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Dal «concept» Precept spunta la Polestar 5

Una delle star mancate dell’ultimo Salone Auto di Ginevra chiuso dalla pandemia, nel 2024 diventerà una vera GT elettrica a quattro porte, il quinto modello della marca di Geely e Volvo

Quando lo ha svelato non c’erano molti dubbi che l’apprezzato concept Precept sarebbe diventato in futuro un’auto regolarmente in vendita; adesso gli hanno attribuito un nome, Polestar 5, e contemporaneamente la casa controllata da Geely e Volvo Cars gli ha dato un obiettivo per l’entrata in produzione: il 2024.

La società ha rivelato per la prima volta il Precept in forma concettuale a febbraio, con intenzioni sportive, un software basato su Android e interni farciti di materiali sostenibili. Questa settimana Polestar (che ha recentemente annunciato l’intenzione di quotarsi attraverso la fusione inversa con una società-veicolo, a Wall Street meglio nota come SPAC, Gores Guggenheim, Inc.) ha pubblicato un video in cui è possibile dare un’occhiata più da vicino al nuovo modello al 100% elettrico.

Finora nella gamma come noto ci sono solo due veicoli: la coupé sportiva ibrida ricaricabile ad ampia autonomia Polestar 1 e la fastback al 100% elettrica Polestar 2. Polestar 3, il primo crossover elettrico della casa, dovrebbe essere presentato entro la fine di quest’anno. Anche il quarto veicolo dovrebbe essere un SUV elettrico.

Invece la Polestar 5 sarà una berlina a quattro porte ma con la parte posteriore che tende a scivolare via come in un coupé. In effetti la nota ufficiale della società la definisce una GT a 4 porte ad alte prestazioni elettriche, il che pare confermare che questa marca premium intende misurarsi anche in questa fascia con altri veicoli elettrici luxury, come la Tesla Model S, la Mercedes-Benz EQS, l’Audi E-tron GT e la Lucid Air.

Forse perché l’annuncio anticipa un roadshow con gli investitori in programma a inizio dicembre piuttosto che un Salone Auto, Polestar non accompagna alle immagini e alla conferma del nome del modello una lista di specifiche tecniche,a cominciare dalla capacità della batteria, autonomia e configurazione del motore. Il Polestar 2 sfoggia un pacco batterie da 78kWh, che consente 470 chilometri di autonomia ed eroga 408 cavalli: la Polestar 5 sicuramente si collocherà un po’ più in alto.

Quando è stata presentata per la prima volta in forma di concept, l’azienda ha sottolineato l’impegno ambientale di Precept (Polestar punta a produrre un’auto zero carbon entro il 2030): i pannelli interni e gli schienali dei sedili sono realizzati con compositi a base di lino; i sedili sono stati lavorati in 3D da bottiglie in PET riciclate; nella selleria e nei poggiatesta c’era vinile di sughero riciclato; e i tappeti rinascevano da reti da pesca recuperate.

Polestar ha anche suggerito una più profonda integrazione di Android Auto, il sistema di infotainment nativo di Google, nel Precept. La berlina riconoscerà il guidatore mentre si avvicina all’auto e preparerà automaticamente le sue applicazioni e impostazioni preferite. Il Google Assistant riconoscerà più lingue, inclusi accenti locali, e sarebbe in grado di sostenere conversazioni più spontanee. Polestar immagina anche che lo streaming video possa diventare una componente più importante dell’esperienza in auto, mentre si è parcheggiati o durante la ricarica, si spera.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Polestar