetri meno di Peugeot 2008, ugualmente realizzata sulla stessa base CMP) in un modello di questo segmento una elettrica pura Stellantis monterà il nuovo motore elettrico frutto della cooperazione decisa nel 2017 con la giapponese Nidec e prodotto nella fabbrica di Tremery-Metz.
Pertanto su questo SUV compatto come già nel caso della Peugeot E-308 la potenza massima disponibile salirà a 156 CV (115 kW) contro i 136 (100 kW) che sono l’attuale standard. Quanto alla batteria, le celle si devono alla cinese CATL, ma è stata rielaborata ed assemblata in Francia: la capacità sale a 54 kWh (di cui 50,8 kWh è la capacità netta).
Così anche grazie ad alcuni interventi la percorrenza massima disponibile dagli attuali 341 chilometri aumenterà fino a 402 nel ciclo combinato WLTP (12,6 kWh/100 km) e sarà di oltre 500 chilometri nel traffico cittadino. Di serie, il caricabatterie di bordo accetta 100 kW in corrente continua (da 0 a 80% della capacità in 25 minuti) e 11 kW in corrente alternata (da 0 a 100% in 5 ore).
Da non sottovalutare, per la clientela che ha ancora inquietudini a pensare di guidare solo in elettrico, l’arrivo di una variante mild hybrid che riceverà il nuovo cambio elettrificato a doppia frizione, sviluppato in collaborazione con Punch Powertrain che uscirà dalle linee di montaggio di Trémery-Metz.
Ma come è stato recentemente annunciato da Carlos Tavares, farà parte anche delle attività future del complesso torinese di Mirafiori. Questa trasmissione sarà associata alla terza generazione del 1.2 PureTech, che avrà una catena di distribuzione invece di una cinghia e funzionerà in ciclo Miller, con un occhio ai consumi.
L’attuale motore tre cilindri continuerà invece la sua carriera parallela: sulle varianti con cambio meccanico. Ma non sarà più offerto in gamma con declinazione da 155 cavalli, che scomparirà per sempre dopo aver già lasciato la gamma Peugeot 2008 e Citroën C4.
In Italia oggi il listino ufficiale riporta ancora i prezzi di DS 3 Crossback, ma in Francia sono usciti i nuovi, che riportiamo a titolo indicativo: il benzina Pure Tech 100 CV €30.100 e il Pure Tech 130 CV €33.100. Il diesel BlueHDI 130 €34.700 e infine il modello elettrico puro E-Tense 115 kW €41.700.