BUSINESS

7 giorni di business che cambiano la mobilità: 26 aprile – 2 maggio 2021

Il briefing della settimana: i nuovi accordi, investimenti e operazioni con protagonisti Airbus, Designwerk Technologies, Italdesign, Johnson Matthey, Level 5, Luminar, Stena Recycling, Toyota, Volvo Group, Williams Advanced Engineering, Woven Planet

26 aprile: Volvo Group firma un accordo con la svizzera Designwerk Technologies AG rilevandone una quota del 60%. Si tratta di una società di engineering che sviluppa e vende prodotti e servizi di elettromobilità, specialmente in mercati e a clienti di nicchia e la società scandinava dei camion ed autobus la ritiene un ottimo complemento alle attuali sue capacità. Designwerk Technologies tra l’altro propone già camion elettrici su misura delle richieste della clientela attraverso il proprio brand Futuricum, nonché caricatori mobili a ricarica rapida e sistemi di batterie ad alto voltaggio. L’azienda elvetica continuerà ad operare come una divisione separata, e la transazione che sarà completata nelle prossime settimane lascerà gli attuali vertici a dirigerne le sorti.

26 aprile: il produttore di sensori laser americano Luminar ha reso pubblico un nuovo partenariato con Airbus UpNext, divisione del colosso europeo dell’aerospaziale, mirante ad accertare le possibilità di applicazione dei LiDAR in particolare relativamente a visione tridimensionale per le possibilità di incrementare le capacità di volo ad elevata automazione. Finora il potenziale di percezione e raccolta dati della startup californiana era stato applicato quasi esclusivamente al settore automotive, con collaborazioni ormai arrivate a stado avanzato con gruppi come Volvo Cars, Daimler e SAIC Motor, ma il settore dell’aviazione sembra particolarmente vicino come potenziale applicativo, specie per sorvegliare e monitorare situazioni critiche come decollo ed atterraggio, finora la fase del volo a maggior contributo umano, ma che in futuro potrebbero appoggiarsi maggiormente a sensori e software dalle capacità sempre più ampie. Airbus UpNext integrerà i LiDAR di Luminar nella piattaforma dimostrativa Vertex, che inizierà a dispiegarne gli effetti nell’elicottero Flightlab.

27 aprile: Woven Planet, la divisione di ricerca avanzata Toyota, comprerà Level 5, un reparto creato e dedicato dal gruppo del ride hailing con l’intenzione di occuparsi di quello che occorre a mettere concretamente in strada robotaxi, per $550 milioni. Con l’acquisizione la società per quanto riguarda il settore della guida autonoma avanzata ha all’attivo un organico di 1.200 persone e con uffici a Tokyo, Londra e Palo Alto. In effetti come ha precisato la nota ufficiale Toyota, la divisione Woven Planet sarà costituita da proprio staff e da qullo proveniente dall’azienda venduta da Lyft, ma anche da personale del californiano Toyota Research Institute, che alla guida autonoma si dedicava già prima che il gruppo giapponese decidesse di aprire Woven Planet. Il “bottino” più prezioso di Level 5? Probabilmente, visto l’origine dal mondo dei taxi privati, i dati e i parametri della gestione di grandi flotte nel traffico urbano.

28 aprile: Williams Advanced Engineering, da tempo attiva nelle tecnologie dell’elettrificazione, presenta una nuova collaborazione con la nostra Italdesign che è sfociata in un pacchetto tecnologico ad alte prestazioni dedicato a case che intendano produrre vetture di fascia alta a zero emissioni locali. La piattaforma modulare EXV (che si potrebbe considerare come un pianale open source di nicchia per auto elettriche sportive e con sistema ad 800V rivale di quelli MEB, SEA o E-GMP con cui vari gruppi generalisti puntano ad alti volumi) potrà essere utilizzata per dare vita ad una gamma completa di modelli, spaziando da berline a crossover, senza scordare coupé e cabriolet. L’azienda italiana divisione del gruppo Volkswagen ha curato lo sviluppo dello stile, della user experience e dell’industrializzazione del progetto (per batch fino a 500 unità la produzione potrà avvenire a Torino), predisposto per gestire potenze fino a 1.360 cavalli con schema a trazione posteriore o integrale. Le batterie ad alta capacità sono alloggiate con funzione strutturale, una reinterpretazione ad alte prestazioni dello schema pubblicizzato dalle case cinesi con concetti come cell-to-pack e Blade Battery e con eredità delle competizioni familiari a Grove, con una monoscocca in carbonio disegnata intorno alle celle per contenere il peso e aumentare la rigidità torsionale, semplificando al contempo il processo produttivo.

29 aprile: il gruppo chimico Johnson Matthey ha stretto un accordo con Stena Recycling che prevede la collaborazione finalizzata al riciclo dei materiali di celle agli ioni di litio provenienti da pacchi veicolari e non solo, anche se il fatto che la quantità di batterie utilizzate da veicoli nella prossima decade si prevede possa passare dai 260 GWh del 2020 a 2.500 GWh nel 2032, rendendolo pertanto un settore determinante, come conferma la nota stampa comune diffusa. Dalle celle esauste il partenariato anglo-scandinavo prevede di recuperare anzitutto litio, nichel e cobalto dai catodi, contribuendo quindi a ridurre l’impronta sulle emissioni dei veicoli, come misurata nel loro ciclo di vita completo (per gli addetti ai lavori: LCA, Life Cycle Assessment). Stena Recycling dispone attualmente di 173 siti in sette paesi del Nord Europa, e ricicla già oltre sei milioni di tonnellate di materiali l’anno, inclusi 240.000 veicoli giunti a fine vita utile.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Williams Advanced Engineering via Newspress UK