AUTOMAZIONE

Col DreamDrive, Lucid sarà la prima auto col LiDAR in America

La spina nel fianco della casa di Elon Musk ha presentato un sistema ADAS che non parla di auto che si guidano da sole, ma in futuro punterà al Livello 3 della tassonomia SAE

Ormai iniziata nelle scorse settimane la produzione delle versioni luxury più esclusive della Air, Lucid Motors ha tempo di soffermarsi sulle sue qualità tecnologiche, che non sono soltanto quelle relative all’autonomia da record che dopo la certificazione dell’agenzia EPA le ha assicurato il primato di settore, sopravanzando i migliori modelli della tradizionale leader Tesla.

Sulla Lucid Air la casa californiana (ma la cui manifattura nasce in Arizona a Casa Grande) intende evidenziare anche le caratteristiche dei propri sistemi di assistenza alla guida. Fin dall’inizio ormai lontano della gestazione della Air, questo modello e quelli futuri sono stati indicati come in grado di fornire al guidatore elevati supporti di assistenza e di sicurezza.

Se Tesla e altre case auto hanno inserito nei nomi dei dispositivi che sollevano il guidatore da incombenze riferimenti ad elevata autonomia da veicolo self-driving, Lucid ha preferito restare sul vago chiamando il proprio DreamDrive.

Sarà disponibile in due versioni: standard e Pro. Con l’una e con l’altra i clienti potranno contare su 14 telecamere che lavorano in luce visibile, 4 con visione surround, cinque radar e una batteria di sensori ad ultrasuoni.

Ma per avere a bordo anche il LiDAR (il dispositivo basato sugli impulsi laser che su un’ammiraglia ha debuttato sulla penultima generazione di Audi A8), sarà necessario ordinare la Air Dream Edition o la Grand Touring, che dispensano al cliente Lucid la versione DreamDrive Pro e tutto il potenziale ad essa collegato. La Air sarà la prima auto commercializzata in America a disporne e ad averlo attivo.

Ogni Air disporrà di sistemi come l’Highway Assist (con cruise control adattivo e centraggio della corsia di marcia), Traffic Jam Assist (che mantiene la corsia a basse velocità), sistema di monitoraggio del traffico agli incroci e Auto Park (in grado di gestire sia parcheggi paralleli che perpendicolari).

La combinazione di camera ad infrarossi e di sensori per le mani sul volante daranno ai sistemi di bordo un quadro istantaneo delle posizioni di testa, occhi e mani del guidatore per capirne la concentrazione sul percorso. In casi di stanchezza o malore DreamDrive sarà in grado di portare il veicolo in area di sicurezza accendere le luci di emergenza e aprire le porte per consentire eventuali soccorsi.

Con la versione DreamDrive Pro Lucid assicurerà ulteriori prestazioni, come unHighway Pilot che consentirà al cliente di stare al volante senza tenervi le mani appoggiate in tutte le situazioni in cui i sistemi e i software di bordo ritengono assolti i requisiti di sicurezza.

La clientela Lucid, in altre parole, con questa versione avrà accesso a viaggi che da tempo sono familiari ai clienti delle Cadillac che avevano a bordo il Super Cruise o che stanno per esserlo per proprietari di Tesla che hanno pagato per l’Autopilot FSD. Proprio come le vetture di Elon Musk le Air riceveranno aggiornamenti all’Highway Assist e agli altri dispositivi via etere.

Il pieno potenziale di un LiDAR dalla tecnologia e dai costi competitivi può non essere ancora ai massimi (e comunque Tesla ne fa del tutto a meno come noto, così come del radar), ma Lucid non sembra avere la stessa fretta che in questo settore hanno Elon Musk e la maggior parte degli ambiziosi player cinesi.

Piuttosto che dimostrarsi all’avanguardia nella guida autonoma, Lucid sembra preferire l’approccio delle numerose case che posizionano i propri sistemi, come appunto il DreamDrive, quali evoluzioni sofisticate e di maggior potenziale degli ormai familiari apparati ADAS. E tuttavia il traguardo sarà quello del Livello 3: non a caso la casa di Newark fa riferimento a guida autonoma condizionale, come avviene nella tassonomia SAE.

Credito immagine di apertura: sito web Lucid Motors