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Al Salone di Los Angeles Audi E-tron Sportback: il SUV sportivo da 446 km di autonomia

L’elettrica dei quattro anelli più sportiva si presenta subito più efficiente dell’E-tron originale. Non è solo aerodinamica: migliorati attriti, raffreddamento ed usabilità della batteria da 95 kWh

A circa due anni dal lancio del concept, in California stanotte è stata presentata la versione definitiva del nuovo SUV coupé elettrico Audi. È uguale alla E-tron originale che ha aperto la gamma elettrica in peso, lunghezza ed altezza, ed è anche identico al modello già in produzione in Belgio dal montante centrale in avanti.

Com’è stato quindi possibile che in Audi abbiano fatto progressi tangibili nell’autonomia che sarà messa a disposizione della clientela delle E-tron Sportback 55 Quattro: fino a 446 chilometri con ciclo WLTP?

La risposta, per cominciare, inizia dall’aerodinamica: la E-tron Sportback ha un coefficiente di 0,25 rispetto allo 0,27 al quale si fermava la prima versione di SUV elettrico dei quattro anelli.

Solo questa differenza, dovuta alla linea più slanciata e filante della parte posteriore nella quale i montanti si inclinano in modo pronunciato, accresce l’autonomia di circa 10 chilometri. Questo divario resterà incolmabile in modo permanente tra nuovo e precedente SUV Audi.

Ma con la E-tron Sportback faranno il loro ingresso nella produzione di serie alcuni miglioramenti che col tempo saranno passati anche alle future E-tron “non coupé”, limando quindi il vantaggio di circa 40 chilometri che una E-tron Sportback 55 Quattro uscita fresca fresca dalla linea avrebbe, in questo momento, su una E-tron 55 Quattro in circolazione in Italia.

Un’altra decina di chilometri di autonomia saranno infatti recuperabili con la predisposizione del motore anteriore a entrare in azione quando il conducente pretenda una potenza che il solo motore posteriore non sarà in grado di assicurare oppure quando per il fondo stradale in stato precario il motore anteriore possa aggiungere motricità alla marcia, come può anche avvenire con la guida impegnata in curva.

Mentre fino a 0,3 g le frenate sono gestite dalla rigenerazione di energia del motore elettrico con un importante contributo all’autonomia fino al 30%, Audi ha recuperato efficienza anche dalla frenata meccanica, perché dalle due pompe della E-tron si è scesi a una di dimensioni maggiorate, risparmiando oltre 2 chilometri in autonomia, e quasi tre sono stati recuperati dal lavoro sulla riduzione degli attriti di pinze e pastiglie.

A Ingolstadt hanno migliorato anche la gestione dei flussi di raffreddamento dei moduli e l’usabilità della batteria, la cui utilizzabilità è salita dall’88% della capacità nominale al 91%: un lavoro che comporta circa un’altra decina di chilometri di miglioramento dell’autonomia.

La E-tron Sportback 55 Quattro, che in Italia sarà disponibile nel secondo trimestre del 2020, ha un pacco batterie che racchiude 36 moduli ciascuno con 12 celle laminate per un totale di 95 kWh di capacità. Questa energia all’occorrenza può arrivare a sprigionare fino a 360 cavalli, con 561 Nm di coppia.

I valori di potenza e coppia del propulsore possono spingerla fino alla velocità massima di 200 km/h e superare l’accelerazione 0-100 km/h in 6,6″. La modalità integrativa Boost fino ad otto secondi può assicurare un livello superiore di cavalli e coppia con tempo sullo 0-100 km/h di 5,7″, durante i quali il SUV sportivo si avvale temporaneamente di 406 cavalli e 664 Nm di coppia.

La 50 Quattro, che accompagna la 55 Quattro al Salone Auto di Los Angeles ma non sarà importata ovunque, avrà una potenza di 313 cavalli e 540 Nm di coppia massima, con batteria più piccola da 71 kWh di capacità e autonomia di 347 chilometri con ciclo WLTP. Audi ha comunicato anche i dati di velocità massima (190 km/h) ed accelerazione 0-100km/h, in 6,8 secondi.

Presentata al Salone di Los Angeles l'Audi E-tron Sportback: SUV sportivo da 446 km di autonomia 1
Novità sull’ultima elettrica Audi: i proiettori a LED Digital Matrix. La scomposizione in pixel infinitesimali del fascio luminoso fa sì che la strada venga illuminata con la massima precisione grazie alla tecnologia DMD (Digital Micromirror Device), che integra un chip con circa un milione di microspecchi con lati di pochi centesimi di millimetro, orientabili fino a 5.000 volte al secondo mediante campi elettrostatici (credito foto: ufficio stampa Audi AG)

Credito foto di apertura: ufficio stampa marca Audi/VW Group Italia