I numeri del 2021 spingono Tesla verso conti da record
L’anno del grande balzo in avanti su produzione ed immatricolazioni si conclude per Elon Musk con ricavi che arrivano a $53,8 miliardi e un profitto annuale di $5,5 miliardi, con margine da marchio luxury
Sulle cifre non ha deluso Tesla: dapprima con un ultimo trimestre di spettacolare produttività e ora con i conti complessivi del 2021. La casa di Elon Musk ha scritto sui propri bilanci un profitto annuale di $5,5 miliardi lo scorso anno, su ricavi di $53,8 miliardi.
Un vero e proprio balzo in avanti rispetto all’anno precedente quando il profitto era stato di $721 milioni su ricavi di $31,5 miliardi. Nel corso dell’ultimo e penultimo trimestre 2021, i margini di Tesla sono stati di qualche decimo superiori al 15%, valori che per i marchi automobilistici sono una rarità vista solo nei bilanci Porsche o Ferrari dei momenti migliori, ma con volumi inferiori e quindi meno difficili da ottenere in quei casi.
La casa americana ha anche sottolineato con insistenza che i problemi della catena della fornitura potrebbero persistere per tutto il 2022: un monito preoccupante considerato che proviene dal marchio che meglio di ogni altro era riuscito finora a dribblare la crisi dei chip, perfino meglio dei maestri della supply chain di Toyota, che in queste stesse settimane vedono invece la produzione andare a singhiozzo.
Tesla ha anche battuto (come le è spesso riuscito nell’ultimo biennio) le attese di Wall Street: gli utili rettificati dell’ultimo trimestre 2021 sono stati di $ 2,52 per azione, contro $ 2,36 per azione attesi dagli analisti partecipanti al sondaggio condotto dalla società specializzata Refinitiv. I ricavi sono stati di $17,72 miliardi, rispetto ai $16,57 miliardi previsti dagli analisti.
Le entrate sono aumentate del 65% su base annua nell’ultimo trimestre, mentre le entrate di origine automobilistica hanno totalizzato $15,97 miliardi, in crescita del 71%. I ricavi originati da generazione e dallo stoccaggio di energia è stato di $688 milioni, in calo dell′8% e inferiori alla media delle previsioni di $815,1 milioni.
L’utile netto, a $2,32 miliardi, è aumentato di una quota record di circa il 760% e Tesla ha anche affermato di avere un margine lordo del 27,4%, rispetto al 26,6% nei conti del terzo trimestre 2021. Tutto questo con una navigazione in mezzo alla tempesta scatenata dalla catena fornitura.
“Le nostre fabbriche hanno funzionato al di sotto della capacità per diversi trimestri poiché la catena di approvvigionamento è diventata il principale fattore limitante, che probabilmente continuerà fino al 2022”, si può leggere nella comunicazione ufficiale agli investitori e agli analisti.
Il resoconto coi conti Tesla del 2021 arriva nel bel mezzo del periodo delle comunicazioni degli utili da parte delle società della tecnologia più importante degli ultimi anni, col Nasdaq che dopo aver festeggiato primati a catena ha messo in fila alcune delle peggiori giornate, che ne hanno fatto il peggior gennaio dal 2008. Molti investitori con le tensioni globali e la fine dell’easy money da parte della Federal Reserve hanno iniziato a disamorarsi sulle prospettive di crescita della tecnologia.
Tesla, che nel 2021 ha consegnato un totale record di 936.172 veicoli, con un aumento dell′87% rispetto all’anno precedente, per continuare a sfoggiare conti brillanti prevede di puntare soprattutto sull’efficienza della produzione e una crescita delle consegne di oltre il 50% per quest’anno.
Fremont e Shanghai saranno affiancate a pieno titolo da Austin e Berlino, dove sono appena iniziate a uscire dalle linee di montaggio che odorano di nuovo i primissimi esemplari di Model Y. Per il 2022 non saranno di attualità nuovi modelli, nemmeno il Cybertruck, come riassunto separatamente in questo articolo.