INFRASTRUTTURA

Via al piano per sviluppare e produrre unità mobili di ricarica E.On e Volkswagen

Presentata, durante una fiera dell’Energia in svolgimento ad Essen, le nuove unità mobili di ricarica E.On e Volkswagen, per assicurare energia con potenza fino a 150 kW sulle autostrade o durante grandi eventi

Pochi protagonisti dell’auto elettrica di alto profilo stanno finora dimostrando interesse per la nicchia della ricarica mobile quanto Volkswagen. Il gruppo diretto da Herbert Diess invece insiste e al Salone E-World di Essen ha diffuso notizia di un progetto definito con l’utility E.On per sviluppare e produrre stazioni di ricarica mobili ad alta potenza ed alimentate da energia green.

Si tratterà di unità in grado di rifornire di energia due veicoli insieme fino a 150 kW, una potenza inferiore alle rare (e salate per i prezzi) colonnine ultra-veloci Ionity, peraltro maggiore ad esempio delle colonnine fast da 50 kW che ormai non sono più un miraggio sulle strade italiane.

Volkswagen Group Components, creata per seguire il settore dell’energia e dell’elettrificazione con particolare riguardo per le batterie, e la società dell’energia nord-europea prevedono, accoppiando un dispositivo di stoccaggio ed una colonnina di ricarica rapida, di allargare quasi senza limiti la disponibilità di punti di appoggio per i veicoli elettrici alla ricerca di rifornimenti di energia ultra-veloci.

Secondo la controllata Volkswagen con sede a Salzgitter, entro fine 2020 sarà possibile iniziare una produzione in serie di queste unità mobili di ricarica rapida. Da parte sua E.On metterà alla prova i prototipi lungo sei postazioni di ricarica selezionate su altrettante autostrade tedesche. C’è anche un nome commerciale per questa offerta: E.On Drive Booster.

Volkswagen Group Components recentemente aveva pubblicizzato prodotti ad elevata automazione mirati a sfruttare le necessità dei parcheggi urbani, dove la potenza di ricarica non è altrettanto critica quanto può esserla su grandi assi viari. I partner si aspettano interesse da gestori degli autogrill più trafficati, ma anche da parcheggi di grandi centri commerciali e da società della logistica per le necessità più urgenti di parte delle flotte.

Si tratta di un business model al quale sta anche lavorando una concorrenza non numerosa ma determinata. In Germania a fare da alternativa alle unità mobili di ricarica E.On e Volkswagen sta cercando di trovare spazio il gruppo Uniper. Entro il 2024 ha in programma un piano che prevede 1.300 postazioni mobili di ricarica ultra-veloce.

In America esiste invece una startup, FreeWire, nella quale hanno già investito la società petrolifera britannica BP (non nuova all’interesse per sistemi e reti di ricarica) e gli svedesi di Volvo tramite il loro venture fund.

La società californiana però al momento offre potenze fino a 80 kW; quindi l’autonomia che si può aggiungere a un pacco batterie in 15 minuti o mezz’ora calerebbe proporzionalmente rispetto alle unità mobili di ricarica E.On e Volkswagen.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG