La rete ultra-veloce CEUC in Centro Europa si affiancherà a quella di Ionity
In Italia sarà ENEL X ad installare alcune delle 118 postazioni ultra-veloci previste da un progetto di spiccata impronta mitteleuropea e guidato da Verbund
L’Unione Europea ha confermato l’avvio dell’iniziativa CEUC (Central European Ultra Charging) che prevederà il lancio di una rete di postazioni ultra-veloci di ricarica (fino a 350 kW) collocate sui principali assi viari trans-frontalieri che riguardano Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia.
L’iniziativa, la prima ad affiancarsi a grandi progetti pan-europei come quello di Ionity (voluto dai principali marchi tedeschi dell’auto), riguarderà anche l’Italia, dove saranno dispiegate alcune delle 118 postazioni di ricarica utra-veloce lungo i corridoi della rete TEN-T.
Ogni guidatore, indipendentemente dalla affiliazione individuale a reti commerciali di utility o case auto, dovrà avere libero accesso a questo network, in base alla Direttiva 2014/94/EU.
Il costo stimato totale del progetto è di €61,7 milioni, con un contributo a carico di Bruxelles che raggiungerà il 20% del totale. L’Agenzia Internazionale per l’Energia in un suo report di febbraio stimava a $225.000 (€187.000 al cambio attuale) il costo di una singola postazione ultra-veloce in Europa.
A coordinare la rete centro-europea è stata chiamata l’austriaca Verbund AG. Un’altra azienda austriaca, Smatrics, è stata scelta per occuparsi del dispiegamento, gestione e manutenzione delle postazioni di ricarica. Smatrics non indica però nella sua nota stampa l’Italia tra i paesi in cui sarà attiva.
Il che fa pensare che per le postazioni ultra-veloci italiane a prenderne il posto sia ENEL X, indicata tra i partecipanti al progetto ma che ancora non ha pubblicato niente ufficialmente al riguardo.
Peraltro la cosa sembra avere un senso logico: anche la rete EVA+ che ha già preceduto CEUC con postazioni DC veloci fino a 50 kW sugli assi autostradali, è nata in collaborazione tra ENEL ed aziende austriache, tra cui il gruppo dell’energia OMV che da dicembre ha una quota del 40% proprio in Smatrics. Un altro 40% è di Verbund ed il restante 20% di Siemens.
Viene da pensare che l’integrazione possa a questo punto riuscire in modo altrettanto fluido sulla rete ultra-veloce come su quella veloce. Guardando la cartina diffusa dai partecipanti al progetto CEUC, l’unico dubbio viene magari riguardo alla scarsità di postazioni ultra-veloci sulla dorsale adriatica.
I fortunati clienti che guideranno Porsche Mission-E o Jaguar I-Pace diretti in Puglia o da lì provenienti farebbero meglio a considerare il tragitto che passa da Roma, se vorranno cercare postazioni dove ricaricare in mezz’ora l’80% della loro batteria.