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La fabbrica “verde” di Trollhättan scelta da Sono Motors per la produzione della Sion

Nella città svedese dove un tempo nascevano le Saab, l’impianto di proprietà del gruppo cinese produrrà a regime 43.000 vetture elettriche l’anno per la startup nata a Monaco di Baviera

Oggi Sono Motors ha comunicato con una nota ufficiale il partner per la produzione del suo modello elettrico (o meglio elettro-solare) Sion. La società si è accordata con NEVS (National Electric Vehicle Sweden) per produrre nel corso di otto anni di contratto 260.000 vetture nell’impianto scandinavo di Trollhättan.

In quella che un tempo era la fabbrica Saab, e che ora è di proprietà cinese, la produzione inizierà nell’estate del 2020, allungando ulteriormente di qualche mese l’attesa dei quasi 10.000 clienti che hanno già ordinato una Sion dopo averla vista nel tour di lancio europeo, che aveva toccato anche alcune città italiane.

Il chief operating officer e responsabile della produzione di Sono Motors Thomas Hausch ha dichiarato nella nota che “in NEVS abbiamo trovato il partner ideale. Condividiamo la visione di una mobilità intelligente e che guardi all’efficienza nell’uso delle risorse”. La fabbrica svedese in effetti è molto avanti sulla strada della decarbonizzazione del ciclo produttivo.

Con l’accordo industriale che coinvolge Sono Motors, NEVS dimostra ancora una spiccata vivacità nel trovare partner di nicchia. In passato, in particolar modo da quando è passata sotto il controllo del conglomerato Evergrande Health Industry Group, ha cercato collaborazioni inusuali, come quella con la marca delle supercar Koenigsegg.

Evergrande sta facendo il possibile per diventare protagonista nella produzione di veicoli elettrici, un settore nel quale è partita con una presenza azionaria nella startup Faraday Future che si è rivelata tempestosa. Molto più produttivo almeno per ora per Evergrande si sta rivelando l’investimento nell’erede (tranne nel nome della società) della Saab.

Con la produzione della Sion certamente la fabbrica NEVS non farà quei grandi numeri a cui punta Evergrande, ma si inserisce in un settore meno complicato di quello delle supercar elettriche in cui, ad esempio, ormai Faraday Future dispera di poter entrare.

Invece la cittadina coi pannelli solari nelle lamiere in policarbonato della carrozzeria, coi suoi €25.500 di prezzo iniziale ha suscitato interesse e simpatia, nonostante abbia dovuto però accantonare le speranze iniziali di un modello elettrico davvero low cost.


Credito foto di apertura: sito web Sono Motors