AUTO

Polestar prepara una nuova casa per la prossima Precept

La divisione di modelli elettrici premium del gruppo Zhejiang Geely avrebbe deciso per una nuova fabbrica da 30.000 pezzi l’anno nella metropoli di Chongqing

Il gradimento della produzione iniziale Polestar, malgrado un richiamo che ha seguito di poche settimane le prime consegne, appare sufficientemente forte da far decidere ai manager della divisione di modelli elettrici premium appartenente a Geely di procedere con l’apertura di una nuova fabbrica, ha rivelato stamattina l’agenzia di stampa Reuters.

Zhejiang Geely Holding Group Co Ltd. ha in programma di aprire il nuovo sito produttivo a Chongqing e si tratterà di un impianto da 30.000 unità l’anno iniziali secondo le fonti dell’agenzia, che le aziende interessate si sono rifiutate di commentare.

Finora la produzione, diversamente dalla progettazione che ha invece come centri la Svezia e in parte il Regno Unito, ha avuto come teatro per la ibrida plug-in Polestar 1 la città della Cina occidentale Chengdu e per l’elettrica pura Polestar 2 Luqiao, a est.

È molto probabile che nella decisione sul sito produttivo possano giocare sostegni da parte delle istituzioni locali di Chongqing, visto che nemmeno Geely ha radici là ma piuttosto ad Hangzhou. Non è ancora confermato se in quel sito avrà luogo la produzione della Precept che avrebbe dovuto essere presentata in forma di concept vicino alle forme definitive all’annullato Salone Auto di Ginevra.

Geely oltre che possedere Volvo Cars (e le divisioni Polestar e Lynk&Co) e Lotus ha anche una quota di controllo in Proton e il boss Li Shufu è titolare del 9,7% di Daimler AG e nei prossimi mesi oltre a cercare una casa per la nuova produzione Precept ha anche in programma di costruire in patria anche SUV col marchio Lotus, sebbene non sia chiaro presso quale sito.

La divisione Geely Automobile Holdings Limited è tra i gruppi che stanno recuperando terreno in un mercato che ha settembre ha confermato i segni di ripresa: 126.365 le consegne totali a settembre con un incremento dell’11% su base annua.

Ma su nove mesi le conseguenze di pandemia e quarantene si fanno ancora sentire perché 875.472 immatricolazioni rappresentano un calo del 9% rispetto all’obiettivo aziendale complessivo di 1,32 milioni di pezzi per il 2020.

Un settore dove Geely sembra avere terreno da recuperare è proprio quello delle auto elettriche: i modelli Geometry A, Emgrand EV ed Emgrand GSe non incontrano grande favore tra quelli di fascia media. Diversa sembra essere la situazione per i modelli premium, e in Europa Polestar 2 ha già “sgomitato” con successo a confronto con l’ingombrante concorrenza di Tesla Model 3.

La cura con cui Geely segue ormai il marchio Polestar, cercandogli con sollecitudine una casa su misura per la nuova ammiraglia Precept, parrebbe spiegabile con la fiducia che possa misurarsi con successo in Cina con la Model S, oltre tutto importata, così come alla 2 in questa fase attuale riesce con Model 3 in Scandinavia.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Polestar