Il «best seller» Kuga Plug-In Hybrid è sempre più carico
La “Model 3 delle ibride ricaricabili” nelle vendite europee, secondo i dati raccolti ed analizzati da Ford, si rivela anche un best seller quanto a gradimento della componente elettrica della propulsione nei gusti della clientela
Ford può festeggiare per la sua Kuga Plug-In Hybrid il ruolo di veicolo ibrido ricaricabile più venduto in Europa nel 2021, secondo i dati di EV-Volumes: 46.448 gli esemplari consegnati, che ne fanno l’equivalente tra i PHEV di Tesla Model 3, il veicolo BEV più venduto dello scorso anno nel Vecchio Continente.
Ma nella sua ultima nota Ford ha preferito attirare l’attenzione sui dati raccolti, che indicano come i conducenti di questo modello ibrido plug-in hanno potenzialmente risparmiato in un anno le emissioni di CO2 equivalenti ad un viaggio di andata e ritorno da Londra a Buenos Aires.
Il successo di mercato del Kuga Plug-In Hybrid in Europa si colloca in una fetta di vendite di veicoli ibridi plug-in e al 100% elettrici che ha complessivamente rappresentato il 19% di tutti i nuovi veicoli venduti nel 2021, e con la quota delle elettriche pure al 10%, secondo i dati Jato Dynamics.
La quota dei diesel è stata quindi avvicinata, considerato che secondo le cifre della stessa società di consulenza nel 2021 erano al 21,7%. Ford fa presente che più della metà di tutti le Kuga vendute nel 2021 erano ibride plug-in oppure full hybrid.
L’analisi dei dati anonimizzati relativi ai modelli dei clienti Kuga Plug-In Hybrid in tutta Europa, ha mostrato che la distanza media annua percorsa è stata di poco superiore ai 10.000 chilometri. Sulla base dei dati sulle emissioni complessive con standard WLTP, Kuga Plug-In Hybrid avrebbe emesso circa 1.110 chilogrammi di gas clima-alteranti in meno rispetto a quanto avrebbe fatto sulla stessa distanza un modello a benzina EcoBoost Kuga con propulsore da 1,5 litri.
I dati hanno anche rivelato la preferenza dei conducenti di Kuga Plug-In Hybrid per mantenere il proprio veicolo carico piuttosto che lasciare le celle sprovviste di energia come le cronache tendevano invece a riferire solo pochi anni fa: quasi la metà di tutti gli eventi di ricarica si verificano durante la notte.
Su 5,7 milioni di eventi di ricarica registrati negli ultimi 12 mesi di dati, il 46% si è verificato durante la notte, con la durata della ricarica più frequente di 12 o più ore durante la notte. Oltre a consentire ai proprietari di beneficiare di tariffe elettriche più convenienti, la popolarità della ricarica notturna suggerisce che i clienti stanno adottando comportamenti simili a quando caricano smartphone e altri dispositivi dell’elettronica di consumo inseritisi nella vita di tutti i giorni.
Le informazioni Ford sulle abitudini non sono solo una curiosità, sono anche un segnale che il trauma del richiamo del 2020 sulle celle delle batterie è stato superato e che la clientela non è più intimorita dall’effettuare attività a cui non procederebbe se i timori di incendi e problemi fossero ancora dominanti.
Si sono rivelate popolari anche le ricariche diurne brevi da una a due ore: la casa di Dearborn prevede che la frequenza degli eventi di ricarica da parte dei conducenti di PHEV aumenterà ulteriormente man mano che le infrastrutture di ricarica si espanderanno rendendo più facile e comode servirsene invece di passare alla propulsione convenzionale.
La Kuga in versione ibrida ricaricabile come noto è omologata con un’autonomia complessiva completamente elettrica di 57-65 chilometri con ciclo WLTP, valori che ovviamente migliorano in uso esclusivamente urbano fino a un range compreso tra 71 e 89 chilometri WLTP, offrendo ai conducenti la possibilità di effettuare frequenti tragitti spinti dalla sola alimentazione elettrica.
Nel dettaglio la nota della casa americana indica anche che i clienti ogni 100 giorni di guida procedono in media a 71 sessioni di ricarica, che il più delle volte avvengono nei giorni in cui utilizzano il loro veicolo. Inoltre, lo stato di carica medio durante la sessione si è rivelato essere del 30%, suggerendo che gli automobilisti guidano raramente fino a quando la batteria non si esaurisce e cercano invece di tenere le celle cariche per massimizzare l’autonomia di guida elettrica.
Il driving range sfruttato sulle Kuga Plug-In Hybrid è cresciuto in modo prevedibile nel corso dell’anno, con la distanza media percorsa al giorno e il numero di viaggi superiori a 100 chilometri che hanno raggiunto il loro apice durante i mesi estivi, confermando la prevalenza di viaggi lunghi con impiego ibrido benzina-elettrico del modello per le vacanze e le attività all’aperto.