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Hyundai e Audi insieme per rilanciare il futuro della tecnologia fuel cell

I coreani ed Audi (per conto del gruppo VW) vogliono accelerare lo sviluppo della tecnologia dell’idrogeno e, cooperando, tenere anche sotto controllo i costi

Per un partenariato creato attorno alla tecnologia dell’idrogeno che appassisce, ce n’è un’altro che nasce: oggi Hyundai Motor Group ed Audi AG hanno annunciato che lavoreranno insieme sulle auto fuel cell.

L’azienda coreana (e la cugina Kia Motors Corp.) in base all’accordo condivideranno ricerca e tecnologia dei veicoli alimentati ad idrogeno. Ciascuno potrà accedere alla proprietà intellettuale dell’altro e condividere reciprocamente i componenti sviluppati.

Il più grande fornitore coreano di ricambi e componenti, Hyundai Mobis Co., che fa capo all’omonimo gruppo, ha costruito nel 2017 una struttura in grado di produrre 3.000 veicoli fuel cell a Chungju, nella provincia di Chungcheong. Un inizio, ma ancora troppo poco per fare di un modello ad idrogeno un modello che produce utili.

Peraltro in questo partenariato Hyundai Motor è entrata da protagonista, visto che ha commercializzato il primo veicolo alimentato ad idrogeno nel 2013 (la Tucson ix35), e da poco ha presentato la Nexo, una fuel cell di seconda generazione che è in grado di raddoppiare l’autonomia della più stagionata Tucson.

Audi, che fa ricerca sull’idrogeno da oltre venti anni ma non presenterà un modello di produzione fino all’inizio degli anni ’20, all’interno del gruppo  Volkswagen è incaricata di sviluppare questo settore.

Peter Mertens, che nel board di Audi AG attualmente privo di amministratore delegato è responsabile della ricerca e dello sviluppo, ha detto delle opportunità offerte dall’accordo sulla tecnologia fuel cell: “Per la svolta di questa tecnologia sostenibile, la cooperazione è la via intelligente che porta a innovazioni con strutture di costi valide”.

Se da tempo troviamo Hyundai e Audi insieme anche nell’Hydrogen Council (consorzio tra case auto e industria di settore), peraltro sembrano avere obiettivi differenti quanto a segmenti in cui sfruttare i risultati dell’accordo: i tedeschi paiono pensare ad auto di grandi dimensioni, i coreani ai crossover.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Hyundai Italia