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Prima i californiani: Tesla Insurance assicura le auto della clientela del Pacifico

Passa dalle intenzioni alla realtà il piano di Elon Musk di offrire in tutti gli U.S.A. assicurazioni auto più convenienti ai proprietari Tesla, che oggi non trovano coperture molto economiche

Da mercoledì, per il momento soltanto in California, Tesla offre la propria copertura assicurativa auto. Un servizio che all’apparenza anche in futuro sarà fornito solo a chi acquista modelli prodotti a Fremont.

Si tratta di una intenzione espressa la scorsa primavera (come usuale per Elon Musk via Twitter) e che si è concretizzata con l’esplicita prospettiva di allargarsi ad altri stati. Per ora non si parla di Europa, quindi non troverete la sezione Tesla Insurance sul sito in lingua italiana.

Secondo le pagine del sito americano Tesla Insurance punta molto sui prezzi, come del resto il settore auto vero e proprio che recentemente spinge molto sul marketing delle auto in pronta consegna. In particolare i proprietari di auto elettriche della casa di Palo Alto potranno contare su fino a un 20% di risparmi e in qualche caso anche al 30%, secondo l’azienda.

Attraverso un commento su Fox Business un portavoce della National Association of Mutual Insurance Companies ha dato il benvenuto ad un altro gruppo auto che entra nel settore, tutt’altro che una novità, anche se finora le case auto preferiscono soprattutto il settore dei finanziamenti e del credito al consumo più che quello assicurativo vero e proprio.

Ma l’associazione datoriale americana ha anche aggiunto al benvenuto un messaggio a doppio taglio indicando che “ogni compagnia che offre quella copertura comunque deve essere soggetta alla rigorosa solvenza e alle norme di protezione dei consumatori adottate dagli stati per garantire che siano presenti là dove necessario”.

Probabilmente non è solo AUTO21 a pensare che i rivali di Tesla Insurance stiano suggerendo che i conti del gruppo di Musk non siano così buoni e che in passato l’azienda ha avuto scivoloni nei rapporti coi clienti: dalla passata richiesta di firmare dichiarazioni di riservatezza per sistemare componenti difettosi, alle recentissime diatribe sugli impianti fotovoltaici con Walmart ed Amazon.

Tesla promette peraltro di cominciare bene dando modo alla clientela di assicurarsi in appena un minuto di tempo. S’intende quando il sito è a posto e in piena efficienza. Forse per la grande curiosità ed il grande interesse abituale per tutto quello che l’azienda di Musk fa, pochi minuti dopo l’annuncio del lancio di Tesla Insurance la pagina è andata offline per tornare poi in linea poco dopo, con tanto di conferma su Twitter.

L’ingresso di Tesla nel settore assicurativo farà certamente leva sul potenziale dei dati veicolari e di abitudini dei guidatori (e passeggeri) che sempre più si riversano sui costruttori, e Musk di questo non ha mai fatto mistero. Come gli altri costruttori Tesla promette di salvaguardare la privacy della clientela e sostiene di non usare i dati delle telecamere spesso in funzione in modo inconsapevole da parte dei proprietari per fissare i prezzi.

In particolare Tesla ritiene che possa contribuire a tenere bassi i costi assicurativi e gli esborsi per incidenti la presenza dei sistemi di assistenza alla guida ed in particolare del chiacchierato Autopilot del quale da tempo Tesla promette presto la piena funzionalità autonoma.

Intanto tuttavia i costi assicurativi attuali per i clienti Tesla non sono trascurabili, e questo pare un incentivo a passare a coprirsi con l’azienda produttrice. Secondo dati dell’Insurance Institute for Highway Safety, consorzio di più compagnie americane, oggi le Tesla costano già più della media e la berlina premium Model S ha il non gradito primato di essere il più costoso modello da assicurare.


Credito foto di apertura: sito web Tesla