BUSINESS

7 giorni di novità che trasformano auto e mobilità: 12 – 18 settembre 2022

I protagonisti della settimana: Aptiv, Compass Minerals, Dürr; Evonik, Fortum, Grob-Werke, Honda, Intercable, Koch Industries, Magna, Manz, Volkswagen, Yulu

12 settembre: la startup indiana della mobilità elettrica Yulu raccoglie $82 milioni di nuovi fondi in un round di finanziamento Serie B guidato dal gruppo della fornitura e dell’ingegnerizzazione auto Magna International. Yulu con il denaro fresco ha in programma di aumentare la propria flotta di due ruote elettriche e di elevare il numero di postazioni di ricarica e per la sostituzione rapida delle batterie che ha già raggiunto le 500, basandosi su una tecnologia caratteristica per il settore della micro-mobilità che sembra interessare particolarmente il gruppo canadese. Fondata nel 2017, Yulu Bikes ha già siti operativi a Bangalore, Pune, nell’area metropolitana di Mumbai e a Bhubaneswar. Secondo Research and Markets il mercato globale della tecnologia del battery swap per i veicoli elettrici, che alcune case cinesi come BAIC e NIO stanno mettendo alla prova anche nelle quattro ruote oltre alle due, dovrebbe valere $229 milioni entro la fine di questo anno e salire a $690 milioni tra cinque anni, nel 2027.

13 settembre: il gruppo della fornitura automotive Aptiv conferma che acquisirà una partecipazione di maggioranza in un’unità dell’italiana Intercable per un esborso di €595 milioni. La divisione interessata, che farà capo al settore Signal & Power Solutions di Aptiv ed ha già tra i propri clienti nei veicoli elettrici Tesla e General Motors, produce barre bus, ovvero barre solide realizzate in metalli quali rame o alluminio con cui portare la corrente, e che permettono di sostituire i sistemi di cablaggio a 12 volt con dispositivi dalla tensione molto più elevata. L’accordo di Aptiv per Intercable Automotive dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno, dopodiché la società opererà come una business unit a sé stante.

13 settembre: Honda smentisce le indiscrezioni di stampa riguardo alla separazione delle attività a due ruote dal gruppo principale e presenta un riepilogo dei piani futuri. Prevede il lancio di almeno dieci modelli elettrici a due ruote globalmente entro il 2025: moto, ciclomotori e biciclette elettriche. La divisione moto di Honda punta a una piattaforma che includa batteria con elettroliti solid state, elettronica di potenza e motore elettrico e sta inoltre spingendo sulla tecnologia popolare in Asia che prevede il cambio rapido della batteria. In effetti Honda è stata co-fondatrice del Swappable Batteries Motorcycle Consortium per l’Europa mentre in Giappone insieme ai rivali Yamaha, Kawasaki e Suzuki ha unito le forze con la compagnia petrolifera Eneos per sviluppare uno standard di sostituzione della batteria nella joint venture Gachaco. Tra 2024 e 2025, in arrivo due moto elettriche per clienti privati: potrebbero consentire sia batteria permanente che battery swap. Il mercato dei pendolari sarà di grande importanza: la casa vuol proporre loro cinque modelli compatti e abbordabili per Asia, Europa, Giappone e Cina, veicoli con velocità massima fino a 25 km/h, oppure fino a 50 km/h. Inoltre sono in fase di sviluppo anche tre moto per il tempo libero che saranno lanciate in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa. Entro i prossimi cinque anni, le vendite annuali di questi modelli puntano a un milione di esemplari e dal 2030 a 3,5 milioni di unità.

13 settembre: nel gruppo Volkswagen sono ufficiali cambiamenti operativi dal prossimo 1 ottobre. Il più importante riguarda Thomas Ulbrich, che diventerà membro del board responsabile della neo-creata divisione New Mobility, che unisce l’esperienza della serie e del software del settore veicoli passeggeri del gruppo di Wolfsburg. Kai Grünitz, in precedenza responsabile dello sviluppo dei Veicoli commerciali, succederà ad Ulbrich come membro del Consiglio di Amministrazione responsabile dello sviluppo tecnico. È un bel passo avanti per un manager molto stimato, ma che in passato sembrava perfino dovesse lasciare l’azienda: per scontri coi vertici uscenti, quando in qualità di Chief Technology Officer doveva tenere a galla i lanci della produzione di ID3 ed ID4 a tratti “azzoppati” da vistosi problemi ai software di quella che poi è diventata la divisione Cariad. Ora quindi saranno proprio assegnate alla divisione New Mobility le due piattaforme dei modelli al 100% elettrici: l’attuale G4 (ovvero i modelli MEB) e la G3 che comprende tutti i modelli che saranno basati in futuro sulla nuova piattaforma SSP altamente scalabile a livello di Gruppo. Ma la divisione raggruppa anche l’esperienza software del marchio e quindi oltre a collaborare strettamente con Cariad, Ulbrich è stato anche eletto nel Consiglio di Sorveglianza dell’unità software, secondo la nota “al fine di rafforzare ulteriormente la cooperazione”, ovvero per pungolarla e tenerne strette le redini.

14 settembre: il gruppo energetico finlandese Fortum ha fondato in Germania Fortum Batterie Recycling GmbH per avviare un riciclo sicuro e sostenibile delle batterie dei veicoli elettrici nell’Europa centrale. Il nuovo centro, che riciclerà le batterie agli ioni di litio dopo la fine del loro ciclo di vita e i rifiuti derivanti dalla produzione di celle, dovrebbe iniziare le operazioni nel polo industriale di Kirchardt, Baden-Württemberg, entro la fine del 2022. Kirchardt, non lontano da Neckarsulm sede di una fabbrica Audi, è già conosciuto nel mondo delle batterie, sempre sulla “lunghezza d’onda” finlandese: lì il gruppo della fornitura Valmet Automotive ha allestito un impianto di assemblaggio di batterie sul sito di un ex-impianto di stampa. Fortum non localizzerà a Kirchardt la lavorazione della cosiddetta massa nera, che sarà elaborata presso l’impianto di riciclo idro-metallurgico ad Harjavalta, in Finlandia. A Kirchardt si provvederà a lavorare batterie in disuso o scarti di produzione estraendo la stessa massa nera da cui le materie prime saranno poi recuperate in Finlandia.

14 settembre: Koch Minerals & Trading, una società sussidiaria di Koch Industries, Inc. sta effettuando un investimento di $252 milioni in Compass Minerals, acquisendo 6.830.700 azioni ordinarie al prezzo di $36,87 per azione e salendo a circa il 17% delle azioni ordinarie in circolazione. KM&T avrà la possibilità di nominare altri due membri del consiglio di amministrazione di Compass Minerals, fornitore globale di minerali critici per le batterie per supportare il lancio del suo progetto sul carbonato di litio da 2,4 mMT nello Utah. Si prevede che circa $200 milioni saranno dedicati al finanziamento richiesto fino all’anno 2024 per la creazione su scala commerciale di un sito di estrazione diretta del litio (DLE) e dell’impianto di conversione del litio presso l’impianto di evaporazione solare di Ogden, nello Utah. Compass Minerals, che ha già un contratto firmato con Ford, ha appena selezionato EnergySource Minerals come fornitore di tecnologia DLE dopo tre anni di test approfonditi su varie alternative proposte. Nei test-pilota fino ad oggi, la tecnologia di adsorbimento ILiAD, proprietaria di ESM, si è dimostrata efficace nell’elaborazione della risorsa di salamoia di Compass Minerals in quattro categorie di valutazione chiave: recupero del litio; rigetto di magnesio; impatto ambientale ridotto al minimo; e prontezza commerciale.

15 settembre: i gruppi tedeschi dell’ingegnerizzazione e della fornitura Manz, Grob-Werke e Dürr hanno avviato una cooperazione per l’acquisizione e l’elaborazione congiunta di progetti per l’equipaggiamento di fabbriche di batterie complete all’insegna del made in Europe. Secondo un comunicato stampa distribuito da Manz, azienda attiva anche in Italia con una propria sede, l’obiettivo dichiarato è quello di sfruttare il potenziale di crescita del business con la tecnologia di produzione di batterie agli ioni di litio, in particolare nel campo della mobilità elettrica, e di coprire l’intera catena del valore. Nell’ambito della partnership, queste aziende della Germania stanno puntano ad affermarsi congiuntamente come fornitore europeo di sistemi di produzione di batterie e di offrire ai clienti una alternativa ai fornitori finora per lo più provenienti dall’Asia. Manz sviluppa tecnologie innovative per le batterie e i relativi processi di produzione per il proprio azionista Daimler Truck, mentre Grob-Werke è già attiva nella produzione di batterie, ma i suoi impianti di produzione sono utilizzati anche in altre aree di mobilità sostenibile. E il produttore di impianti Dürr è ben noto nell’industria automobilistica coi suoi impianti, oltre ad avere esperienza nel campo della produzione di elettrodi e in ulteriori fasi di produzione nell’assemblaggio di celle e moduli.

15 settembre: il gruppo dei prodotti chimici Evonik ha progetti per rendere il riciclo del litio contenuto nelle celle che spingono i veicoli elettrici più facile, economico e sostenibile, con un processo a membrana ceramica sviluppato a questo scopo. Secondo l’azienda tedesca il processo è già in fase di test in laboratorio su scala di prova e alla fine del processo, l’idrossido di litio ad alta purezza sarà adatto per la produzione di nuovo idrossido di litio adeguato alle specifiche di batterie per uso veicolare. Il punto di partenza sarà la massa nera che miscela materiali attivi catodici come il cobalto e il nichel che sono estratti durante la lavorazione idro-metallurgica producendo un liquido di lisciviazione contenente litio. È qui che entra in gioco la membrana selettiva agli ioni di litio sviluppata da Evonik: dal lato con il liquido di riciclo e un anodo caricato positivamente, consente solo ai cationi di litio caricati positivamente di passare dall’altra parte col catodo caricato negativamente. Lì, gli ioni di litio formano idrossido di litio secondo Evonik con un livello di purezza di quasi il 100%. Nelle città tedesche di Hanau e Marl, Evonik sta ora lavorando per trasferire il processo dal laboratorio a una scala più ampia. Gli esperti di riciclo sono fiduciosi che avranno sviluppato il processo di membrana ceramica per la commercializzazione in un periodo compreso tra tre e cinque anni. Quest’anno, il progetto del prototipo sarà testato con partner esterni, i moduli-pilota saranno creati nel 2023 e poi i primi moduli su larga scala nel 2024.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Honda Italia