La seconda elettrica della famiglia EQ sarà compatta ed atletica
Un paio di anni dopo la EQC, Mercedes-Benz lancerà l’offensiva nel segmento delle compatte e la Concept EQA mette in mostra le sue future doti
Oggi si prepara l’attenzione verso un lancio con dovizia di anticipazioni e di teaser (foto o video di un frammento di un nuovo modello o concept). Ma tutto questo non riesce a difendere un concept dalla concorrenza casalinga, ed è quello che succede in Mercedes-Benz col nuovo concept compatto EQA che anticipa la versione da città di un’auto a batteria con la stella a tre punte.
E’ stato comprensibilmente messo in ombra, quanto a tecnologie avveniristiche dalla Project One AMG per cui è stato scomodato anche Lewis Hamilton. E così parleremo della hypercar nell’ultimo articolo sul salone, come fosse il grande cameo di Francoforte.
Adesso invece sottolineiamo che la Concept EQA come il recente concept Smart, confermano la esistenza a lungo termine di marchio e piattaforma EQ dedicata per le elettriche Daimler. Rispetto alla Vision EQ Fortwo, la piccola Mercedes-Benz sarà anche la prefigurazione di una tranquilla cittadina, ma i motori sui due assi le forniscono comunque 200 kW (272 cavalli per gli automobilisti del secolo scorso come me) e oltre 500 Nm di coppia.
La Concept EQA quando entrerà in produzione avrà forse persino più autonomia di quella che le si attribuisce prudenzialmente oggi (e qui abbiamo da poco tempo scritto dei progressi nella chimica delle batterie che supportano l’ottimismo): circa 400 chilometri nel caso della batteria Deutsche Accumotive con celle laminate della capacità totale di 60 kWh, tra l’altro ricaricabile anche comodamente via induzione.
Ma soprattutto EQA dovrà dare un attivo contributo, anche nella fascia dei prezzi accessibili, al varo di quei dieci veicoli nativi elettrici che Daimler vuole entrino nel mercato entro il 2022, cominciando con la fondamentale EQC che sarà prodotta a Brema dal 2019 e che è stata esposta al salone di Parigi nell’autunno 2016 sotto forma di concept dal nome Generation EQ.
Come nell’EQC sono presenti, anche se le misure più contenute (4,28 la lunghezza e 1,81 la larghezza) e le porte sono solo tre, forme arrotondate ed avvolgenti, al limite dello sportiveggiante, forse con le linee più morbide anche favorite dagli sbalzi contenuti che sono tipici dei pianali in cui le batterie sono fondamentali nella collocazione tra gli assi.
Il Concept EQA in compenso saprà segnalare anche l’umore del guidatore, quando vorrà agire sulla performance giocando con la ripartizione di coppia tra gli assi: la griglia ormai, con le scarse necessità di raffreddamento dei motori elettrici, gli servirà da schermo. Si tratta di una lavagna virtuale in grado di cambiare dalla versione Sport, che disegna ali color fenicottero ai lati della stella a tre punte, alla versione Sport Plus, che trasforma la griglia in una replica della celebre calandra Panamericana che ricorda l’indimenticabile Mercedes-Benz vincitrice della corsa su strada messicana degli anni ’50. Comodo, no?