TRASPORTI

Nella gamma 2030 del gruppo Daimler solo autobus urbani elettrici

Come per i veicoli commerciali, anche la divisione autobus con la stella a tre punte vuole convertire completamente la sua offerta in azionamenti a zero emissioni; in futuro non saranno effettuati ulteriori investimenti nel diesel

La divisione specializzata di Daimler Truck convertirà completamente la sua gamma di autobus urbani alla propulsione elettrica entro la fine del decennio: pertanto non sta più investendo nell’evoluzione dei motori diesel.

“Al più tardi dal 2030, offriremo solo nuovi veicoli a zero emissioni di CO2 nel segmento degli autobus urbani in Europa e non investiremo più nello standard Euro 7”, così ha confermato il futuro della gamma oggi il responsabile di settore Till Oberwörder in un intervento ai Daimler Buses eMobility Days.

Nell’offerta Daimler l’ECitaro al 100% elettrico è presente dal 2018: da allora ha consegnato oltre 600 esemplari alla clientela. In Germania, il produttore è leader di mercato con una quota del 45% su un totale ancora limitato di autobus urbani elettrici. Poiché sono ancora circa due volte più costosi di quelli con motori diesel, beneficiano di sussidi statali sul mercato nazionale e nell’Unione Europea.

Ad esempio nel primo mercato d’Europa, appunto quello di casa per Daimler, entro il 2024, il governo federale contribuirà con un totale di €1,25 miliardi all’acquisto di autobus elettrici e allo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica, come ha confermato il ministro federale dei trasporti Volker Wissing. Entro il 2030, un autobus urbano su due dovrebbe essere elettrico.

Secondo i dati della motorizzazione federale KBA, solo l’1% della flotta esistente era più amichevole per il cambiamento climatico nell’anno 2020. Per le nuove immatricolazioni, la quota attuale spazia in una forchetta tra il 10% e il 12%, ha detto Oberwörder, che ha poi commentato che l’esecutivo si aspetta entro il 2025 che salga tra il 30% e il 40%.

Come il principale segmento di business dei camion, la divisione autobus intende convertire del tutto la propria offerta su propulsione a zero emissioni locali entro il 2039 e, oltre alla batteria per brevi distanze, si affida all’azionamento a idrogeno per le lunghe distanze visto che, al contrario di rivali come Traton, Daimler intende insistere sulle fuel cell.

Più lunghe sono le distanze da percorrere in una volta sola, più lunga è la trasformazione: dopo gli autobus urbani come primo prodotto, seguiranno gli autobus interurbani dal 2025 e i pullman, che oggi percorrono fino a 1.000 chilometri con un solo serbatoio di carburante, nel 2030.

In Europa, l’elettrificazione dovrebbe andare più veloce che in altri mercati. La pandemia col completo collasso dei viaggi in autobus aveva colpito duramente il settore negli ultimi due anni. Le vendite annuali di Daimler Buses ammontavano a poco meno di 19.000 unità ciascuna, rispetto alle 33.000 unità dell’anno pre-crisi 2019.

Con un fatturato di €3,2 miliardi, la divisione autobus che appartiene alla azienda da poco separata da Mercedes-Benz Group, ha registrato una perdita operativa di €77 milioni; per l’anno in corso, punta a vendite comprese tra 20.000 e 25.000 esemplari.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Daimler Truck