Mezzi commerciali, sabbia e acqua: ormai Nikola Motor vuole fare di tutto e di più
Presentato grintoso off-road elettrico di derivazione militare, ma per la casa americana i pilastri restano i camion come il nuovo Nikola Tre, il secondogenito Two, e l’infrastruttura per l’idrogeno
Tra l’Arizona e Shanghai ci sono in mezzo tanti fusi orari, la California e l’Oceano Pacifico, ma non sono bastati ad evitare al Nikola World, l’evento di lancio delle ultime novità della startup americana di essere messo in ombra dalla risonanza del Salone Auto più importante della Cina, con tanti annunci e anteprime che in moltissimi casi hanno riguardato proprio il settore della mobilità elettrica e innovativa in cui si muove la società di Trevor Milton.
Non che Nikola Motor Company di novità da svelare fosse priva: la aspirante rivale di Tesla sembra anzi esser stata contagiata dalla voglia della casa di Elon Musk di fare di tutto, o più esattamente molte cose in campi differenti.
Così a Scottsdale sono stati anticipati i progetti in settori che riguardano, oltre a quei mezzi commerciali per i quali Nikola ha già creato importanti aspettative, il militare, gli sport d’acqua e l’off-road. Con l’inquietante Nikola Reckless, svelato per la prima volta alle forze armate americane lo scorso anno, la startup disponeva di un mezzo elettrico silenziosissimo in grado di affrontare tutti i terreni (anche e forse soprattutto se controllato da remoto).
Da quella base Nikola ha attinto per il nuovo NZT, muscoloso veicolo off-road: per uso civile sì, ma poco civilizzato, visto che avrà 590 cavalli e una accelerazione 0-60 miglia orarie in 4″. Se state pensando alla recente presentazione di un’altra anti-Tesla, quella Rivian che lavora su pick-up e grandi SUV con grandi batterie, quanto esibito al Nikola World in effetti ce l’ha richiamata alla mente.
A cominciare dalla batteria di grande capacità, da 125 kWh nel caso del Nikola NZT, che promette 150 miglia di autonomia: per un uso fuoristrada in condizioni difficili potrebbe anche essere un risultato brillante. Ma immaginiamo che si tratti invece di autonomia media, il che vorrebbe dire tanti kWh di capacità per pochi minuti di divertimento nelle dune, e non a basso prezzo: da $80.000 in su.
Dal 2021, oltre a chi comprerà l’NZT, Nikola vorrebbe far divertire i suoi clienti anche in acqua col WAV, un jet-ski elettrico. Ma l’attesa maggiore riguardo ai cinque modelli esibiti in Arizona era per i due camion. Oltre al più grande Nikola Two, la cui produzione partirà nel 2021 per andare a regime nel corso dell’anno seguente, gli ospiti hanno potuto vedere l’atteso Nikola Tre.
Per questo mezzo commerciale che l’amministratore delegato Milton ritiene adatto anche al mercato europeo, si attende un range tra 500 e 750 miglia, nella versione ad idrogeno. Come noto per il Tre e per il Two saranno disponibili anche versioni full electric, più calibrate su impieghi urbani rispetto alle versioni da grandi distanze come il modello One, per i quali la ricarica rapida con l’idrogeno sarà un asset rispetto a chi nelle soste dovrà ricaricare le celle dei pacchi batterie.
E proprio la futura creazione dell’infrastruttura per l’idrogeno, con 700 punti di rifornimento da realizzare in Nordamerica (in grado di produrre giornalmente fino a 8.000 chili di idrogeno giornalmente) sembra essere uno degli argomenti convincenti di Nikola nel proporre i suoi camion alle aziende del trasporto. Il manager americano sostiene di avere avuto 13.000 ordini.
Peraltro già avviare così rapidamente (dal punto di vista di un ingegnere gestionale che guarda a quelle cifre il 2021 è dopodomani) sia la linea produttiva, sia l’infrastruttura fa ritenere che si tratti già di due ossi duri da rodere. Per quanto bravi siano in Nikola Motor distrarre risorse, competenze e fondi per mettersi a “giocare” coi dune-buggy o i jet-ski appare giocare col fuoco.
