INFRASTRUTTURA

Nella seconda metà dell’anno via agli «Hub» di ricarica Audi

La casa di Ingolstadt appronta un progetto-pilota per offrire punti di appoggio per la ricarica HPC ad alta potenza realizzati come lounge e senza pesare troppo sulla rete elettrica, grazie ad accumulo second life

Per diverso tempo specialmente sulla stampa tedesca si sono rincorse le voci che per quanto riguarda la ricarica ultra-veloce Porsche ed Audi (sebbene aderenti alla rete di ricarica ultra-veloce europea Ionity) avessero in mente qualcosa di diverso per la propria clientela da marchi premium.

Adesso a Ingolstadt hanno deciso di svelare qualcosa di più dei piani che hanno in mente. Nella seconda metà del 2021 Audi prevede di varare i primi progetti-pilota di siti di ricarica ultra-veloce, o HPC che dir si voglia, per offrire punti di appoggio comodi e poco affollati.

Al contrario di quanto comincia ad avvenire in alcuni siti più popolari di colonnine ultra-fast in Nord Europa, dove già cominciano a spuntare postazioni con oltre una ventina di super-colonnine, come il più grande d’Europa che nascerà ad Oxford, tra partner come Tesla, i francesi di EDF ed olandesi di Fastned.

Gli hub di ricarica Audi avranno sei postazioni prenotabili con potenze fino a 300 kW ciascuno, una dimensione che non richiede troppe colonnine HPC ancora molto costose, e richiede una superficie relativamente piccola. In pratica ci saranno degli spazi predefiniti con un concetto modulare: al piano terra le colonnine, a quello superiore una lounge in cui trascorrere 10 minuti o il quarto d’ora necessario a riempire di energia le celle della propria vettura o SUV.

Un altro aspetto che Audi ha confermato è che questi hub per la ricarica eviteranno l’allacciamento a grandi reti elettriche ad alta potenza: si affideranno allo stoccaggio, con batterie buffer che accumuleranno fino a circa 2,45 MWh di capacità ricaricandosi soprattutto di notte o comunque in orari favorevoli.

Quanto all’alimentazione, non mancherà la garanzia di avere energia prodotta tramite rinnovabili, una piccola parte della quale potrà essere in autoconsumo, visto che saranno installati pannelli fotovoltaici proprio nell’area delle postazioni.

E quanto all’aspetto green dei prossimi hub Audi per la ricarica, la casa dei quattro anelli intende fare di questi siti destinazioni ideali per il riuso di celle provenienti da veicoli elettrici, considerato che per l’attività di buffer e accumulo l’efficienza di batterie dismesse sarà più che adeguata.

Solo al termine di una second life in questi impianti di accumulo, probabilmente lunga, le celle verranno avviate allo smontaggio e riuso in centri di riciclo per il recupero dei preziosi materiali attivi e dei collettori di corrente.

Almeno inizialmente le lounge del programma-pilota Audi in Germania saranno prenotabili anche da parte di automobilisti che non dispongono di auto di Ingolstadt, senz’altro una formula che mira ad attirare con un programma-simpatia una clientela che comunque sia potenziale obiettivo, vuoi per le prestazioni della rete di ricarica che punterà ad essere un vantaggio sulla concorrenza, vuoi per il concetto sostenibile e pratico che punterà ad interessare chi più a cuore la sostenibilità nel prodotto utilizzato per la mobilità individuale o familiare.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Audi AG