AUTOMAZIONE

Nuovo accordo tra Ford e Baidu: test su auto a guida autonoma da fine 2018

Il centro ricerche Ford di Nanchino sta sottoponendo le auto americane alla “cura” di Apollo, la piattaforma di guida autonoma open source sviluppata dal colosso cinese di internet

Una nota stampa conferma l’accordo tra Ford e Baidu, uno dei tre colossi cinesi di Internet; le due società collaboreranno insieme nei prossimi due anni a test su strade aperte al pubblico di veicoli a guida autonoma equivalenti al Livello 4 della scala SAE (Society of Automotive Engineers). L’inizio dei collaudi è previsto per la fine del 2018, e i test prevederanno che i sistemi dei veicoli tengano il controllo in aree adeguatamente mappate e delimitate e in certe condizioni meteo.

Tecnici dell’importatore cinese dell’Ovale Blu presso il centro ricerche di Nanchino hanno modificato delle Ford in modo da accogliere i sistemi di guida autonoma Apollo, la piattaforma open source lanciata da Baidu al cui sviluppo stanno contribuendo decine di società asiatiche ed occidentali.

I test inizieranno dall’area metropolitana di Pechino per spostarsi in seguito in altri centri urbani. L’importatore Ford e Baidu avevano già siglato un primo accordo di cooperazione a inizio estate, con l’intenzione che i risultati potessero spaziare dalle soluzioni digitali e di marketing, all’intelligenza artificiale e ovviamente ai sistemi per la guida autonoma.

I due partner svilupperanno insieme un ventaglio di soluzioni basate su DuerOS, la piattaforma alimentata dall’esperienza di Baidu nel campo dell’intelligenza artificiale, incluso il riconoscimento vocale e di immagini, elaborazione del linguaggio naturale, per assicurare a chi guida i modelli americani servizi innovativi: dall’infotainment alla gamma di interazioni possibili con le auto connesse.

Baidu, è stato annunciato lunedì, inizierà presto in proprio anche un progetto-pilota di robo-taxi nella meno conosciuta e mediatica, rispetto a Pechino o Shanghai, area dello Hunan. La città di Changsha supporterà il programma assicurando la necessaria connettività per i veicoli di Baidu, che si appoggeranno al cloud per il loro servizio.

Ai robo-taxi sarà però prescritto di circolare con supervisori a bordo. Una politica più restrittiva rispetto a quelle di Arizona o California, che hanno già iniziato a dare (a Waymo) l’autorizzazione per operare il servizio con supervisori attivi da remoto.


credito foto: ufficio stampa Ford Motor Co.