AUTO

Pronta Xpeng P7: la berlina elettrica che supera Tesla alla distanza

I 706 chilometri di autonomia della P7 battono i 668 della Model 3, ma i dati tecnici non bastano a far vivere tranquilla la startup cinese: hanno Elon Musk nel giardino di casa

A circa un anno di distanza dalla sua presentazione è ora una realtà commerciale la P7. Si tratta del modello più ambizioso costruito da Xpeng Motors, una delle startup cinesi più in vista e che ha tra i propri sostenitori anche il colosso dell’e-commerce Alibaba.

La P7 segue nella gamma il SUV elettrico G3, in vendita da fine 2018. Fin dal suo lancio la nuova berlina Xpeng intendeva continuare a imitare il G3 nella generosità dell’autonomia: quello arriva a 520 misurati con lo standard NEDC.

Xpeng con la P7 si era prefissa di scavalcare la Tesla Model 3 in autonomia dichiarata, con i 668 chilometri della vettura di Elon Musk come traguardo. Ora che si fa sul serio con gli ordini, si appropria del primato nazionale (le Tesla da fine 2019 sono costruite a Shanghai) grazie a una versione che dichiara 706 chilometri, spinta da una batteria ultra-sottile CATL con capacità di 80,9 kWh e con una densità di energia di 170 Wh/kg.

Nel nuovo modello c’è molta ingegneria tedesca, una scelta di cui l’azienda nella presentazione si vanta senza remore, come conferma il video che abbiamo inserito in questa pagina. Dai chip Infineon per rendere più efficiente il motore elettrico a magneti permanenti al sistema Bosch per migliorare il recupero di energia in frenata e decelerazione.

Lo stesso avviene per il telaio, realizzato in collaborazione con una non meglio precisata società specializzata tedesca e basata sulla piattaforma SEPA (Smart Electric Platform Architecture), il che fa pensare che il pianale sarà condiviso da futuri modelli.

La Xpeng P7 è lunga 4,88 metri e il passo sfiora i tre: circa 18 centimetri più della rivale Tesla, ma appena più corta di modelli premium come Audi A6 e BMW Serie 5. Il passo è però più lungo rispetto ai modelli tedeschi, il che offrirà più spazio per gli interni.

La scelta della clientela sarà tra tre versioni, due a trazione posteriore con potenza di 196 kW e contraddistinte da batterie con capacità di 70,8 kWh o da 80.9 kWh, nel caso di quella da record di autonomia.

Una ulteriore versione a trazione integrale con un secondo motore da 120 kW disposto sull’asse anteriore sarà rivolta a chi cercherà la sportività: la 4WD High Performance vanta una accelerazione 0-100 km/h che migliorerà dai 6,7 delle versioni standard a soli 4,3 secondi.

Appare certo che questo richiederà un sacrificio dell’autonomia massima, mentre il valore non sarà sufficiente a superare i 3,4 secondi accreditati nella scheda tecnica della Tesla Model 3 Performance.

Rispetto al SUV elettrico G3 le linee della P7 si rivelano molto pulite e lineari, anche se la ricerca di un design originale passando da una parte anteriore incisa dalle luci LED sembra rivelarsi un traguardo difficile, a prima vista.

La sciabolata di luce sul muso è certo molto contemporanea, ma tenderà a confondere chi la sceglie come propria cifra: e per capire cosa intendiamo potete confrontarla col muso della Lucid Air.

Questi e altri modelli futuri che vorranno puntare su questo aspetto a loro volta faranno involontariamente eco allo stile della lontana (primi Anni ’90) ma mai dimenticata Toyota Celica GT-Four ST185, malgrado due porte in più.

Ma più che all’estetica i manager della startup cinesi forse sono convinti che la clientela Xpeng baderà ai due pilastri della comodità di un veicolo elettrico, autonomia e facilità di ricarica.

Con colonnine DC le batterie potranno riempire le celle dal 30 all’80% della carica in mezz’ora, viaggiando a una potenza media di 80 kW. Se Xpeng non può offrire una rete globale o cinese diffusa come i Supercharger Tesla, l’azienda si sta organizzando sia con postazioni proprie sia attraverso una collaborazione con un’altra startup: NIO.

Le due società collaboreranno col roaming presso le rispettive colonnine, inoltre stanno stabilendo accordi sull’integrazione dei servizi di pagamento e anche sulla condivisione dei dati. Si tratta di una scelta che riduce i costi per entrambi rendendo meno oneroso affrontare quello che per tutte le giovani marche cinesi, NIO, Xpeng, Lixiang è il vero avversario: Tesla.

Per tutte ora esiste anche la prospettiva di affrontare un mercato con sussidi che sono stati modificati di recente col limite massimo di prezzo di 300.000 yuan. Solo le versioni meno accessoriate a trazione psoteriore possono rientrare nella soglia che consente alla clientela di accedere ai sussidi, mentre la trazione integrale sta in ogni caso al di sopra.

Xpeng, che con Tesla sta avendo anche un aspro scontro legale per una questione di proprietà intellettuale, come le altre marche cinesi si trova sottoposta alla pressione di decidere tra ritocchi ai prezzi e sacrifici sui margini. La versione con autonomia record nella nota stampa viene accreditata di prezzi post-sussidi tra 254.900 e 276.900.

Sono ben poche, forse solo Tesla, le case che sembrano voler trascurare la possibilità dei sussidi. La joint venture tra NIO e GAC Motor, che produce il SUV elettrico Hycan 007 Plus, a due settimane dal lancio ha dovuto tagliare il prezzo per rientrare nei sussidi.

Questo sembra principalmente un problema per il mercato futuro di Xpeng, mentre i primi clienti riceveranno P7 evidentemente già ordinate a partire da giugno. Per loro ci saranno a disposizione funzionalità di guida autonoma di Livello 3 SAE: Xpeng è convinta di essere la prima ad offrirla, anche se altri avevano fatto la stessa affermazione in passato, ad esempio NIO con il SUV ES 8.

Basato su un sistema Drive Xavier realizzato da Nvidia, il dispostivo di assistenza alla guida si chiama “XPILOT 2.5”, con un più sofisticato “XPILOT 3.0” in opzione. Il computer di bordo di appoggia sia a mappe tridimensionali definite al centimetro sia a sensori radar e camere, per inviare un costante flusso di dati su oggetti e persone dell’ambiente circostante l’auto fino a 200 metri. E questa volta la Xpeng P7 è in linea con la filosofia Tesla: come la rivale evita di fare ricorso a sensori laser.

Il cruscotto della XPeng P7 versione a trazione integrale, le cui prime unità saranno consegnate alla clientela cinese a giugno (credito foto: ufficio stampa Xpeng Motors)
Credito foto di apertura: ufficio stampa Xpeng Motors