Conferma BMW sull’arrivo della Serie 5 elettrica e di X1
Nella flotta di 25 veicoli con la presa in arrivo dalla casa di Monaco entro il 2023 ora possiamo aggiungere due versioni a zero emissioni della berlina e una del SUV urbano
Da tempo si rincorrevano le voci sulla realizzazione di una versione al 100% elettrica della Serie 5 BMW. Non molto tempo fa gli autori del BMW Blog si erano spinti a fissarne la data nel 2023 e a ipotizzare che avrà due versioni di batteria con capacità comprese tra i 60 e gli 80 kWh, e quasi 500 chilometri di autonomia.
Oggi la casa di Monaco di Baviera ha scelto un aggiornamento sul proprio impegno nella sostenibilità per confermare che tra i 25 modelli elettrificati (ovvero elettriche pure e ibride con la presa) che saranno incluse nella gamma entro il 2023 ci sarà effettivamente anche la Serie 5 e oltre a questo best seller anche per la X1 sarà prevista un’opzione full electric, che seguirà l’ibrida plug-in già esistente.
Nel suo intervento l’amministratore delegato Oliver Zipse ha insistito sul fatto che questi nuovi modelli faranno parte di un impegno rinnovato per abbattere le emissioni di sostanze clima-alteranti da parte del gruppo, con un obiettivo di tagliare la produzione di CO2 per veicolo di un terzo entro il 2030.
L’effetto per una flotta di circa di due milioni e mezzo di veicoli sarebbe un taglio da oltre 40 milioni di tonnellate di CO2 tra emissioni dirette e progressi nel ridurre le sostanze connesse alla produzione e ancora prima alla filiera della fornitura.
In quest’ultimo capitolo si inseriva l’ordine recentemente siglato col gruppo produttore di batterie Northvolt, già partner BMW per precedenti progetti, che ha ricevuto un ordine del valore di €2 miliardi in aggiunta a quelli da €10 miliardi che il gruppo tedesco aveva stipulato per contratti sulle batterie con la cinese CATL e la coreana Samsung SDI.
Anche i fornitori asiatici come quello svedese forniranno soltanto celle prodotte con elettricità proveniente da fonti rinnovabili, con un processo che secondo BMW consentirà di risparmiare tante emissioni quante quelle dovute ogni anno alla metropoli dove la casa dell’elica ha la sede. Senza accordi come questi, ha sottolineato Zipse, le emissioni complessive nel ciclo di vita delle auto elettriche salirebbe.
BMW, che non è stata finora pessimista come altri gruppi dell’auto sui limiti imposti in Europa alla CO2 ed anzi ha ribadito spesso di ritenere di poterli raggiungere, anche grazie al successo delle vendite di veicoli ibridi con la presa molto popolari soprattutto un Germania, ha deciso di collegare i risultati nelle emissioni agli emolumenti dei suoi dirigenti.
“Daremo i resoconti dei nostri progressi ogni anno e ci metteremo alla prova rispetto a quegli obiettivi”, ha detto Zipse. Raggiungerli in altri termini avrà effetti sulle componenti variabili delle compensazioni che spettano ad alti e medi dirigenti BMW.