BATTERIE

Al Battery Day della Model Y si parlerà in coreano

Il boom della produzione della casa di Elon Musk non può aspettare gli effetti dei progetti sulle future celle Tesla 4680: a festeggiare, anzitutto, sarebbe LG Chem

Elon Musk intende fare della Gigafactory in costruzione in Brandeburgo la più grande del mondo: 100 GWh di capacità di batterie per cominciare. Poi il doppio. O anche più del doppio, considerando l’avvenire luminoso delle prodigiose celle tabless 4680 promesse al Battery Day. Insomma una epifania del concetto di integrazione verticale nel mondo automotive che piacerebbe anche a Henry Ford.

Ma nel frattempo si vedono dei possibili granelli di sabbia nell’ingranaggio: in Germania a qualcuno (verdi e ambientalisti locali, ma non solo loro) il progetto non va giù. Così le alternative diventano più evidenti e si riaprono ai fornitori quelle porte che Musk vorrebbe chiudere quanto prima.

Fornitore nel caso Tesla vuol dire anzitutto Panasonic in America e LG Chem per la Gigafactory di Lingang, anche se vicino a Shanghai c’è anche un partenariato con la cinese CATL, soprattutto per le batterie LFP economiche e prive di cobalto. Oggi la solitamente affidabile agenzia Reuters rivela che i coreani intendono raddoppiare la capacità di produzione in Cina per le batterie ad alta densità di energia con elettrodi NCM per stare dietro ai piani locali e non solo dell’azienda californiana.

Tesla si è fissata un obiettivo di 550.000 elettriche prodotte in Cina per il 2021, rispetto alle 250.000 che sono il traguardo dei primi dodici mesi: 300.000 saranno le Model 3 ormai destinate anche all’esportazione in Asia ed Europa, le restanti Model Y a cui l’invadente e onnipresente ministero dell’Industria e dell’Informatica ha dato il benestare per la commercializzazione.

A quelle Model 3 e Model Y LG Chem fornirà principalmente celle cilindriche per le versioni Long range, ovvero a maggiore autonomia. Secondo la Reuters nelle prime fasi sarà il solo fornitore per le Model Y.

Un pacco batterie ospita 4.416 celle cilindriche tipo 21700: a Nanchino l’adeguamento della fabbrica con 8 GWh di capacità aggiuntiva che richiederà un investimento di $500 milioni metterà a disposizione di Tesla 17 linee in totale, abbastanza per 323.000 veicoli l’anno.

Le necessità Tesla si dovrebbero riflettere con ulteriori miglioramenti dei conti della divisione batterie del gruppo coreano che solo due mesi fa prevedeva di portare a 60 GWh la propria capacità globale, che da tempo hanno iniziato a beneficiare del boom del gradimento di Model 3. Ma le dimensioni dell’espansione alle porte lasciano capire che anche CATL, e probabilmente Panasonic, inizialmente non previsto come fornitore per la Cina, avranno il loro spazio.

Una accelerazione che lascerà spazio anche in Europa, dove fino alla messa a regime della factory Tesla di Grünheide sarebbe proprio LG Chem chiamata a fornire le celle necessarie ad equipaggiare le prime Model Y prodotte in Europa.

Credito foto di apertura: sito web Tesla